AVIGLIANA, I 5 MILIONI PER L’EX OSPEDALE SONO SALVI. PARTONO I LAVORI DOPO ANNI DI RITARDO

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di CHRISTIAN MASOTTI e ALICE VERGA

AVIGLIANA – Una buona notizia per l’ex ospedale: dopo tanti anni di attesa e clamorosi ritardi, l’Asl TO3 ha promesso e garantito che nonostante i tagli della Regione i 5 milioni di euro, stanziati a suo tempo dalle Regione stessa per la ristrutturazione dell’edificio, ci sono e saranno spesi.

L’annuncio è stato dato ieri sera, presso la Sala Consiliare in Piazza Conte Rosso ad Avigliana, nella serata informativa sui servizi presenti nell’ex ospedale , da tempo ridotto a “Centro di Assistenza Primaria”. Incontro richiesto dall’amministrazione comunale all’ASL TO3, dove sono stati presenti alcuni operatori sanitari della struttura.

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“La procedura per far partire i lavori si è conclusa” ha promesso l’Asl. Si è conclusa con la partecipazione di 13 Ditte per la gara di appalto, i lavori partiranno nei prossimi giorni e proseguiranno per 18 mesi, interesseranno soprattutto l’ala nuova dell’ex Ospedale, che – paradossalmente – non è ancora isolata dai pericoli antisismici.

Il primo intervento della serata è quello del sindaco Angelo Patrizio, che ha sotttolineato l’importanza sul futuro del CAp, ovvero “intermediaria tra le famiglie e il centro ospedaliero, tra i medici e il Pronto Soccorso”. Il sindaco è stato anche ringraziato dall’addetto stampa dell’Asl, Mauro Deidier, per aver combattuto ed essersi impegnato a tenere in vita la struttura, e non farla morire.

A seguire, la geriatra Dominga Salerno ha esposto il progetto di “Telemedicina” ad Avigliana: gli operatori proseguono la loro consueta assistenza territoriale e domiciliare, ma sono dotati di una serie di attrezzature digitali itineranti che portano sempre con sé: apparecchi elettromedicali per l’ECG, la misurazione di parametri quali la glicemia, la spirometria, la saturazione arteriosa etc… Rilevazioni che vengono effettuate dagli operatori in tempo reale ed inviate, senza spostare minimamente il paziente. Una sorta di assistenza a domicilio che ha già coinvolto sul territorio 70 famiglie e 300 pazienti e che verranno ampliati in futuro.

L’intervento più lungo è stato del direttore Asl Pasquale Grassano, dove ha sottolineato che il Centro di Assistenza Primaria di Avigliana è in sperimentazione, ma è anche il secondo in Piemonte dopo Arona. Va quindi arricchito come un nuovo modello di cura, dove il paziente dopo gli interventi ospedalieri può trascorrere la sua degenza.

“Bisogna distinguere le funzioni del Cap – ha affermato la dottoressa Agliano – deve essere una zona di passaggio e supporto dei piccoli traumi, che accoglie quei problemi che il Medico di base può risolvere solo parzialmente, come ad esempio effettuare una flebo, ma non deve diventare un luogo per non dover far più coda al Pronto Soccorso”.

Punto critico dell’ex ospedale è infatti la poca conoscenza ed informazione fatta ai cittadini: per risolvere il problema sarà chiesto l’aiuto dei medici, che verranno prima informati dei servizi del Cap, e poi saranno esortati ad avvisare i cittadini stessi, inoltre l’Asl si impegna a revisionare il sito internet per una maggiore divulgazione, concludendo con la distribuzione di nuovi volantini su cosa è realmente il Cap da parte dell’amministrazione comunale.

Molto animato l’intervento di Stefania Batzella (consigliera regionale M5S), che ha elencato una serie di problemi e di mancanze da parte delle dirigenza Asl sui diritti dei cittadini della Val Susa e sulla sanità: “È necessario informare i cittadini sulle funzioni del Centro di Assistenza Primaria di Avigliana – ha detto – ho forti dubbi sulla promessa dei 5 milioni di euro per i lavori, vista anche la situazione finanziaria della Regione. Da anni vengono annunciati questi soldi, ma non si è mai risolto nulla”.

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