AVIGLIANA – La scuola è ricominciata, ma non per i migranti ospitati ad Almese e Giaveno. Il CPIA (Centro per l’istruzione degli adulti), con sede a Rivoli e comprendente numerosi comuni della Valsusa e della Cintura Ovest di Torino, ha il compito di predisporre un servizio di accoglienza e orientamento, per gli adulti con 16 anni compiuti, come le lezioni di italiano per gli stranieri e, in questo caso, per i profughi accolti in Valsusa.
Ad Avigliana le lezioni per adulti – stranieri e italiani – si sono svolte da vent’anni a questa parte presso l’istituto Galilei, in via Nicol, dove due aule della scuola erano adibite per ospitare il CPIA.
Ma adesso non è più così, come ci spiega Lino Di Gianni, insegnante del CPIA con oltre 40 anni di esperienza: “Ora, dopo vent’anni da ospiti presso la scuola Galilei di Avigliana – realtà ormai affermata in bassa Valle, per gli stranieri che desideravano imparare a comunicare in italiano – non abbiamo più la disponibilità delle solite due aule, per poter svolgere i nostri corsi. Noi insegniamo agli adulti (italiani e stranieri) l’inglese, il francese e lo spagnolo, a costi ridottissimi (tra i 50 e gli 80 euro all’anno). Ci sono inoltre corsi gratuiti di terza media, per chi ha più di 16 anni, o di italiano per stranieri (sono richiesti soltanto 10 euro per l’assicurazione). Penso che sia molto importante che la città di Avigliana possa continuare ad ospitare, sul proprio territorio, una scuola per i ragazzi della Cooperativa Orso, i giovani di Giaveno e Almese, rifugiati dello S.P.R.A.R. (“Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati”), bravissimi – tra l’altro – a fare pittura, teatro e danza”.
Di Gianni e gli altri insegnanti del centro per gli adulti, chiedono al Comune di Avigliana una nuova sede, che sia raggiungibile con i mezzi, per fare scuola ai migranti di Almese, Giaveno e Avigliana.
Di Gianni continua: “È importante dare la possibilità alla scuola statale, attraverso il Cpia, di svolgere i compiti di istruzione per tutti gli adulti del territorio della Valle Susa, come già avviene a Bussoleno, a Susa, a Condove e anche a Rivoli. Ancora più importante, è continuare ad offrire un punto di riferimento per tutti gli stranieri meritevoli del nostro territorio, impazienti di istruirsi, inserirsi e scambiare con noi la loro fonte di energia giovane”.
Da settembre, quindi, l’istituto ha scelto di destinare le aule per gli stranieri a nuove classi di studenti: “Ci è stato detto che non ci sono aule disponibili, essendosi formate due nuove sezioni – aggiunge Di Gianni – ma sembra che la scelta di non ospitarci più sarebbe scaturita in realtà dalle lamentele di alcuni genitori degli studenti del Galilei”. Anche perchè, in effetti, per 20 anni non ci sono mai stati problemi di spazio in quella scuola, anche se in passato aveva molti più iscritti.
Conclude l’insegnante: “Allo stato attuale, non abbiamo più una sede ad Avigliana, e chiediamo aiuto al sindaco”. Dal Comune, replica l’assessore Tavan: “Purtroppo il Comune non può far nulla, la scelta di non concedere più le aule al Cpia è della preside dell’istituto Galilei. Ci dispiace che la dottoressa Viterale non abbia più confermato gli spazi. La nostra amministrazione comunale si è già attivata, insieme all’Unione dei Comuni della bassa Valsusa, per poter risolvere questa situazione, ma la decisione finale è in mano alla dirigente scolastica”.