Riceviamo dall’ASLTO3
E’ stata pubblicata ieri la notizia di un intervento dei NAS presso una struttura privata ospitante numerosi anziani ad Avigliana.
L’ASL TO3, attraverso il servizio di Igiene e Sanità pubblica ha affiancato i carabinieri del NAS in particolare assicurando agli anziani non autosufficienti, impropriamente ospitati in tale struttura, una sistemazione che potesse offrire adeguati servizi sanitari ed assistenziali di supporto.
L’immobile in questione era destinato originariamente a “casa famiglia” per un massimo di 6 anziani autosufficienti; come tutte le strutture di questo tipo non era quindi soggetta ad autorizzazione ASL, ma solo a vigilanza.
I competenti servizi dell’ASL hanno effettuato nell’ultimo triennio tutti i necessari sopraluoghi segnalando ogni volta alle autorità competenti (NAS, Assessorato Regionale Politiche sociali, Comune) la permanenza di persone non autosufficienti, circostanza che nel 2014 aveva anche prodotto un’ordinanza del Sindaco che imponeva al gestore la ricollocazione delle persone non autosufficienti ivi ospitate.
La persona che gestisce tale immobile aveva però nel frattempo trasformato la casa famiglia in una struttura privata, di libera locazione delle camere ad anziani, circostanza che aveva fatto cessare la possibilità di vigilanza dell’ASL, per evitare di incorrere nella violazione di domicilio, non essendo la struttura configurata, nè autorizzata, come presidio socio-assistenziale (non essendo mai stata richiesta alcuna autorizzazione).
Fino a giungere al decreto di perquisizione emesso in questi giorni dalla Procura della Repubblica ed attuato dai Carabinieri del NAS, che di fatto ha consentito l’ingresso coatto nella struttura stessa e che ha coinvolto l’ASL TO3 in un’azione di supporto logistico costituita nella sistemazione in strutture idonee delle 12 persone rilevate come ospiti della struttura non autosufficienti: 3 sono potute tornare con i famigliari e 9 sono state risistemate in RSA convenzionate con l’ASL, di cui 8 ad Avigliana ed una a Sangano, attraverso l’attivazione di ricoveri di sollievo dove l’Azienda sanitaria corrisponde la quota sanitaria del 50% circa del totale .
Oggi il Servizio di igiene sta redigendo una relazione sulla situazione, richiesta dalla Procura, in particolare per quanto riguarda gli ospiti non autosufficienti, ed attualmente coperta dal segreto istruttorio.