AVIGLIANA E GIAVENO: 250 VOLONTARI “A SCUOLA DI EMERGENZA” CON LA PROTEZIONE CIVILE

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AVIGLIANA / GIAVENO – La 13ª edizione del Campo Scuola di Protezione Civile, denominata “Esercitazione Montana Valsangone 2024”, svoltasi a Giaveno e Avigliana dal 22 al 27 maggio, si è conclusa con successo. Questo evento, che ha segnato il culmine di 16 anni di intensa collaborazione tra le componenti del sistema di Protezione Civile, è stato guidato ancora una volta dal consolidato impegno della Commissione Protezione Civile del Centro Servizi per il Volontariato Vol.To di Torino. La 13ª edizione del Campo Scuola ha offerto un’importante opportunità per esplorare il tema urgente dei cambiamenti climatici e il loro impatto sugli interventi di Protezione Civile. Durante le lezioni, sono state esplorate le cause, gli effetti e la logistica degli interventi in scenari come le colate detritiche, le alluvioni, le frane, le ondate, di calore, gli incendi boschivi e le tempeste di vento, con uno sguardo attento alla gestione del rischio in risposta proprio agli effetti della crisi climatica. La partecipazione attiva di varie specializzazioni del volontariato, enti istituzionali e forze dell’ordine ha reso questa edizione un’occasione eccezionale per prepararsi ad affrontare le possibili emergenze future. All’evento hanno partecipato oltre 250 volontari di diciotto associazioni aderenti alla Commissione Volontariato e Protezione Civile del Centro Servizi Vol.To ETS nonché quelle del territorio e circa duecento studenti, coinvolti in un grande momento di incontro con i volontari tenutosi nella mattinata di venerdì 24 maggio. Le operazioni della 13ª edizione del Campo Scuola di Protezione Civile sono cominciate con l’arrivo della colonna mobile, un’imponente carovana di circa cinquanta veicoli, più tre motocicli, partiti da Avigliana diretti verso Giaveno. Una volta arrivati, i volontari hanno immediatamente condotto un briefing iniziale, per poi procedere con l’allestimento della tendopoli, installando le strutture abitative temporanee e le necessarie linee elettriche. Nonostante le avverse condizioni meteorologiche, che hanno segnato l’attività di tre giorni su cinque, le esercitazioni hanno coinvolto 250 volontari, nonché 120 operatori tra appartenenti agli enti istituzionali e Corpi dello Stato: Città di Giaveno e di Avigliana, Prefettura di Torino, Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco, e la Polizia Locale delle due città ospitanti. Le attività programmate hanno incluso esercitazioni su allestimento di tendopoli, salvataggio in acqua, spegnimento di incendi boschivi, evacuazione di feriti, interventi su scenari alluvionati, ricerca e salvataggio di persone disperse in ambienti rurali e montani. I corsi, condotti anche da esperti dell’Agenzia Regionale Protezione Ambientale e funzionari della Regione Piemonte, climatologi della Società Meteorologica Italiana e dalla Croce Rossa hanno suscitato così tanto interesse da richiedere un’estensione degli orari previsti. Tra i momenti più spettacolari dell’evento, senz’altro l’utilizzo di droni e di un elicottero, che hanno evidenziato l’efficacia delle moderne tecnologie applicate al soccorso. Inoltre, la Polizia Locale di Giaveno ha partecipato alle operazioni di evacuazione durante l’esercitazione antincendio boschivo, eseguendo per la prima volta una simulazione di arresto durante l’attività antisciacallaggio, introducendo questa attività come una novità assoluta nel programma del Campo Scuola. La mattina di domenica è stato effettuato un intervento di manutenzione ambientale e rimozione piante pericolanti lungo un torrente che ha coinvolto oltre quaranta volontari armati di motoseghe ed attrezzature forestali.

In conclusione dell’evento, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione a tutti i volontari coinvolti, riconoscendo il loro impegno e la loro dedizione alla formazione in ambito di Protezione Civile. Il Campo Scuola rappresenta un metodo consolidato per favorire la collaborazione tra le diverse componenti afferenti alla Commissione di Protezione Civile, all’interno del Centro Servizi per il Volontariato Vol.To ETS. L’obiettivo è stato quello di creare una rete tra ETS ODV, tutti inclusi ed accreditati nel sistema di Protezione Civile a livello Metropolitano/Regionale/Nazionale, al fine di potenziare l’operato di ciascun partecipante. L’iniziativa è nata da una forte domanda dei volontari stessi, ma nel corso degli anni ha saputo coinvolgere anche tutti i soggetti istituzionali e i Corpi dello Stato, trasformando questo evento in un’importante opportunità per creare sinergie.

La Protezione Civile è un sistema complesso in cui ogni soggetto ha apportato le proprie abilità e conoscenze, con l’obiettivo comune di contribuire al bene comune, indipendentemente dall’appartenenza istituzionale. Per tutti questi motivi si è ritenuto, quindi, che l’obiettivo del Campo Scuola sia stato raggiunto attraverso la comprensione delle sfide affrontate da ciascuna specialità durante le emergenze, raccontate direttamente dai singoli volontari, che hanno condiviso le loro esperienze e le criticità incontrate durante il lavoro di squadra. Un’altra finalità del Campo Scuola è stata quella di creare e sviluppare un laboratorio tematico, coinvolgendo tutte le specialità, al fine di ideare nuovi progetti di sviluppo collaborativo. Il programma del Campo Scuola ha previsto infatti sia delle fasi informative e conoscitive gestite da ciascuna associazione per i volontari delle altre specialità, sia delle fasi formative e dimostrative coinvolgenti diverse ETS e ODV, che, pur operando sullo stesso scenario, hanno mantenuto le proprie specificità collaborando tra loro. Il grande coinvolgimento della comunità locale nelle attività del Campo Scuola “Montana Valsangone 2024” è stato poi dimostrato dalla notevole partecipazione e interesse mostrati. Questo coinvolgimento ha non solo rafforzato il legame tra i volontari e la comunità locale, ma ha anche migliorato la consapevolezza e la comprensione delle operazioni di possibile intervento, evidenziando la necessità di preparazione e collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti. L’edizione del Campo Scuola di quest’anno è stata, ancora una volta, un’opportunità per consolidare le pratiche e la solidità del sistema di soccorso e per rafforzare la sinergia che si è sviluppata nel corso degli anni, durante i quali il volontariato specializzato è diventato una componente essenziale nei momenti di crisi. Pertanto, l’evento ha ribadito una volta di più che l’improvvisazione non ha posto nelle operazioni di soccorso durante le calamità.

Le parole di Stefano Lergo, Vicepresidente del Centro Servizi Vol.To ETS e Coordinatore della Commissione Protezione Civile: “Quest’anno abbiamo voluto dare grande rilievo all’impatto che i cambiamenti climatici stanno avendo sulla frequenza e intensità degli interventi di Protezione Civile. È diventato fondamentale capire come l’escalation di fenomeni estremi quali alluvioni, incendi boschivi, tempeste di vento, ondate di calore e periodi di siccità prolungati stiano modificando le dinamiche di risposta alle emergenze. La nostra reazione a tali eventi non può rimanere statica; pertanto, abbiamo assunto l’importante compito di aggiornare e integrare strategie mirate nei nostri piani di emergenza. In questo contesto di rinnovamento e adattamento si è dimostrato di particolare rilievo la partecipazione nelle fasi pratiche dell’esercitazione delle componenti della Prefettura, dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, della Polizia Locale, della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino all’interno del nostro programma del Campo Scuola. Questa esercitazione ha visto il coinvolgimento di quasi 120 uomini delle istituzioni, dimostrando quanto il Campo Scuola sia diventato un importante punto di riferimento. L’evento ha tra l’altro sollevato la possibilità di espandere in futuro queste collaborazioni, prospettando anche la possibilità di organizzare delle future esercitazioni su scala ancora maggiore, possibilmente in collaborazione diretta con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Sarebbe ulteriormente gratificante estendere il raggio di azione del nostro impegno, raggiungendo una scala nazionale: ne gioverebbero senz’altro la qualità e l’efficacia della nostra risposta alle emergenze”.

ARGOMENTI E RELATORI DEL CAMPO SCUOLA
Oltre alle esercitazioni pratiche sono stati condotti numerosi approfondimenti sulle tematiche di settore. “Colata detritica Bardonecchia 2023: Analisi delle cause e degli effetti – Il supporto logistico regionale alla gestione dell’emergenza” sono i suggestivi argomenti correlati affrontati rispettivamente da Alessio Salandin, dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e da Simone Toro del Settore Protezione Civile e Sistema AIB della Regione Piemonte. Marco D’Addario e Michele Trimboli della Croce Rossa Italiana hanno affrontato il tema della Riduzione dei rischi da disastro e adattamento ai cambiamenti climatici (DRRCCA). Davide Prette e Stefano Lergo del Centro Servizi Vol.To ETS, hanno illustrato il Progetto Europeo Decido Evidence and Cloud for more Informed and Effective Policies – Il Metodo della Co-Creazione: prospettive future. Daniele Cat Berro, Climatologo della Società Meteorologica Italiana, ha trattato l’argomento filo conduttore di questa edizione del campo scuola “Gli effetti dei mutamenti climatici sulle attività di Protezione Civile. Angelo Martini della Prefettura di Torino ha approfondito i temi del sistema “IT – Alert” dalla sperimentazione nazionale all’utilizzo localizzato e Le emergenze provinciali attivate dalla Prefettura”. Il Commissario Capo della Polizia di Stato Paola Fuggetta della Questura di Torino, ha illustrato le modalità e gli aspetti giuridici connessi all’attuazione attivazione del Piano Provinciale di Ricerca Persone scomparse entrato in vigore nel 2014 ed aggiornato alla fine del 2021. Il Vigile Esperto Giovanni Circhirillo, Responsabile del Servizio di Topografia Applicata al Soccorso del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, ha illustrato le modalità di organizzazione e coordinamento delle squadre di battitori ed unità cinofile nelle operazioni di ricerca persone disperse in ambiente rurale e montano. Il Luogotenente Giuseppe Francolino, Comandante la Stazione Carabinieri di Giaveno, unitamente a personale del Soccorso Alpino Carabinieri, partendo dall’esperienza dei numerosi casi di ricerca persone scomparse che hanno determinato l’attivazione del piano di ricerca nel territorio di competenza in questi ultimi anni, ha illustrato la differenza, sancita dal piano elaborato dalla Prefettura, tra “coordinamento delle operazioni di ricerca” e “coordinamento tecnico delle squadre impiegate nella ricerca”.

Ecco, quindi, che il campo scuola è si è trasformato in un’occasione per diffondere le modalità di attivazione ai volontari che, aldilà degli aspetti giuridici e procedurali trattati, han potuto confrontarsi con gli intervenuti su ciò che avviene “sul campo” dopo che viene dato il via alla ricerca di uno scomparso. La parte di coordinamento delle unità cinofile è stata illustrata da Franco Muccione, Presidente del Nucleo Protezione Civile ANPS di Ivrea, a testimonianza di come il campo scuola offra l’opportunità di confronto tra professionisti e volontari accomunati dall’operare nella medesima tipologia di soccorritore. Felice Favero e Francesco Vitale del Servizio Protezione Civile della Città Metropolitana di Torino hanno affrontato l’argomento sulla Pianificazione e Gestione delle Emergenze nella Protezione Civile Comunale, parlando dei problemi e delle soluzioni. Andrea Nesi, del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, ha illustrato come funziona ed è strutturato il Servizio Volontariato del Dipartimento, illustrando poi nel dettaglio l’esempio dell’intervento durante l’alluvione in Toscana nella provincia di Prato nel mese di ottobre del 2023.

L’ESERCITAZIONE GIORNO PER GIORNO
Benché l’esercitazione sia stata impostata per una durata di sei giorni, l’allestimento del campo tendato adatto ad ospitare la residenzialità per così tanti volontari ha richiesto ulteriori due giorni per il montaggio delle tensostrutture collettive, i bagni, gli allacciamenti elettrici e le recinzioni. Per cui già lunedì 20 maggio gli operatori del Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile di Torino e dal Coordinamento Regionale Del Volontariato Di Protezione Civile Del Piemonte hanno iniziato le operazioni. L’esercitazione prendeva il via prima dell’alba di mercoledì 22 maggio, con le previsioni meteo che preannunciavano piogge intense dal tardo pomeriggio che lasciavano presagire un’edizione più provante ma allo stesso tempo avvincente per i volontari. L’arrivo della colonna mobile che, scortata dalla Polizia Locale di Avigliana e Giaveno, raggiungeva il palazzetto dello Sport di Giaveno accolta dal vice Sindaco Stefano Olocco, il quale, dopo aver aperto il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, ha ufficialmente dato il via alla XIII edizione del Campo Scuola della Protezione Civile – Montana Valsangone 2024. Al sorgere del Sole oltre 130 Volontari erano già al lavoro nel Campo Base per allestire la tendopoli, operazioni proseguite per tutto il primo giorno. Giovedì 23 maggio, sotto una pioggia incessante, è stata la volta delle dimostrazioni dedicate all’auto sicurezza in ambito fluviale. Uso di funi, nodi e sistemi di ritenuta condotte dai Sommozzatori e sull’utilizzo di mezzi fuori strada e dei verricelli nelle attività di Protezione Civile – a cura dell’A.F.P., nonché sull’impiego dei sistemi di pompaggio e prosciugamento in caso di intervento sugli scenari alluvionati, a cura dagli AIB di Sant’Antonino di Susa e del Coordinamento Territoriale di Torino. Nel pomeriggio, tra uno scroscio di pioggia e l’altro, i volontari sono stati coinvolti nelle manovre di soccorso in acqua sul lago grande di Avigliana, organizzate dai sommozzatori, dalle unità cinofile da salvamento e dagli Operatori di Soccorso in Acqua della Croce Rossa. Venerdì mattina, 24 maggio, una breve pausa nelle piogge ha consentito di accogliere circa duecento studenti del territorio di Giaveno, coinvolti in un grande momento di incontro con Volontari ed Istituzioni, che hanno partecipato ai workshop. Tante le attività proposte: esposizione di mezzi, attrezzature, unità cinofile, momenti d’approfondimento e dimostrazioni curate da ogni specialità. Una mattinata di crescita civile e divertimento per i ragazzi, in compagnia dei Corpi dello Stato, Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Polizia Locale, Città Metropolitana di Torino e del Settore Protezione Civile e Sistema AIB della Regione Piemonte. La sera, dopo le lezioni teoriche e nuovamente sotto la pioggia, le squadre sono rientrate in azione con le operazioni di ricerca in notturna di persona dispersa durante un’emergenza idrogeologica le operazioni si protraggono fino a notte fonda. Sabato mattina, dopo la lezione teorica condotta dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale è stata la volta delle operazioni di antincendio boschivo alla borgata Tora di Giaveno, a cui prendono parte, oltre agli AIB delle Squadre di Sant’Antonino di Susa, Vaie e Villar Focchiardo, anche i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Torino, con la Direzione delle Operazioni di Spegnimento e la partecipazione dell’elicottero Drago. In questa fase, mentre il fronte delle fiamme procede verso l’abitato si procede all’evacuazione di due abitazioni e alla messa in sicurezza degli abitanti, istituendo un servizio di antisciacallaggio, ed uno di controllo della viabilità sull’unica via di accesso alla borgata riservata ai mezzi di soccorso. La Polizia Locale di Giaveno simula l’individuazione ed arresto di un uomo che si era introdotto in un’abitazione approfittando dell’evacuazione degli abitanti a seguito dell’incendio. Nella stessa occasione si simula il soccorso ad un volontario AIB feritosi durante le operazioni di spegnimento. Nel pomeriggio oltre 170 tra volontari e le componenti istituzionali Prefettura, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia Locale e Città Metropolitana di Torino, prendono parte alla ricerca persona scomparsa in ambiente montana in località Prese di Franza, dove vengono allestite la sala Operativa Mobile della Città Metropolitana di Torino, l’Unità di Comando Locale dei Vigili del Fuoco ed un’ulteriore sala operativa di comando dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) dei Vigili del Fuoco. Al rientro i volontari si ritrovano al campo per la serata di Team Building e confrontarsi sulle attività svolte fino a questo momento, riprendendo le nozioni apprese durante il corso di Team Working organizzato dal Centro Vol.To tra marzo e maggio frequentato da 90 dei volontari presenti al campo base. La domenica è la volta dell’intervento di manutenzione ambientale con la rimozione di piante pericolanti e vegetazione infestante lungo l’alveo del rio Brocco di Giaveno.

È l’ora della cerimonia di chiusura e di consegna degli attestati, nella quale tutte le istituzioni presenti, ribadiscono la disponibilità a collaborare per la pianificazione e realizzazione del prossimo Campo Scuola. Nella circostanza Stefano Lergo, Coordinatore della Commissione Protezione Civile ha ricordato come il Campo Scuola in questi tredici anni, forte del lavoro di sedici anni della Commissione, abbia catalizzato l’interesse e stimolato le diverse specialità del volontariato e di tutti i soggetti istituzionali e Corpi dello Stato che oggi intervengono in questo appuntamento, divenendo un’occasione per fare sistema.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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