di ANDREA MUSACCHIO
AVIGLIANA – Un clima così teso nella politica aviglianese non si era mai visto. I rapporti tra la maggioranza e l’opposizione non sono mai stati ridotti ai minimi termini come in questi giorni. Tutto nasce dal consiglio comunale del 29 marzo scorso, quando è stata approvata – non con qualche difficoltà – la mozione che istituisce una Commissione d’indagine sul nuovo bando dei campi sportivi di via Suppo.
“Dopo che è stata approvata la mozione – spiega Toni Spanò – ci siamo preparati per l’incontro in Commissione che doveva essere dopo Pasqua, ma si sono verificati dei problemi di data e di orario, che hanno fatto saltare tutto. Nonostante questo, noi abbiamo mandato ugualmente delle osservazioni che ritenevamo utili per il bando. Abbiamo aspettato che ci informassero per il nuovo incontro, ma non ci hanno mai fatto sapere nulla. Nel frattempo che aspettavamo novità sulla nuova data di Commissione scelta, Roccotelli ha chiesto dei documenti relativi al bando. Anziché ricevere quanto richiesto, il Comune di Avigliana ha mandato una lettera (vedi pdf al fondo dell’articolo) a dir poco scandalosa. Mentre rispondono a Roccotelli, mettono dentro tutti per conoscenza ed elencano quali sono le cose che possiamo dire o fare e quali no. Se abbiamo le competenze per fare determinate cose oppure no. Oltretutto, ci imbavagliano, o tentano di fermarci, su una commissione d’indagine che dev’essere aperta a 360°. Stiamo parlando di una cosa importante. Riteniamo grave questo comportamento da parte del Comune. Loro parlano di democrazia, ma cos’è questa robaccia?”
Difficile capire quali saranno i possibili scenari di questa vicenda. “Noi andiamo in consiglio venerdì – conclude Spanò – Io non so cosa faranno di questa lettera, ma se continueranno con questo atteggiamento saccente, noi non parteciperemo ai lavori del consiglio. Mi piace ricordare che dalla nostra parte ci sono 4mila voti, mentre loro governano con soli 2mila. La maggioranza degli aviglianesi non sono loro. Governano, ma non rappresentano la maggioranza”.
Sulla vicenda si è espresso Angelo Roccotelli, il protagonista della vicenda. “Diventa difficile fare il consigliere comunale, specie se non ti danno i documenti. A fine marzo ho avuto l’ardire di chiedere dei documenti relativi al nuovo bando, che mi sarebbero serviti per fare le osservazioni e mandarle al Comune entro l’8 aprile. I documenti non mi sono stati consegnati entro quella data. Mi è spiaciuto, trovo tutto questo poco trasparente. Non riesco a capire perché non mi sono stati dati. Non credo di aver chiesto qualcosa di importante. Continueremo a chiedere documenti al Comune, anche se per loro può essere un problema. Si abitueranno“.
Dello stesso avviso anche il consigliere Mario Picciotto. “Il Comune si è comportato da padre padrone, chiedendoci di rispettare i nostri ruoli. Non è la prima volta che capita. Alle nostre continue richieste di fare delle verifiche, puntualmente rifiutate. La risposta non mi è piaciuta. Non possono censurarci. Noi abbiamo il diritto di avere l’accesso agli atti. Se dobbiamo votare in consiglio comunale, abbiamo bisogno di avere dei dati per informarci e per capire come votare. Mi pare ridicolo tutto questo. Non si fa così. Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Faremo un’opposizione più cattiva e concreta. Su questo siamo tutti d’accordo all’interno della minoranza. Siamo compatti. Il bando dev’essere fatto a misura di cittadino, non a misura di chi conviene“.
“Ogni rappresentante delle minoranze ha una sua visione politica rispetto a come si comporta, o si è comportata, l’amministrazione comunale – commenta Tatiana Callegari – Chiaramente, in qualità di presidente della Commissione Sport non è stato facile proseguire: nonostante abbia richiesto un incontro e alcuni documenti, non ho ricevuto nessuna risposta da parte del Comune. Nei giorni scorsi, sempre in qualità di presidente, ho mandato una nuova lettera proponendo due nuove date per la convocazione della Commissione. In merito alla lettera del Comune, e in qualità di consigliere comunale, condivido quanto detto da tutta la minoranza. La mia volontà personale è quella di poter avere accesso alla documentazione, all’insegna della vera trasparenza. Ci tengo a sottolineare che da parte mia non c’è una guerra aperta all’amministrazione. Non condivido il fatto dell’imbavagliamento, ma non posso negare che i modi utilizzati dall’amministrazione nella lettera sono stati eccessivi“.
LA LETTERA DEL COMUNE DI AVIGLIANA E LA REPLICA DELL’OPPOSIZIONE
Per trasparenza verso i nostri lettori, pubblichiamo la lettera del Comune di Avigliana citata nell’articolo e la replica da parte dell’opposizione.
CCF_000010CCF_000009
Ma qualsiasi documento ufficiale , che sia una delibera , una ordinanza o altro deve essere depositato in segreteria e protocollato , quindi a disposizioni di tutti i consiglieri che siano di maggioranza o minoranza .
Spero che la Valsusa segua la vicenda nel suo evolversi, vicenda assai strana.
Confidiamo nelle prossime elezioni: 2022