di IVO BLANDINO
AVIGLIANA – Ci sono molte associazioni operative e presenti sul nostro territorio in Valsusa e tra queste, APS Associazione “Le Dragonesse” creata nel 2013 che promuovono la prevenzione del tumore al seno e per questo motivo praticano uno sport particolare, per dimostrare a loro stesse e gli altri che si può fare attività. Non è solo una squadra sportiva, ma una vera palestra di vita è luogo per eccellenza dove confrontarsi e condividere un cammino non senza difficoltà ovviamente, ma insieme saper affrontare il cambiamento del corpo che rimanda ad un’immagine nuova. L’integrazione più aspetti della vita sociale, consentono di far crescere ogni giorno la consapevolezza per l’importanza della prevenzione.
La squadra delle “Dragonesse” sono attive nella cintura di Torino Ovest e nei territori della Valsusa e Valsangone, promuovendo l’attività sportiva del Dragon Boat e le iniziative sociali, collaborano con le amministrazioni locali e le aziende sanitarie non solo del territorio, per all’approfondimento medico scientifico sui temi inerenti il cancro al seno e sulle possibili conseguenze che ne possono derivare. L’obiettivo principale dell’associazione è quello di promuovere la prevenzione contro il tumore al seno, partecipando a serate informative organizzate dalle Asl.
Curioso è sapere come è nata questa iniziativa, grazie ad un fisioterapista americano, il dottor Mackenzie che aveva preso a campione 24 donne e le aveva fatte allenare in modo agonistico a questo tipo di disciplina, perché una volta quando le donne erano operate al seno (e magari facevano la protesi), il braccio della parte operata non veniva mosso, praticamente c’era questa teoria che doveva assolutamente essere tenuto immobile, invece il dottore statunitense ha saputo dimostrare facendole gareggiare con gli allenamenti in modo agonistico, ha dimostrato propio il contrario nel caso di atlete con l’infedema, a seguito di “dissezione “del cavo ascellare, cioè che gli sono stati tolti gli infonodi e quindi questo tipo di attività agonistica, serve proprio come riabilitazione.
Grazie alla scoperta del dottore americano, sono nate in tutto il mondo 250 squadre di donne operate al seno BCS (che vuol dire sopravvissute al cancro al seno) e ben quaranta ne esistono in Italia, tra cui una proprio in Valsusa ad Avigliana. La maggior parte di queste signore sono donne in rosa, cioè operate al seno, poi ci sono le donne supporter che sono quelle non operate che però comunque sensibili a questo problema. Sono molto attive, perché non è solo uno sport è molto di più , dietro questo c’è un grande impegno e lavoro, non solo agonismo e gare ma spirito di volontà e di aggregazione tra di loro.
L’associazione (anche in vista del loro decennale che sarà ad ottobre) è alla ricerca di sponsor, per finanziare la loro iniziativa senza scopo di lucro ma solo aiuto, per questo desiderano ringraziare chi recentemente (come l’azienda di Avigliana Ilmed Group), ha generosamente fatto dono dei nuovi borsoni che esse usano per allenamenti e trasferte.
Chi vuole contribuire nell’aiutate questa associazione, si può liberamente recare nella loro sede di Avigliana in corso Laghi 292 sabato 25 marzo dove vi accoglieranno con il loro sorriso ed un aperitivo. Appuntamento quindi dalle ore 11.30 alle 15.30 e tra un tramezzino ed un brindisi, ci sarà anche la possibilità di fare un giro in barca con “le donne in rosa”.
ottima iniziativa