di FABIO TANZILLII
ll ponte di Natale forse quest’anno non se lo potranno permettere in tanti, ma di sicuro lo faranno i dipendenti del Comune di Avigliana. Il sindaco Angelo Patrizio gli ha fatto un bel regalo: uffici pubblici chiusi anche venerdì 27 dicembre. Perché non bastano Natale e Santo Stefano per stare a riposo o a mangiare panettone. Cosí il municipio di Avigliana avrà le serrande abbassate per ben cinque giorni, quasi una settimana, tenendo conto delle festività di Natale, Santo Stefano e weekend, dal 25 al 29 compreso. Riaprirà ai cittadini solo da lunedì 30 dicembre. Niente lavoro venerdì prossimo, rimane reperibile solo l’area Vigilanza, della polizia municipale. Pare che anche Torino abbia fatto questa scelta. Ma nel decreto del sindaco Patrizio, sono le motivazioni di questo nuovo giorno di vacanza a far sorridere. Perché il Comune ha deciso di chiudere il venerdì? Prima motivazione scritta: “In questi giorni si determina un periodo di ponte”. Una grande novitá, in effetti. E se c’è il ponte, é giusto non erogare un pubblico servizio? E poi “in quei giorni si riduce l’afflusso di pubblico e la richiesta agli uffici”, quindi fornire i servizi per poche persone non ne vale la pena. Ma se davvero si ragionasse così, con la logica dei grandi numeri, allora dovrebbero chiudere in maniera permanente decine di Comuni della Val Susa, dove l’afflusso di pubblico é inevitabilmente piccolo. Un esempio su tutti? Moncenisio, che ha un municipio con dipendenti e servizi per meno di 40 residenti. Ma non solo: quanti sono i nostri paesi con circa 1000 abitanti o anche meno? Chiudiamoli tutti, a questo punto. La terza motivazione é ancora più divertente: chiudendo il Comune di Avigliana, per far ben bene il ponte di Natale, “si risparmia la spesa e si contengono i consumi”(riscaldamento, elettricità, telefono, ecc). Insomma, allungare il ponte in realtà é un atto virtuoso, perché così. Il Comune “adotta un provvedimento teso al contenimento del consumo energetico”Anche questa é la scoperta dell’America: se tieni chiuso un ufficio, non ci saranno consumi e si risparmierà. Ma é la stessa logica che si utilizza spesso per tagliare i servizi pubblici, trasporti, ospedali, scuole, ecc. Se interrompi un servizio, ovviamente riduci i costi. Ma é così che deve ragionare un Comune?