AVIGLIANA, I COMMERCIANTI VOGLIONO FAR RINASCERE CORSO TORINO / IL COMUNE FRENA SUL MERCATO

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di CHRISTIAN MASOTTI

AVIGLIANA – Lunedì 7 presso la biblioteca civica Primo Levi di Avigliana, si è tenuto l’incontro tra l’unione dei commercianti di Avigliana e l’amministrazione comunale, rappresentata dal vice-sindaco Andrea Archinà.
Il tema della serata era la riqualificazione di corso Torino, con annessa proposta dei commercianti di organizzare un mercato anche in quella zona della cittadina.

I due argomenti sono direttamente collegati, spiega Archinà: “I lavori che sono iniziati ad Avigliana in questo ultimo anno solare, come quelli in corso Torino, sono stati resi possibili dallo sblocco da parte di Renzi del patto di stabilità, che bloccava la nascita di nuove infrastrutture – per poi precisare – le opere nei pressi della stazione ferroviaria, dalla parte di questo corso, si divideranno in due tranches: la prima dal 7 novembre al 2 dicembre, la seconda dal 14 fino alla medesima data di scadenza”.
Dopo questa precisazione iniziale, il vice-sindaco spiega in che contesto inserire quest’opera: “I lavori tra il bar e la banca sono un primo passaggio di riqualificazione di corso Torino: tramite questi interventi vorremmo dare continuità alla cornice di piazzetta De Andrè, ricreando un contesto simile una volta superato il sottopassaggio. Non è ovviamente sufficiente per rivalorizzare questa zona, ma è un primo passo, i successivi saranno poi concordati coi privati e con i commercianti di quest’area e verranno inseriti nel progetto futuro definito “Master Plan”, che avrà come oggetto quello di ridonare visibilità a questo importante corso cittadino, che al momento non è né una via di transito né una via cittadina”.
Prende la parola Giorgio Lorico, presidente dell’ “Unione Commercianti”, che dice: “Secondo noi corso Torino tornerà a vivere, e a fare lavorare bene i negozi, nel momento in cui verrà reindirizzato una parte del traffico veicolare cittadino lungo questa strada. Se non accedono le auto, le attività hanno difficoltà”.

Sulla proposta del mercato lanciata qualche settimana fa sempre da Lorico e dai commercianti aviglianesi, Archinà, e tutta l’amministrazione, sono molto cauti. Parla il vice-sindaco: “Noi come amministrazione comunale non chiudiamo a priori questa soluzione, ci mancherebbe, perché rappresenterebbe solo un incentivo ed una spinta in più per una zona che noi vogliamo aiutare a rinascere. I problemi però sono molteplici, riassumibili in tre piani: quello burocratico, per via della direttiva Bolkestein, quello strutturale della mancanza degli allacciamenti elettrici necessari per le aree mercatali e quello dell’indagine di mercato, al momento non esistente, e necessaria per potere dare il via ad un possibile discorso: se da un’eventuale indagine scaturisce che non parteciperebbe nessun venditore, non avrebbe senso creare un mercato”.
La direttiva dell’UE Bolkestein impone di eseguire un bando per ogni “banco” presente al mercato comunale, perciò Archinà spiega: “Gli uffici comunali fino alla primavera saranno intasati per via di questa direttiva, che impone un lavoro burocratico estenuante, per cui non possiamo fare nascere un mercato nuovo a scapito di quello storico già esistente, le forze e la concentrazione del comune ora devono essere dirottate in quella direzione. Il mercato in corso Torino non è un progetto di rapida ed immediata esecuzione, e ad oggi non è possibile iniziare tale discorso”.

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