RICEVIAMO DAI SINDACALISTI CGIL E COBAS DELL’AZIMUT
Anche ieri l’azienda ha convocato gruppi di lavoratori per screditare il sindacato (quello vecchio) e convincerli a non continuare la battaglia contro i licenziamenti. Ribadiamo quanto abbiamo già detto in assemblea e all’Unione Industriale:
1° – se l’azienda vuole trovare un accordo con il sindacato, deve ritirare la procedura dei 95 licenziamenti. Se non lo fa, di quale accordo parlano?
2° – non è affatto vero che al tavolo di trattativa l’azienda si è impegnata a non licenziare nessuno nei prossimi 3 anni. Sono tutte balle! L’azienda nella sua proposta non ha stabilito nessun periodo di garanzia, limitandosi a dire che, ottenuta la flessibilità , l’esubero si sarebbe ridotto da 95 a 70 unità, rendendosi disponibile a non licenziare unilateralmente a patto che almeno 50 di quei lavoratori scelgano volontariamente di prendersi l’incentivo e togliere il disturbo. Se i 50 non si trovano (o non si trovano tutti), l’azienda cosa fa?
3° – hanno sempre sostenuto che la mancata flessibilità generava l’esubero e quindi, ottenuta la flessibilità, avremmo azzerato l’eccedenza. Adesso ci dicono che con la flessibilità l’esubero rimane, si riduce da 95 a 70 unità. Raccontavano balle prima o le raccontano adesso?
4° – per trovare un accordo a seguito di una dichiarazione di esubero, è necessario che l’azienda convinca il sindacato che quell’esubero è reale. Per far ciò abbiamo chiesto all’azienda il Piano di Produzione dettagliato (quante barche per ogni modello) della stagione in corso, il numero delle ore di straordinario e quelle di cassa integrazione utilizzate nella scorsa stagione per fare le 167 imbarcazioni prodotte. Perché non ci hanno dato nulla di quanto abbiamo richiesto? A quale gioco stanno giocando?
5° – L’azienda continua a dire che i volontari ci sono. Chiediamo loro se tra questi presunti 50 volontari ci sono anche i Quadri, gli Impiegati direttivi di livello A e di produzione, i team leader e gli impiegati di Palazzina che loro, e non il sindacato, hanno dichiarato nella procedura di esubero. Vorranno mica raccontarci, come già successo, che a saldare il conto saranno di nuovo solo gli operai?
Con le balle non si fanno gli accordi, anzi, con le balle si allungano le distanze e si aumentano i problemi. Senza trasparenza nelle trattative non si va da nessuna parte. L’unica cosa che in questi mesi l’azienda ha dimostrato, è che la flessibilità non è un’esigenza reale, serviva probabilmente a qualcuno come specchietto per le allodole per raggiungere obiettivi personali, che con l’interesse di lavoratrici e lavoratori non hanno nulla da spartire. Ora ci è tutto più chiaro!
RSU Azimut Cgil-Cobas dichiarano uno sciopero di 4 Ore da svolgere venerdì 4 Dicembre – con uscita anticipata – per tutti i reparti/uffici e per tutti i turni.
Le Modalità saranno le seguenti: le lavoratrici e i lavoratori che aderiranno allo sciopero sono invitati, prima di uscire dalla azienda e dopo aver timbrato, a trovarsi con la RSU davanti alla palazzina uffici per comunicazioni in merito alle iniziative.
Venerdì 4 Dicembre si terrà un presidio Regionale Unitario dalle ore 15.00 alle ore 17.00 in Piazza Castello torino,difronte al palazzo della Regione.