Lunedì 22 gennaio alle ore 12 i telefoni cellulari di tutte le persone che per residenza o per lavoro saranno a Torino o in uno dei Comuni della provincia, e in alcuni casi nelle zone confinanti, suoneranno contemporaneamente, emetteranno un suono distintivo diverso da quello delle notifiche a cui si è abituati e riceveranno un messaggio riguardante un ipotetico allarmecausato da emissione di materiale radioattivo dalla centrale nucleare di Saint-Alban, ubicata in Francia ma distante meno di 200 km dal confine italiano.
Ma non ci sarà nulla da temere: sarà ilsecondo test di IT-Alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale.
Questo il contenuto del messaggio, ripetuto anche in inglese: “TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-ALERT. Stiamo SIMULANDO un incidente nucleare in un impianto sito in paese estero con potenziali ripercussioni nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente nucleare vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST”
Come avvenuto per la prima sperimentazione del 14 settembre scorso, chi riceverà il messaggio non dovrà fare altro che leggerlo. Sarà sufficiente far scorrere la notifica per confermare la ricezione.
Il Dipartimento della Protezione civile invita ad aprire il link e compilare il questionariodisponibile sul sito www.it-alert.it, aiutando così a verificare la riuscita del test: il parere di ogni utente consentirà di migliorare lo strumento. L’invito a compilare il questionario è anche per chi dovesse accorgersi di non aver ricevuto il messaggio o l’avesse ricevuto pur trovandosi in territori confinanti con la provincia di Torino.
Maggiori informazioni e le risposte utili a domande frequenti sono consultabili su www.it-alert.it/it/faq/
Superata la fase di sperimentazione, IT-Alert consentirà di informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso, in particolare rispetto a casistiche di competenza del Servizio nazionale di Protezione civile, come precipitazioni intense, incidenti nucleari, emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, collasso di una grande diga, attività vulcanica.
È importante sottolineare che IT-Alert non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione sul tema dell’allertamento già in uso a livello regionale e locale, ma andrà a integrarle.
«E’ importante che i cittadini partecipino a questo test per verificare la funzionalità di un sistema che, una volta a regime, rappresenterà un utile strumento per salvare vite umane – osservano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi – Anche per la riuscita di questa iniziativa di estrema importanza siamo certi che tutti gli enti interessati offriranno la massima collaborazione, in quanto viene aggiunto un rilevante tassello all’attività di informazione e comunicazione ai cittadini che la Regione Piemonte già attiva in caso di situazioni di emergenza».
Ogni dispositivo mobile connesso alle reti degli operatori di telefonia può ricevere un messaggio “IT-Alert”: non è necessario iscriversi né scaricare nessuna applicazione, e il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti. Attraverso la tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza. Ci sono ovviamente dei limiti tecnologici: un messaggio indirizzato a un’area può raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori della stessa oppure in zone senza copertura può capitare che il messaggio non venga recapitato. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare: i test serviranno a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema.
Si puntualizza che nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene in alcun modo trattato (raccolto, archiviato, consultato, ecc.) dal Dipartimento della Protezione civile e dall’operatore telefonico di riferimento. Infatti, i messaggi IT-Alert viaggiano attraverso il sistema di cell-broadcast, che consente agli operatori telefonici di inviare messaggi indistintamente e impersonalmente a chiunque si trovi in prossimità dell’area interessata coperta da specifiche celle di trasmissione della rete cellulare di uno specifico territorio. Il sistema è unidirezionale (dall’operatore telefonico al dispositivo) e non consente di ricevere alcun tipo di dato di ritorno dai cellulari raggiunti. Per questi motivi il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha espresso parere positivo sul sistema (disponibile su https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9207188).
NON sarà un test 😉
Se fosse un’info importante sarebbe utile rimanesse rileggibile tra gli sms,
invece non ne resta traccia
Infatti!
Pensavo anch’io alla stessa cosa, ma stamani ho notato che era arrivato pure in SMS alle 12:05 …anche se potrei quasi giurare che ieri non c’era!
A me non ha suonato nulla……
In realtà l’avviso arriva solo sugli smartphones, non su TUTTI i cellulari.
Molti smartphones della stessa zona non hanno suonato, incluso quello della persona che era con me… quindi il test non è riuscito proprio bene
Per me, ci controllano col 5g , per iniettarci da lontano il vaccino al grafene e mandarci tutti nella Kamchatka a raccogliere banane radioattive per Putin!
Solo il Covidiota ci può illustrare il piano
Yep, ha ragione!!! Sono stato un presuntuoso a pensare di spiegare meglio del Covidiota!!