COMUNICATO DALL’UNIONE MONTANA VALLE SUSA
AVIGLIANA/ALMESE/CASELETTE – Boschi comunali e privati insieme per rinnovare i querceti di rovere, riqualificare percorsi escursionistici e generare reddito grazie al legname recuperato. L’Unione Montana Valle Susa, all’interno delle misure del Piano di sviluppo rurale della Regione Piemonte si occuperà della manutenzione forestale ad Avigliana, Almese e Caselette. Si tratta di misure regionali su finanziamenti comunitari, di investimento nello sviluppo di aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste. Le opere sul territorio aviglianese prevedono interventi selvicolturali per favorire gli esemplari di rovere e la sistemazione della mulattiera che collega la borgata Bertassi con la Sacra di San Michele. Il finanziamento del Psr, soltanto per l’intervento aviglianese, ammonta a 52mila e 700 euro.
L’area di Avigliana occupa circa 5,2 ettari ed è parzialmente di proprietà comunale in una fascia compresa tra i 450 e i 620 metri di altitudine. Sia la parte comunale che quella privata sono state concesse in comodato d’uso gratuito all’Unione Montana, proprio per consentire gli interventi. Su questo fronte saranno infatti prelevati gli esemplari morti di castagno, sia con i trattori che con gli elicotteri. Il materiale legnoso di Avigliana sarà impiegato come biomassa o materia prima per processi naturali o industriali.
«Come Unione Montana – ha dichiarato il presidente dell’UMVS Pacifico Banchieri – stiamo portando avanti un importante piano di riqualificazione del patrimonio montano valsusino, partendo dai grandi itinerari come la via Francigena, fino ai sentieri locali che collegano le borgate, oggi sempre più percorribili e dotati di cartellonistica puntuale. Il comodato si inserisce in questa operazione, che sta vedendo e vedrà anche ad Avigliana interventi di manutenzione forestale e riqualificazione dei percorsi sentieristici».
«Grazie a questi interventi – dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Remoto –operiamo su una vasta area boschiva, per innescare un processo di rinnovamento del nostro patrimonio forestale. L’obiettivo non è soltanto quello di ottenere a lungo termine boschi di pregio, ma anche di recuperare percorsi escursionistici che valorizzino il nostro territorio. Inoltre la compartecipazione al progetto di soggetti privati consentirà di sperimentare forme di associazionismo fondiario, sebbene al momento in forma temporanea, di grande interesse per l’Amministrazione».