Giusto un anno fa, l’8 aprile 2013, era stato condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione con l’accusa di violenza sessuale e corruzione di minorenne, dopo aver molestato sessualmente a Cesana due bambine, rispettivamente di 9 e di 6 anni, nel ristorante dove lavorava come pizzaiolo. Per questi fatti era stato arrestato nel 2012, proprio dai carabinieri di Cesana. Ma il perverso desiderio di approfittare di bambini non gli si era placato, e ha continuato a provarci anche se era agli arresti domiciliari a Milano. É stato nuovamente scoperto dai carabinieri Castrenzo B., 30 anni, cuoco e pizzaiolo di origini milanesi. Stava scontando la condanna a casa di un parente, in provincia di Lodi. Ma non potendo far del male nel mondo “reale”, si e buttato a capofitto nella realtà dei social network e di Facebook. Aveva creato un falso profilo, fingendosi quindicenne, per adescare quattro ragazzine, chiedendo foto osé e inviando l’immagine dei propri genitali. Messaggio dopo messaggio, aveva instaurato dei rapporti on line con quattro adolescenti, tra i 14 e i 15 anni (una di Lodi e tre di Genova). Chiedeva alle bambine di inviargli tramite social network le foto in posizioni provocanti, o in abbigliamento intimo. Per fortuna una delle quattro si é insospettita per queste continue “attenzioni”, e ha denunciato il fatto ai carabinieri, che hanno riportato l’uomo in carcere. Sperando che questa volta ci rimanga più a lungo.
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