AUTOSTRADA TORINO-BARDONECCHIA, CAMBIO AI VERTICI SITAF: L’AD LUCIANI LASCIA L’INCARICO

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Da destra: il presidente di Sitaf Giuseppe Cerutti con l’amministratore delegato Gianni Luciani

SUSA – Dopo 15 anni si prospettano grandi novità in Sitaf. L’amministratore delegato Gianni Luciani ha annunciato ai dipendenti che non sarà più lui a guidare la società dell’A32 nei prossimi tre anni di mandato. Alcuni giorni fa ha voluto salutare in un incontro i dipendenti dell’AutoFrejus. “Finisce il mio mandato alla Sitaf – spiega Luciani a ValsusaOggi – è stata un’esperienza importante ed entusiasmante, ma sono arrivato a 72 anni ed è giunto il momento di fare delle riflessioni e delle scelte compatibili con la mia età, dedicandomi ad altro”. Questo non vuol dire che Luciani andrà in pensione: continuerà a lavorare come dirigente nel settore dei trasporti, ma lascerà la poltrona nel “fortino” di San Giuliano a Susa. “Sono stati 15 anni positivi, sia per la società che per i lavoratori, così come per gli azionisti” commenta Luciani. Formalmente sarà l’assemblea dei soci Sitaf, che si terrà in seconda convocazione il 20 aprile, a scegliere il successore. Decisione che di fatto tocca al Gruppo Gavio, socio privato di peso nella Sitaf (seppur ancora in minoranza rispetto alle quote di proprietà statale, ma che Città di Torino e Città Metropolitana hanno messo in vendita).

Pur lasciando la Sitaf, Gianni Luciani ricopre ancora vari incarichi di peso, sempre legati al Gruppo Gavio: rimane amministratore delegato della Satap, l’autostrada Torino-Milano e Torino-Piacenza e vicepresidente di Ativa (Autostrada Torino-Ivrea-Valle d’Aosta). Negli ultimi anni ha ricoperto vari incarichi, tra cui amministratore delegato della Energrid spa, e presidente/amministratore delegato della Cie spa.

Con l’addio di Luciani, si prospetta anche il commiato per il presidente della Sitaf Giuseppe Cerutti, pure lui in carica dal 2002. Sarà interessante capire, attraverso i giochi di potere e di interessi legati al futuro dell’A32 e soprattutto con l’apertura al traffico della Seconda Canna del Frejus (prevista dal 2019) chi saranno i due successori ai vertici della società autostradale valsusina.

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