di ANGELO FRANCO
AVIGLIANA – In consiglio comunale, l’ordine del giorno presentato congiuntamente da tutti i gruppi consiliari e avente oggetto “Modalità di applicazione della legge recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale” dà seguito al lavoro delle commissioni consiliari Salute e Istruzione, che si sono riunite successivamente alle domande e alle sollecitazioni pervenute da cittadini che hanno richiesto provvedimenti in merito a quanto previsto dal decreto legge n° 73 del 2017, relativo agli obblighi sulla prevenzione vaccinale.
Nello specifico, alcuni genitori avevano domandato al consiglio di prendere provvedimenti in ordine alla sospensione di tale normativa e dalle conseguenze derivanti dalla sua applicazione, ma anche di assumere le giuste distanze dall’atteggiamento di chi, favorevole, tralascia completamente le perplessità e i dubbi di un gran numero di genitori che non sono assolutamente favorevoli o assolutamente contrari, ma soltanto parecchio confusi.
In sostanza il consiglio risponde alla questione, ribadendo ancora una volta che “l’eventualità di disapplicare leggi sovraordinate e volte alla messa in sicurezza della salute dei cittadini non è contemplata”, ma al tempo stesso il sindaco Archinà ha richiesto al Governo e al Parlamento un avvicinamento più costruttivo in termini di formazione e approfondimenti sui dubbi dilaganti proprio nei confronti delle famiglie che esprimono perplessità, e di restituire un clima di rinnovata fiducia verso le istituzioni anche attraverso una più intensa e strutturata campagna informativa, “in modo da ottenere un consenso informato da parte della popolazione”.
A proposito degli obblighi vaccinali, in consiglio comunale si accendono i toni tra i consiglieri Spanò e Picciotto. Quando il capogruppo di Adesso Avigliana ricorda pubblicamente la presunta richiesta, “avanzata in passato dal consigliere Mario Picciotto con una mozione (poi ritirata) relativa alla sospensione dell’obbligo vaccinale sul territorio”, Picciotto sbotta: “Chiedo al consigliere Spanò di leggere pubblicamente la mia richiesta di sospensione perché nel deliberato non c’è scritto da nessuna parte che chiedo di annullare la legge, se vuole fare il fesso, con me non funziona!”.
Callegari del Movimento Cinque Stelle conclude: “Sono qui per ringraziare un’amministrazione che si è rilevata, nonostante tutti gli attacchi, aperta e intraprendente”.