AVIGLIANA AIUTA LE API: UN PROGETTO CON 400 STUDENTI DELLE SCUOLE

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AVIGLIANA – È fiorito un nuovo progetto nel Comune di Avigliana dal titolo “Siamo fiori dello stesso campo”. Il progetto vuole coinvolgere le cittadine e i cittadini e i più giovani per indirizzarli e accompagnarli a esplorare la ricchezza (biodiversità) dell’ambiente che ci circonda e coinvolgerli attivamente attraverso azioni di riqualificazione di spazi urbani e periurbani attuando un modello di rigenerazione sostenibile, innovativo e circolare.

Il programma fa parte dello sviluppo in ambito sociale del Progetto Fioraia, un nuovo modello agricolo che punta a creare in aree pubbliche oppure private, incolte oppure sottoutilizzate luoghi in cui gli insetti impollinatori selvatici e allevati possano trovare fiori, nutrimento sempre più scarso negli ultimi anni. Progetto Fioraia già attivo all’interno del Comune di Avigliana ha come obiettivo il sostentamento degli insetti impollinatori, ma con una ricaduta nel settore dell’allevamento di bestie ruminanti. Sono molteplici gli attori coinvolti e tutti tramite uno scambio di servizi, di tempo e di beni, permettono al progetto di essere sostenibile perché basato su scambio, baratto, solidarietà, responsabilità ambientale, senso di appartenenza al territorio.

“Il progetto – afferma Andrea Remoto, Assessore all’Agricoltura e Foreste – attraverso l’esplorazione e la conoscenza del mondo degli insetti impollinatori, consente di intercettare diversi ambiti d’intervento che spaziano dalla rigenerazione urbana, attraverso le attività di recupero delle fioriere, delle aiuole e dei prati reliquati, dall’istruzione attraverso le attività scolastiche e scientifiche. Sarà inoltre coinvolto il gruppo degli Ecovolontari, esempio di cittadinanza attiva. Inoltre si è riusciti a interessare, attraverso il progetto, anche due realtà apistiche presenti sul nostro territorio che consentiranno di svolgere i laboratori sensoriali attraverso la degustazione dei mieli locali da loro forniti, e di poter illustrare le molteplici attività che possono essere svolte attraverso l’apicoltura”.

Greta Lorenzetti di borgata San Bartolomeo e Maurizio Quirino di borgata Colombo hanno infatti fornito il miele alle scuole superiori: “Siamo fiori dello stesso campo” ha vinto il bando Re-Azioni della Compagnia di San Paolo. Grazie a questi fondi si è prefissato l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza informando e sollecitando le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi che nel territorio di Avigliana studiano e vivono. Si propone di creare un modello circolare e benefico di società all’interno del quale la ricostruzione e la salvaguardia degli ambienti naturali ricoprono un ruolo centrale.

I partner del progetto sono l’Associazione Impollinatori Metropolitani, Bee Human, Università degli Studi di Torino, Fondazione Agrion, Comune di Avigliana, Ecovolontari. Le scuole che hanno aderito alle attività sono invece l’Istituto Comprensivo del Comune di Avigliana, le Scuole Primarie Ic Avigliana Italo Calvino, Domenico Berti, Norberto Rosa e Anna Frank. Per le scuole secondarie di secondo grado l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Galileo Galilei.

Il 13 novembre sono iniziate ufficialmente le attività nelle scuole primarie di Avigliana, attraverso la collaborazione delle operatrici Catalina Contini e Ariele Muzzarelli dell’Associazione Impollinatori Metropolitani, capofila del progetto, insieme al sostegno e il supporto degli Ecovolontari del Comune di Avigliana.

Circa quattrocento bambine e bambini saranno quindi accompagnati in un percorso che durerà fino a primavera, con la finalità di scoprire insieme il ruolo che hanno gli insetti impollinatori per il nostro ecosistema e come può ogni singolo individuo contribuire alla loro salvaguardia. L’Istituto Galilei ha aderito al progetto con il coinvolgimento di circa 220 tra ragazzi e docenti. Le attività in questione saranno gestite da Lorenzo De Laugier esperto in analisi sensoriale del miele con il supporto degli Ecovolontari e dell’Associazione Impolllinatori Metropolitani che si occuperanno di portare avanti il percorso “Il miele che parla fiorito”. In questa sessione i ragazzi degusteranno mieli prodotti sul territorio per imparare a conoscere le diverse tipologie e curiosità che si nascondono dietro alla produzione apistica.

Le attività progettuali non si fermano soltanto all’aspetto teorico che si può affrontare in aula ma saranno organizzati incontri in periodo invernale/primaverile per svolgere l’attività di semina in un’area specifica, andando a creare un’oasi complessiva di circa 8.000 metri quadri. La scelta delle sementi non è casuale ma è stata fatta in collaborazione con partner di progetto come Agrion, scegliendo quindi piante erbacee autoctone e mellifere, non compromettendo quindi l’equilibrio dell’ecosistema già presente, ma creando un’area ricca di fiori per la nutrizione degli insetti impollinatori, tra cui le api. Tutte le giovani e i giovani coinvolti in questi mesi, in primavera diventeranno così scienziati, ricercatori e nelle aree rigenerate con la modalità del bio- blitz saranno coinvolti grazie all’Università degli studi di Torino e all’Associazione Bee Human in un’osservazione guidata alle specie di insetti impollinatori visibili nei campi rigenerati e al riconoscimento delle essenze botaniche seminate.

Un evento finale, nel mese di maggio coronerà la fine di questo percorso, sapendo che tutte le realtà coinvolte sensibili alla sostenibilità, si impegneranno a non far finire queste buone pratiche virtuose, ambientali e circolari, cercando di proseguire attuando il modello agricolo del Progetto Fioraia per continuare a rigenerare aree incolte.

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