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di MARCO ANDREIS
AVIGLIANA – Gentile redazione, vi mando le fotografie del parcheggio selvaggio in piazza Conte Rosso ad Avigliana. I residenti devono arrabattarsi per lasciare l’automobile da qualche parte. Ottima pianificazione dei flussi di traffico da parte dell’Amministrazione Comunale: alla faccia delle politiche ambientali.
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Gent.mo Andreis,
contestualizzi la fotografie, giorno, ora ed eventuale evento.
Sicuramente la piazza senza auto sarebbe più bella ma definire selvaggia la presenza di sei/sette auto oltre ai posti stabiliti pare quantomeno eccessivo.
La madre dei Gabriele 2 è sempre incinta 🙁
Vogliamo parlare dei due parcheggi più in basso? Non residenti che occupano in continuazione i parcheggi, perché devono portate gli innumerevoli bambini a corso di questo e di quest’altro e noi residenti(via Madonna delle Grazie) sempre a disposizione di questa amministrazione iniqua. Vogliamo parlare del parcheggio selvaggio davanti alla famar, dove non si trova per andare a lavorare, perché questa amministrazione ha chiuso un altro parcheggio, arbitrariamente, di una azienda lì vicino. Le corse automobilistiche in viale Mareschi? Finché qualcuno non ci rimette la pelle, non metteranno una striscia pedonale neanche sotto minaccia! Via galinier, solo per residenti, dove passano cani e porci, e quando hai il verde ti vedi piombare gente incontro?
Ma, Sig. Andreis, cosa c’entra la ” pianificazione dei flussi di traffico” ? Abbia pazienza, non si tratta di pianificare ma di “punire ” i villani, maleducati e menefreghisti che approfittano delle debolezze degli organi di polizia.
Ma tanto non si può fare nulla. Se dessero delle belle.multe per far passare le cattive abitudini può star certo che qualche intelligentone si ergerà contro il Comune ladro che fa cassa a scapito dei cittadini. Insomma povero Comune , ci sarà sempre qualcuno che se la prende con lui
E questo, in realtà, vale dappertutto, non solo ad Avigliana, purtroppo
Avigliana ormai è un buco nero…
Da quando i residenti hanno più diritto di parcheggio in una piazza pubblica di chiunque altro? Avete solo da pagarvi un box auto, andare altrove, o tentare LM fortuna come chiunque.
Senza giustificare, diciamola tutta…. c’era un matrimonio.
In effetti si nota un tutto esaurito , però si nota anche un parcheggio fatto in modo intelligente ovvero senza ostruzioni alla viabilità e mobilità , nessuna autovettura sui marciapiedi . Quindi i residenti che sono così GREEN , utilizzino le due ruote o le gambette
Da residente in piazza non posso che condividere. È una situazione insostenibile.
Le piazze non sono “parcheggi per residenti”. Quelli si chiamano box auto.
La fantasia dell’automobilista italiano in tema di sosta veicolare non ha limiti.
Aggiungo carne al fuoco……vogliamo parlare del piazzale Che Guevara (piazzale della Posta) che è diventato un ricovero per i numerosi camper e motorhome che la gente acquista e poi……”tho……non so dove metterlo!”
I camper sono equiparati alle auto. Quindi se pago l’assicurazione e non ci sono altre limitazioni alla sosta parcheggio e lascio in sosta. Ciaone.
Si ma non è logico che io acquisto un veicolo senza preoccuparmi di dove lo metterò, occupando per lunghi periodi (non è che lo uso tutti i giorni) magari posti davanti a condomini o peggio ancora invadendo i parcheggi pubblici come fossero dei rimessaggi dei camper…..a me non pare così corretto.
La stessa cosa vale per i residenti. La piazza pubblica non è il posto auto privato dei residenti in zona. Si comprino un box auto.
Facciamo così, facciamo una bella zona blu e vie di multe a volontà a chi non paga, residente o non residente che sia.
Non è completamente vero! E’ equiparato all’auto se non ci dorme dentro nessuno, ma se la gente ci dorme dentro, in presenza di campeggi in città, va contro a quanto stabilisce la Legge Regionale 22 del 2019 ed è vietato. Dato che lì pure ci dormono ed usano la siepe come orinatoio, è illegale.
Gent.mo Darkman,
considerato che i rimessaggi per camper esistono e sono molto utilizzati è chiaro che, sull’argomento da Lei proposto, i camperisti possono essere suddivisi in due categorie.
Non è neppure necessario sottolineare quale delle due sia preferibile.