di MATTEO BUSCIOLÀ
AVIGLIANA – Oggetto di interrogazione, presentata dal gruppo consigliare di minoranza Avigliana Viva nel consiglio comunale di lunedì 30 luglio, è il destino della “Casa del fascio” (ex caserma della guardia di finanza) situata in piazza del Popolo che di recente è negli interessi di acquisto da parte del Comune. Ad oggi la struttura è di proprietà di un fondo fiduciario.
Il consigliere di minoranza Angelo Roccotelli (Avigliana Viva) chiede se l’amministrazione, portando a termine l’acquisto dello stabile, lo utilizzerà per metterci gli uffici comunali. “Questo faceva parte del nostro programma elettorale, che prevedeva lo spostamento di una parte degli uffici comunali da piazza Conte Rosso a Piazza del Popolo – afferma Roccotelli – una scelta per motivi di fruibilità per i cittadini che hanno difficoltà nel raggiungere Piazza Conte Rosso – spiega il consigliere e conclude chiedendo quali siano le intenzioni dell’amministrazione sull’utilizzo dello stabile“.
Il sindaco risponde all’interrogazione spiegando che l’edificio in questione ha riscontrato difficoltà nella vendita da parte del fondo a privati, per via del vincolo di uso civico del terreno su cui è costruito lo stabile. Il sindaco lascia la parola al segretario Livio Sigot: “Quel terreno non è mai stato liquidato dal vincolo e durante la Seconda Guerra Mondiale, intorno al 1944, con un decreto si sanciva che tutti i beni di proprietà del partito fascista diventassero di proprietà dello Stato“.
“Nei primi anni del 2000 l’edificio è stato acquisito da questo fondo d’investimento immobiliare” continua a spiegare il segretario, precisando che “lo Stato lo ha venduto al fondo, continuando a pagare un canone per valorizzare lo stabile”.
Il segretario ha reso noto che nelle riunioni tra la Regione Piemonte, il fondo immobiliare e il Comune di Avigliana, l’amministrazione stessa ha sostenuto che il terreno su cui sorge l’immobile è gravato dall’uso civico e che, se non svincolato, porterebbe al pagamento di un risarcimento. “Il Comune ha sempre ribadito in tutte le conferenze e riunioni questo aspetto – afferma il segretario – l’unico ente che può rimuovere il vincolo è la Regione, autorizzando le autorità locali”.
Il sindaco Archinà ha annunciato che il Comune ha presentato un’offerta di 350.000 euro (più Iva) per l’acquisto della struttura il 16 luglio. Il fondo ha accettato l’offerta il 24 luglio e l’ex Casa del fascio sarà destinata ad uso pubblico.