AUTOPORTO DI SUSA: SITAF HA PAGATO 1,6 MILIONI A CONSEPI PER L’ACQUISTO, “MANCANO DELLE RISPOSTE”

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SUSA – La Sitaf ha pagato 1,6 milioni di euro alla Consepi srl per acquistare l’Autoporto-Truck Station di Susa. Lo ha reso noto la Regione Piemonte, a seguito dell’interrogazione presentata dalla consigliera regionale Frediani. Le operazioni di cessione dell’autoporto rientrano nell’ambito dei lavori Tav e dello spostamento dell’autoporto da Susa a San Didero, con la futura realizzazione della stazione internazionale della Torino-Lione nella piana di Susa. “Consepi srl ha ceduto a Sitaf spa il ramo d’azienda Autoporto-Truck Station il 17 settembre 2021 – spiega l’assessore regionale Ricca – ad un prezzo di cessione definito da apposita perizia esterna, pari a euro 1.637.000. Di cui 1.395.217 euro per i beni immobili non aventi destinazione agricola, 241.728 euro per avviamento e 1 per i beni mobili”. Al momento non c’è stato ancora nessun esproprio delle aree interessate, dove si trova attualmente l’Autoporto di Susa e dove dovrà sorgere la stazione internazionale Tav. La Consepi srl è una società partecipata dalla Regione. Come userà i soldi ottenuti da Sitaf? “Le somme derivanti dalla cessione vengono impiegate dalla società Consepi srl ai fini di gestione, anche in relazione alla prevista rilocalizzazione della pista di Guida Sicura – ha spiegato l’assessore regionale Ricca – asset strategico per la Regione Piemonte e per il territorio insisterà e delle relative aree, anch’esse interessate dai lavori di competenza Telt”.
“La Regione invece non ha dato nessuna risposta in merito alle seguenti domande: 1) L’esatto ruolo attribuito a Sitaf, attualmente appaltatrice dei lavori; 2) Se il futuro autoporto di San Didero verrà concesso gratuitamente alla società, 3) Se la situazione non si configuri come un aiuto statale ad una impresa a maggioranza privata, atto che potrebbe violare le direttive della Commissione Europea” spiega la consigliera d’opposizione Frediani.
Come mai non hanno risposto? “La Regione non possiede informazione o documentazione specifica in merito a questi quesiti, che attengono alla posizione e rapporti di soggetti terzi, ossia Telt e Sitaf” ha replicato l’assessore regionale Ricca.

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1 COMMENTO

  1. Aritmetica piemontese.
    Scopriamo che una struttura collaudata ed efficiente per i ruoli cui è destinata vale la miseria di 1,6 milioni di euro (l’equivalente di due appartamenti medi in Crocetta) mentre rimane oscuro il costo della struttura che dovrà sostituirla, in modo probabilmente meno efficiente, nel triste sito di San Didero.
    Se il bando di gara è stato ritirato perché superato dal lievitare dei costi sarà interessante consultare il prossimo e farci sopra le due più semplici tra le quattro operazioni.
    La miseria di 1,6 milioni di euro ovviamente sarà rasa al suolo e questo ci allieterà sapendo che ci è in fondo costata poco, peccato che noi (cittadini piemontesi) ne siamo stati anche i venditori.
    In economia domestica sarebbe come buttare in discarica i bicchieri in cristallo ricevuti come regalo di nozze per sostituirli con altri di vetraccio comprati, pagandoli ben cari, all’Ikea.

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