AVIGLIANA – Sono passati quasi due anni. Due anni di riflettori spenti, di porte chiuse, di palchi vuoti e silenziosi. Due anni in cui il pubblico, gli artisti, gli operatori sono stati lontani dalle storie, dalla narrazione viva e palpitante che ogni sera va in scena nei teatri. E le storie – tragiche, divertenti, vere, inventate, per far riflettere – contribuiscono ogni giorno a renderci quello che siamo. Così, per due anni, siamo stati un po’ più lontani da noi stessi; abbiamo avuto meno occasioni per scoprirci, incontrarci e riconoscerci nell’Altro che le storie ci propongono.
La riapertura dei teatri, la possibilità di progettare e presentare al pubblico una stagione, non è solo un passo nella direzione di quella “vita normale” di cui spesso si parla, ma è soprattutto la possibilità di tornare a confrontarsi con il racconto, con i corpi e le voci che lo rendono presente sul palco, e con la ricerca di risposte e l’ascolto di domande che ogni giorno ci stimolano a esplorare nuovi percorsi, nuovi volti di noi stessi che ancora non conosciamo e che il palco ci rimanda come uno specchio dalle molteplici superfici.
L’Associazione Revejo cura dal 2018 la direzione artistica del Teatro Eugenio Fassino di Avigliana, per il quale sviluppa percorsi rivolti sia agli adulti sia ai bambini con proposte di testi classici, moderni, di impegno civile e multidisciplinari. Costretto alla chiusura a marzo 2020, riaperto negli ultimi mesi per alcuni spettacoli, seppure in assenza di una stagione vera e propria, domenica 19 dicembre, in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo e con il contributo della Città di Avigliana, il Fassino spalanca finalmente le sue porte con un classico della tradizione natalizia, Il famoso canto di Natale del Signor Charles Dickens riletto dalla compagnia I Teatri Soffiati, assaggio della programmazione che, da gennaio ad aprile, porterà nuovamente il palco di Avigliana all’attenzione degli spettatori.
GLI SPETTACOLI
Da gennaio 2022 il cartellone alterna tematiche, interpreti e filoni che possano coinvolgere un pubblico eterogeneo, diversificando le proposte senza dimenticare alcuni punti cardine del lavoro che Revejo sviluppa da anni e improntato all’offerta culturale di qualità elevata sui territori periferici.
L’apertura della stagione, sabato 15 gennaio, vedrà sul palco Ascanio Celestini, voce di tanti spettacoli di impegno sociale, con Radio Clandestina, racconto dell’eccidio delle Fosse Ardeatine e importante riflessione sulla memoria e su come essa diventi storia nel contesto geografico e sociale di Roma, città che di entrambi i concetti, memoria e storia, è simbolo incarnato in ogni via e monumento.
Milano, la solitudine, il senso di estraneità sono invece al centro di Giusto, lo spettacolo che
Rosario Lisma porta in scena sabato 19 febbraio. Elaborato al termine del primo lockdown, di cui resta il velo sotteso dell’isolamento tra le persone, fisico ma soprattutto mentale, il testo, nonostante l’apparente levità del protagonista, riflette su una società contemporanea in cui a vincere sono i più aggressivi, e dove il desiderio di solidarietà soccombe alla furia quotidiana.
Venerdì 8 aprile Io me e Lupin porta invece al Fassino una divertente riflessione sulla precarietà e l’insicurezza economica delle generazioni più giovani, dove la difficoltà di sbarcare il lunario viene combattuta a colpi di manga e cartoni animati, con l’ispirazione che arriva direttamente dall’elegante Arsenio Lupin, ladro-eroe con le cui gesta televisive sono cresciuti coloro che ora devono conquistare a fatica lo stipendio e, insieme, cercare la propria identità.
Il cartellone della stagione 2021-2022 non abbandona, tuttavia, i solidi pilastri del teatro dei grandi autori moderni, cercando però nuove vie, interpreti e messe in scena innovative. Sabato 29 gennaio saranno i Tradimenti di Harold Pinter, Premio Nobel per la letteratura, a inaugurare gli spettacoli più classici, testi già noti che non mancano di svelare nuove, sottili indagini umane a ogni replica.
E se l’opera di Pinter, tra le più note del suo autore, inizia da un rapporto sentimentale ormai concluso e lo ripercorre a ritroso, la Coppia aperta, quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame, è una riflessione sull’evoluzione del matrimonio borghese alla luce delle riforme legislative degli anni Settanta. A darle vita, domenica 27 marzo, sarà Chiara Francini, moglie tradita ironica e forte.
Sabato 19 marzo infine, Così è (o mi pare) cala il grande classico di Luigi Pirandello nella realtà virtuale, con adattamento e regia curati da Elio Germano. Lo spettatore, tramite cuffie e visori, “esce” dalla poltrona ed entra nel salotto dove va in scena la vicenda, nei panni di un anziano paralizzato che, pur non potendosi muovere, può spiare chi lo circonda e cercare una verità che, forse, non esiste.
Grande attenzione è dedicata al teatro per famiglie. Se è vero che, più di tutti, i bambini hanno l’abitudine e la passione per ascoltare storie, è altrettanto vero che l’amore per il teatro, e per la cultura in senso ampio, non nasce da solo, ma va educato e sviluppato fin dall’infanzia.
Dopo l’inaugurazione natalizia con il classico di Dickens, gli spettacoli proseguono domenica 6 febbraio con un testo di un altro straordinario autore inglese, Il Gigante Egoista di Oscar Wilde, e domenica 13 marzo con Luis Sepúlveda e i suoi Max, Mix e Mex, storia di un gatto e di un topo che diventò suo amico. Domenica 10 aprile la chiusura della stagione sarà affidata a Mi metto in bolla di e con Giacomino Pinolo (Davide Rivoira), clown e mago delle bolle di sapone, metafora delicata della magia teatrale che svanisce con la chiusura del sipario ma permane negli occhi e nella mente, illuminando e colorando la realtà quotidiana.
IL CALENDARIO COMPLETO DELLA STAGIONE 2021-2022
SABATO 15 GENNAIO
“Radio Clandestina”. Uno spettacolo di Ascanio Celestini. A partire dal testo di Alessandro Portelli “L’ordine è già stato eseguito”.
FABBRICA SRL
SABATO 29 GENNAIO
“Tradimenti” di Harold Pinter. Traduzione di Alessandra Serra con Stefano Braschi, Stefania Medri e Michele Sinisi
ELSINOR
SABATO 19 FEBBRAIO
“Giusto”. Testo e regia di Rosario Lisma con Rosario Lisma. Aiuto regia di Alessia Donadi.
FONDAZIONE LUZZATI TEATRO DELLA TOSSE
SABATO 19 MARZO
“Così è (o mi pare) Pirandello in vr”. Un progetto Gold con riscrittura per realtà virtuale di “Così è (se vi pare)” di Luigi Pirandello. Adattamento e regia di Elio Germano con Elio Germano, Gaetano Bruno, Serena Barone, Michele Sinisi, Natalia Magni, Caterina Biasiol, Daniele Parisi, Maria Sole Mansutti, Gioia Salvatori, Marco Ripoldi, Fabrizio Careddu, Davide Grillo, Bruno Valente, Lisio Castiglia, Luisa Bosi, Ivo Romagnoli e con la partecipazione di Isabella Ragonese e Pippo Di Marca.
INFINITO SRL in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana e Gold Productions.
DOMENICA 27 MARZO
“Coppia aperta quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame con Chiara Francini e Alessandro Federico. Regia.
INFINITO SRL
VENERDÌ 8 APRILE
“Io, me e Lupin” di Lia Tomatis. Con Riccardo De Leo, Luciano Faia, Gianluca Guastella e Lia Tomatis. Regia di Alberto Oliva.
ONDA LARSEN
DOMENICA 6 FEBBRAIO
“Il gigante egoista”. Dal racconto di Oscar Wilde con Gabriele Catalano, Francesca Giacardi, Maria Teresa Giachetta e Jacopo Marchisio.
COMPAGNIA CATTIVI MAESTRI
TEATRO PER FAMIGLIE
DOMENICA 19 DICEMBRE
“Il famoso Canto di Natale del Signor Charles Dickens”. Raccontato dagli orfanelli del pio Ospizio di Marshalsea. Con Giacomo Anderle e Alessio Kogoj. Narrazione, musica, animazione di oggetti e clown.
I TEATRI SOFFIATI
DOMENICA 13 MARZO
“Max, Mix e Mex. Soria di un gatto e di un topo che diventò suo amico”. Con Lino Spadaro e Michele Guaraldo. Regia di Renzo Sicco e Lino Spadaro.
ASSEMBLEA TEATRO
DOMENICA 10 APRILE
“Mi metto in bolla” con Davide Rivoira. Regia di Belen Viciano Badal.
ASSOCIAZIONE CULTURALE REVEJO
Tutti gli spettacoli hanno inizio alle ore 21, salvo dove diversamente indicato, mentre alle ore 16 quelli riservati al teatro per le famiglie. Le prevendite sono online sul sito www.vivaticket.it. Si ricorda che il programma potrebbe subire delle variazioni. Per maggiori informazioni scrivere una mail all’indirizzo info@borgatedalvivo.it oppure visitare il sito www.borgatedalvivo.it.