lettera dell’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E IN GRUPPO CONSILIARE “AVIGLIANA CITTÀ APERTA”
Egregio Direttore,
abbiamo letto con non poche perplessità la lettera aperta pubblicata lo scorso venerdì a firma dei consiglieri del gruppo “Progetto Adesso Avigliana” titolato “Avigliana e le compensazioni mancate”. È venuto infatti spontaneo domandarsi se il Consiglio comunale sia lo stesso o se abbiano sbagliato Comune. C’è da chiedersi inoltre se l’approccio ideologico che tanto rimproverano all’Amministrazione in carica non vizi piuttosto a priori la loro piena e corretta conoscenza della materia. Sorvolando sulle critiche ai progetti di rigenerazione urbana e sui presunti meriti dell’opposizione sulla riattivazione di servizi, quasi come se per risolvere un problema, e conseguentemente intestarsene la paternità, sia sufficiente presentare in Consiglio comunale una mozione o un ordine del giorno, ci preme affrontare il tema delle compensazioni anche per anteporre principi di verità basati su dati normativi anziché su notizie false e tendenziose. Forse se si fossero informati meglio avrebbero scoperto che i fondi in oggetto sono collaterali alla realizzazione del progetto della tratta internazionale della Nuova linea ferroviaria Torino-Lione per la quale vi è già un progetto non solo definitivo, ma anche esecutivo e sono parzialmente in corso i lavori di realizzazione. La delibera CIPE 67 dell’agosto 2017 prevede, infatti, che l’ammontare delle risorse compensative da erogare a favore di progetti realizzati nei Comuni interessati dai lavori della nuova linea ad alta velocità sia calcolato in proporzione al costo dell’infrastruttura, determinato sulla base del computo metrico del progetto definitivo. Dal momento che il progetto definitivo della tratta nazionale, cioè quella che riguarda Avigliana, non è stato ancora né elaborato, né tantomeno approvato, non si sa ancora quante eventuali risorse saranno messe a disposizione dei Comuni di questa tratta. Il ragionamento è semplice: se l’ammontare di tali fondi è determinato da un calcolo percentuale sul costo del progetto definitivo e il progetto definitivo ancora non c’è, ovviamente, non solo non sappiamo quanti di soldi potrebbero spettare ad Avigliana, ma quei fondi, a maggior ragione, non sono stati nemmeno ancora stanziati. Nemmeno ci si dovrebbe lasciar fuorviare dalla presenza nell’elenco dei comuni beneficiari di Buttigliera Alta e Caprie su cui risultano infatti interventi connessi alla tratta internazionale dovendo vedere ospitare, la prima la Pista di Guida sicura oggi a Susa e la seconda lo stoccaggio nella ex cava dello smarino proveniente dagli scavi del tunnel. È infatti indispensabile ricordare che dal 2012, anno di validazione del progetto preliminare, è atteso il progetto definitivo della tratta nazionale Avigliana – Orbassano – Torino attualmente ancora in fase di elaborazione. Ora ci chiediamo come il gruppo consiliare Progetto Adesso Avigliana non possa provare alcun dubbio sulla credibilità di un’opera la cui idea è nata ormai trentacinque anni fa in un contesto globale e internazionale completamente diverso e di cui ancora oggi non si conoscono tempi e finanziamenti certi. Opporsi da sempre a un’infrastruttura climaticida, dovrebbe essere piuttosto considerato un atto a tutela del nostro territorio e della sua popolazione, anziché essere additato come irresponsabile dalle minoranze. Al posto del Tav, vero e proprio buco nero di risorse a oggi già volatilizzate, si sarebbero potuti infatti realizzare servizi e opere molto più utili e richiesti dai cittadini, anche perché le Amministrazioni comunali di Avigliana sono sempre intervenute in tutte le sedi tecniche per presentare nell’interesse pubblico pareri e osservazioni a progetti spesso lacunosi. Come per esempio è stato fatto anche in occasione della conferenza dei servizi in data 11 settembre 2017. Proprio sul progetto della nuova fermata FS di Ferriera, ulteriore elemento di attrazione in un ambito urbanistico già fortemente sviluppato, è stata sottolineata la necessità di intervenire prima della sua messa in esercizio, con l’adeguamento dell’infrastruttura viaria di accesso e la rimodulazione della rotonda di intersezione A32/SP589 (rotonda barca) per la quale l’Amministrazione aviglianese ha contribuito attivamente alla redazione del progetto esecutivo e di cui sollecitiamo da mesi la realizzazione a Sitaf e Anas. Cogliamo a tale proposito anche l’occasione di ribadire che la stazione ferroviaria di Avigliana non è in discussione, anzi nella programmazione trasportistica di Trenitalia, Città Metropolitana di Torino e Regione Piemonte continua a essere identificata come Stazione porta della linea Sfm3. Quella di Ferriera sarà una fermata come quella di Grugliasco e mirerà a intercettare i flussi afferenti la zona industriale limitrofa, oltre a quelli provenienti da Valmessa e Valsangone.
In conclusione, tuttavia, su una cosa siamo d’accordo e cioè sul fatto che Avigliana abbia la possibilità di giocare partite importanti anche attraverso quei quasi 23 milioni di Euro di finanziamenti che stanno atterrando sulla città in questi mesi, di cui circa 9 milioni intercettati direttamente dal Comune di Avigliana che non sarebbero arrivati comunque, come insinuato dai consiglieri di minoranza, ma sono frutto di una programmazione decennale con progetti candidati a bandi e ritenuti meritevoli di finanziamento che rappresentano la base per rendere la nostra città in grado di accogliere e coltivare l’incontro e lo sviluppo di una comunità più resiliente e consapevole.
Al di là della valanga di parole alla fine il punto è:ma queste benedette compensazioni arriveranno o no?
Perché qualche soldo in più in cassa di amministrazioni che hanno perennemente bilanci asfittici male non fanno.O no?
E forse non è meglio mettere in pausa gli afflati ecotalebani per portare a casa somme che possano essere utili ai cittadini,anche quelli che non hanno votato questa amministrazione.
La politica è l’arte del compromesso.
forse le manca la comprensione del testo: se non c’è un progetto con il conteggio di quanto costa, non ci può essere nemmeno il conteggio di ciò che, per legge, viene dato come compensazione.
Se poi le “somme che possono essere utili ai cittadini” vengono portate a casa anche senza dover svendere il proprio territorio per fare opere che ne compensino la distruzione, dovrebbero esserne felici anche quelli che non hanno votato questa amministrazione.
I fanatici e talebani no tav, sono simili ai fanatici e talebani si tav . Il commento del Merovingio ne è l’esempio. Vedono e sentono solo quello che non li disturba. I primi protestano in piazza, i secondi preferiscono gli ” uffici”. Cmq se Avigliana avrà delle compensazioni, le accetterà, spero.
Gent.mo Il Merovingio,
forse Lei confonde l’arte del compromesso con l’arte del meretricio.
Le assicuro che ho ben presente cosa siano,ma senza compromessi non si ottiene nulla.Ora se si vuole continuare a fare opposizione al Tav un tanto al chilo andate pure avanti con buona pace degli Aviglianesi che questa giunta non l’hanno votata.
A proposito come sta andando la vendita dei suoi immobili di Avigliana e la conseguente costruzione del villaggio di yurte ecosostenibile?
Gent.mo Il Merovingio,
dovrebbe leggere con più attenzione quanto scrivono gli altri.
La Sua ansiosa frenesia nel replicare è ormai assodata ma, per smettere di prendere lucciole per lanterne (non solo con quanto scrivo io), dovrebbe proprio farlo.
Ho scritto che sono possessore di immobili in Avigliana, non che avessi intenzione di metterli in vendita e tantomeno di avere intenzione di costruirne altri, ed ancor più costruirli “ecosostenibili”.
Quando mi occupo di immobili la mia ecosostenibilità è focalizzata esclusivamente sul recupero e riuso dell’esistente.
Le valanghe di parole……bisogna, dopo lettura,,comprenderle. L’unica scusante è essere francese della dinastia merovingia.
Merovingio alcuni i soldi li hanno e non sanno cosa farne, me l’ han proprio detto qualcuno che fa parte di un comune della valle .Come ci volesse un’ opera scientifica per capire dove metterli con tutti i problemi locali.
I fanatici e talebani no tav, sono simili ai fanatici e talebani si tav . Il commento del Merovingio ne è l’esempio. Vedono e sentono solo quello che non li disturba. I primi protestano in piazza, i secondi preferiscono gli ” uffici”. Cmq se Avigliana avrà delle compensazioni, le accetterà, spero.
In Veneto per La Tav abbatteranno le case tra poco per la Tav , un proprietario delle 102 abitazioni ha fatto l’ accordo , si prepara da due anni, unico neo deve farsi fare la certificazione energetica per venderla.Nessuno glielo aveva detto e nessuno pensava servisse a una casa che Verra’ abbattuta. Ma non stanno facendo cio’ che fate qui.Altra testa!
Gentile Elisabetta,
io ho la fortuna e il dono di abitare a Condove leggermente in collina in una zona ” abbastanza ” distante dai cantieri delle grande opere. Provo però empatia e comprensione per quelle famiglie condannate a dover emigrare non per scelta . La casa non è solo un valore economico. Spesso è un contenitore di ricordi, affetti e legami con il proprio passato.
Ovviamente per alcuni si tratta solo di un investimento immobiliare .
le auguro di avere sufficiente fortuna e buona sorte di non entrare mai a far parte dell’ elenco degli espropriabili per “publica utilità” .In quel caso vedremo come ragionerà la sua testa. Distinti saluti. Mauro Galliano
Empatizziamo tutti. Ci elenchi però cortesemente quanti in Valsusa perderanno la casa per il TAV ? Perché con i numeri diventa più chiaro il confine tra criticità e propaganda.
Risposta
Siamo passati da un dibattito sulle potenziali compensazioni tav di Avigliana a provocatorie allusioni sul numero di espropri di abitazioni che potranno avvenire in Valle.
Le compensazioni non ristorano i privati espropriati ma premiano il soggetto appaltante, affidandogli anche la realizzazione di opere di entità marginale in predefiniti comuni (preferibilmente comuni “amici”).
Valore, costo, opportunità di queste opere saranno insignificanti, basterà poter distinguere tra comuni premiati e comuni puniti.
Il maneggio diretto dei denari sarà comunque escluso per entrambi nel tipico:
“spenderemo un sacco di soldi a casa vostra, faremo cosa pare a noi e per questo dovrete esserci grati e felici”.
Quanto sopra senza alcun fine di propaganda e in totale assenza di empatie.