AVIGLIANA E LA NUOVA PIAZZA DEL POPOLO: “L’OPPOSIZIONE FA ALLARMISMO, AVREMO PIÙ VERDE E MENO CEMENTO”

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AVIGLIANA – Dopo l’articolo pubblicato su ValsusaOggi in merito alla trasformazione di Piazza del Popolo e le accuse dei gruppi di minoranza, la giunta comunale di Avigliana replica sulla vicenda: «Quanto dichiarato dalle minoranze consiliari non corrisponde al vero ed è frutto di mistificazioni, alle quali purtroppo siamo ormai da tempo tristemente abituati. Sul tema del rifacimento di piazza del Popolo ci preme sottolineare innanzitutto che l’Amministrazione sta procedendo in maniera del tutto trasparente. Fin dall’inizio del nuovo mandato abbiamo informato la cittadinanza che i processi urbanistici alla base della riqualificazione della parte urbana di Avigliana più densamente popolata, che comprende corso Laghi e Piazza del Popolo, hanno un orizzonte temporale di 10/15 anni. Per questo abbiamo deciso di dotarci di un documento di programmazione più generale, definito masterplan, che non rappresenti un progetto definitivo, ma fornisca linee guida su cui impostare i futuri interventi di rigenerazione urbana del nuovo centro cittadino. I primi a partire saranno i lavori di rifacimento della piazza e della Casa del Popolo. Attraverso il Pnrr Missione 5.C2 all’interno del Piano Urbano Integrato denominato “Torino metropoli aumentata: abitare il territorio” sono stati, infatti, assegnati 3 milioni e 900mila euro che permetteranno di operare su un primo lotto di interventi”.
Riguardo le varie opere previste in Piazza del Popolo, secondo la giunta Archinà “i gruppi di minoranza si lanciano in fantasiose teorie”, perché “non è ancora stato definito nulla, ma occorrerà invece più tempo per mettere a punto progetti puntuali in relazione agli elementi architettonici, paesaggistici, storici e artistici di eccellenza che caratterizzano l’area centrale, identificando inoltre azioni pianificatorie, programmatiche ed economiche”.
Il Comune fa presente che “uno studio di progettazione – individuato attraverso un’apposita manifestazione di interesse a cui hanno partecipato otto professionisti provenienti da tutta Italia – ha lavorato in questi mesi per cercare una soluzione che possa contemperare tutti i molteplici interessi coinvolti. Il risultato è una relazione preliminare che accompagna il masterplan, che abbiamo già immaginato di presentare e rendere pubblico alla cittadinanza, nei confronti della quale è stata prevista una fase di accompagnamento”.
Perché non è ancora avvenuta una presentazione pubblica del progetto di Piazza del Popolo? “Ovviamente in questo percorso era necessario partire dalle Commissioni consiliari quali luogo, teoricamente, deputato al confronto e alla discussione – spiegano dal Comune – Il tutto sarebbe dovuto avvenire nella consapevolezza da parte dei consiglieri che gli atti e i progetti sono stati presentati in commissione proprio per essere esaminati e discussi prima di diventare definitivi. La loro immediata contestazione e lo spostare subito il dibattito sui media di fatto finisce con il vanificare l’apporto che potrebbero dare tutti i consiglieri comunali in seno agli organi collegiali del Comune”.
Secondo la giunta comunale “Le opposizioni stanno quindi facendo una propaganda allarmistica, frutto della mancata comprensione dei progetti comunicati, contenente anche numerose falsità. Un metodo che già nei cinque anni passati ci ha visti destinatari di assurde campagne di pianificata disinformazione del tutto strumentale. Così è avvenuto, tra gli altri casi, per la Baia grande e per il parco Alveare verde. Come si fa infatti a parlare di “collina di detriti” rispetto a un viale rialzato che, oltre a consentire una pedonalità sicura lungo il corso Laghi, prevede l’aumento del verde pubblico all’interno della piazza, oggi completamente assente? O di un palazzo di sei piani di cui sono state date soltanto suggestioni, per valutare possibili cubature e relative funzioni? O dell’abbattimento delle piante, che in realtà non saranno minimamente toccate dall’intervento? O di una maxi manica che rispetto alle originarie valutazioni, sarà sostituita da un viale alberato su Corso Laghi?”.
La giunta Archinà spiega che “il rifacimento di piazza del Popolo punta sulla continuità con il parco Alveare verde: conterrà meno cemento e potrà bilanciare, in una logica più funzionale, le attuali destinazioni. La piazza è oggi percepita dai cittadini come un “non luogo” e questa situazione va ribaltata. A fine intervento potremmo contare su 800 metri quadri in più di verde rispetto alla situazione attuale, tutti usufruibili nella piazza. Gli attuali platani non saranno abbattuti e ci saranno altri 35 nuovi alberi. La superficie pedonale attuale è di 2700 mq, mentre la superficie pedonale futura sarà di 4682 mq”.
Infine, la giunta Archinà invita quindi gli aviglianesi “A partecipare agli incontri pubblici in cui si spiegherà molto bene il tema del masterplan e del rifacimento di piazza del Popolo”.

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9 COMMENTI

  1. che mancano parcheggi …che i ristoratori hanno pagato ben venga il verde quello nn deve mancare ma se nn ci sono i parcheggi nn fate aprire ristoranti

  2. Premesso che il Sindaco di Avigliana e l’ Amministrazione comunale hanno tutto il diritto di decidere lo sviluppo urbanistico e commerciale sul proprio comune.
    I cittadini di Avigliana ammontano alla data di gennaio 2022 a circa 12.350; nel 2016 erano circa 12.500 ; nel 2001 ( 22 anni fa erano circa 11.000
    E’ del tutto evidente che l’ incremento di centri commerciali, supermercati e ora nuova ipotetica galleria di negozi di piazza del popolo non è avvenuto per soddisfare esigenze della propria popolazione residente. Infatti ciò sarebbe potuto accadere solo se gli aviglianesi ( che non sono aumentati di numero ) con l’ apertura mano a mano di nuovi supermercati e centri commerciali avessero raddoppiato e poi triplicati i propri consumi abituali. Per giustificare l’ esistenza di tutte queste nuove grandi attività commerciali nemmeno bastava mettere in conto l’ inevitabile chiusura delle piccole botteghe e negozi di prossimità. C’ è stata una piena consapevolezza di voler attirare i consumatori dai centri vicini della bassa valle . E infatti questo è accaduto. Negli ultimi 15 anni nel raggio di ” azione” dei supermercati e centri commerciali aviglianesi ( Almese, Villar dora, Rubiana, Caprie, Novaretto, Chiusa san Michele, Sant’ Ambrogio, Ferriera, Buttigliera Alta) si è assistito alla desertificazione e impoverimento dei centri storici con un drastico crollo del flussi e dei transiti. Infatti la sommatoria dei cittadini di questi comuni ( circa 30.000 abitanti ) soddisfa totalmente le richieste di mercato e l’ esistenza in vita dei numerosi supermercati e centri commerciali aviglianesi . In soldoni Avigliana ci ha guadagnato : oneri di urbanizzazione, tasse occupazione suolo pubblico/ plateatico, insegne, pubblicità oltre al prestigio dei flussi , dei transiti e dell’ interesse dal punto di vista immobiliare; tutti i paesi vicini ci hanno perso. Perché la ricchezza in circolo quella è , se sale da una parte è perché scende dall’ altra. Detto ciò onore al merito ai Sindaci Aviglianesi e all’ attuale Sindaco Archinà che con intelligenza e scaltrezza hanno saputo fare gli interessi del proprio comune . Senza preoccuparsi troppo di quello che sarebbe accaduto nei comuni confinanti, aggiungo io. E non lo dovevano fare perché non è loro compito preoccuparsi dello sviluppo commerciale ed economico dei comuni vicini.
    Però a questo punto una domanda mi sorge spontanea : perché invece su altri argomenti di natura sempre economica ( ma sui quali la Città di Avigliana, almeno sulla carta non dovrebbe metterci becco ) si invoca la concertazione con i comuni vicini, la condivisione i progetti sostenibili per di tutti ? Un esempio fra tutti : la Sacra di San Michele la cui gestione dei flussi di avvicinamento dei turisti ( arrivino essi in treno, in macchina, col camper a piedi o arrampicandosi ) fanno gola a tutti. Inspiegabilmente però quasi tutte le azioni politiche ( dalla più impegnativa fino alla più semplice come ad esempio una banale “caccia al tesoro ” che doveva interessare il comune di Sant’ Ambrogio, la mulattiera e la Sacra ) non si possono fare se prima non si chiede il permesso agli altri comuni. . Concertazione e condivisione a fasi alterne. Quando i confini amministrativi di Avigliana lo permettono, si decide senza troppi scrupoli. Quando la fonte di possibile reddito e/o visibilità-prestigio è su comuni altrui allora scatta l ‘obbligo morale della condivisione e della concertazione ! Spero in uno scatto di orgoglio e in una “sveglia”

  3. Caccia al tesoro stroncata dalle amministrazioni comunali?
    Di che si sarebbe trattato? E’ possibile saperne di più?

    • Certo, siccome io mi firmo e sono quindi ampiamente rintracciabile posso dare maggiori delucidazioni di persona. Comunque progetto cassato “dalla” Amministrazione comunale ( sempre che tutti gli Amministratori ne fossero al corrente) e non “dalle” amministrazioni comunali.

  4. Che l attuale giunta persegua con scaltrezza gli interessi della popolazione ….. Sembra una barzelletta…..
    La costruzione della stazione di Ferriere, comporterà la morte di corso Laghi (si perdono tutti i clienti dei paesi vicino che venivano ad Avigliana a prendere il treno), la costruzione dei centri commerciali ha ucciso il commercio locale e non arricchito gli aviglianesi, Avigliana ormai è un quartiere dormitorio con alcuni centri commerciali come la periferia di Detroit.
    Quando passerà l alta velocità sulla linea tradizionale vi ere vicino ad essa sarà un incubo per il rumore …. Ma chiedere Poi ci diranno tanto l alta velocità non ci sarà mai……. Lo dicevano anche della stazione di Ferriere ….. E delle compensazioni.
    Tanto Ferriere e Buttigliera avranno la stazione, qualcuno sta già investendo le compensazioni, Susa con la stazione AV si riprenderà il primato di Valle …. E noi…. ? Un po’ di cemento in piazza del Popolo.
    Peccato.

  5. Quindi per la caccia al tesoro “l’Amministrazione” di un Comune ha chiesto il permesso alle amministrazioni dei comuni limitrofi e questi lo hanno negato?
    Da quando esiste questo diritto di veto chiamato concertazione?
    Oppure il Sindaco di questa Amministrazione ha posto il veto, senza neppure dirlo ad assessori e consiglieri, spacciandolo come voluto da altre amministrazioni?
    Oppure il Sindaco (a “fasi alterne” chissà perché) ha semplicemente fatto il suo “mestiere” a fasi continue, quello per cui è stato eletto?

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