dall’ASL TO3
L’emergenza Coronavirus sta costringendo a casa milioni di persone. Fra queste, anche coloro già in carico al Dipartimento Patologia delle Dipendenze per problemi legati all’uso di sostanze o al gioco d’azzardo, facile anche via Internet.
Da alcuni studi effettuati sulle conseguenze psicologiche dei periodi di quarantena relativi alle epidemie di virus come HIN1, MERS e SARS è emerso che le misure restrittive di isolamento a domicilio, sebbene indubbiamente necessarie ed efficaci sul piano epidemiologico, possono associarsi a disagio psichico ed incidere negativamente su situazioni di abuso di sostanze psicoattive e/o comportamenti additivi.
L’Asl To3, attraverso la campagna informativa “#iorestoacasainsalute” messa a punto dal Dipartimento Patologia delle Dipendenze, diretto dal Dott. Paolo Jarre, ha avviato un progetto di sensibilizzazione e di corretta informazione, anche per confutare alcune notizie false, prima fra tutte quella legata a consumo di alcolici e protezione dal Coronavirus (i manifesti sono disponibili sul sito istituzionale dell’Asl To3).
La campagna affronta tre ambiti particolarmente a rischio, alcool, fumo e gioco d’azzardo, fornendo informazioni attendibili, chiare e corrette rispetto alla correlazione esistente fra consumo di alcolici/tabacco e infezione da Covid-19 e invita a contattare i recapiti telefonici messi a disposizione per ricevere un supporto in caso di comportamenti problematici legati all’uso di sostanze e/o al gioco d’azzardo in questo particolare e difficile contesto legato all’emergenza.
Stare fermi, in spazi ristretti, senza potersi muovere per 40 giorni e forse più, non è un bene per ľapparato cardio circolatorio. Concedere la possibilità di una modesta attività fisica, da svolgersi da soli, tipo camminata, corsa etc non sarebbe stato un male. Le conseguenze fisiche e psichiche di un tale fermo in casa ci presenteranno poi il conto.