BARDONECCHIA – Sorgerà in località Ponte delle Cioie a Bardonecchia la residenza sanitaria assistenziale per anziani non autosufficienti. L’amministrazione comunale ha da poco pubblicato un avviso pubblico per “sondare il mercato” e conoscere eventuali investitori interessati alla costruzione e alla successiva gestione della casa di riposo.
Come risulta nel Documento Unico di Programmazione e nel Programma triennale delle Opere Pubbliche, riconfermato in sede di approvazione del bilancio 2018-2020, l’importo stimato per l’opera è di 8.000.000 euro, da finanziare a mezzo di capitali privati. Questo grazie al “forte convincimento” dell’amministrazione Avato, infatti dal Comune precisano che vi è “la necessità di realizzare la struttura per rispondere al fabbisogno del territorio, l’opera è stata riconfermata e programmata con carattere di priorità”.
Nel corso del 2018 saranno espletate tutte le procedure necessarie per pervenire all’affidamento della concessione di costruzione e gestione della struttura, mentre il progetto verrà realizzato l’anno prossimo.
Dal Comune spiegano: “Lo strumento idoneo per il raggiungimento dell’obiettivo è quello del Partenariato Pubblico Privato, previsto dal Titolo I della Parte IV del D. Lgs. 50/2016 e s.m.i.; e nello specifico lo strumento della Finanza di Progetto – e continuano – obiettivo dell’amministrazione è sempre stato quello di dotare il Comune di una casa per anziani, al fine di far fronte alle esigenze socio-assistenziali dei bardonecchiesi e dell’alta Valsusa”.
A seguito dell’inserimento dell’opera negli strumenti di programmazione, sono già pervenute alla giunta Avato delle richieste informali – da parte di alcuni operatori economici – di informazioni e di incontri per conoscere e approfondire la questione, anche attraverso lo studio degli atti tecnici approvati.
L’iter procedurale relativo al progetto della casa di riposo a Bardonecchia è stato lungo: inizialmente era stata individuata piazza Suspize, in Borgo Vecchio, quale sito per la sua realizzazione. Nel 2006 infatti, gli uffici regionali alla Sanità avevano dato parere favorevole di verifica di compatibilità per la realizzazione in quella zona di una struttura RAF (Residenza Assistenziale Flessibile, poi convertita in RSA), con 40 posti letto. “A seguito di ulteriori analisi e valutazioni tecniche, è tuttavia emerso che l’area presentava delle criticità, non avrebbe infatti consentito un idoneo sviluppo della struttura con gli annessi servizi e aree verdi circostanti”, precisano dal Comune.
Nel 2009 la giunta comunale di allora aveva approvato lo studio di fattibilità per la “Realizzazione R.A.F./R.S.A. ad Alta, Media e Bassa Intensità e Residence per Anziani”, costituita da 40 posti letto con annessa foresteria e locali a ufficio, oltre a 20 unità per Residenza Alberghiera, per un importo ammontante a 8.318.629 euro.
Solo nel 2014 la Direzione Regionale alla Sanità ha espresso parere favorevole alla richiesta di verifica di compatibilità inerente la realizzazione della struttura socio-sanitaria “Casa per Anziani-Località Ponte delle Cioie” a Bardonecchia. “A fine intervento, la RSA sarà di 80 posti letto, suddivisi in quattro nuclei da 20 ciascuno (e un nucleo di R.A.A. da 10 posti letto), di cui 40 autorizzabili e accreditabili e 40 autorizzabili ma non accreditabili”. E sempre nel 2014, come è spiegato nell’avviso esplorativo del Comune, è arrivata anche l’autorizzazione dalla Regione a effettuare il mutamento temporaneo di destinazione d’uso per 99 anni del terreno comunale, gravato da uso civico, “per consentire la realizzazione della casa di riposo, rilasciando contestuale concessione a terzi, da individuare a mezzo di procedura ad evidenza pubblica, con costituzione di diritto di superficie sull’area per la realizzazione e la gestione dell’opera, che resterà pubblica se nel piano economico finanziario asseverato, che dovrà presentare il promotore della proposta, il diritto di superficie venga valorizzato a un valore non inferiore a quello determinato dalla Agenzia del Territorio (pari a 1.893.000 euro), rivalutato all’attualità, anche al fine di consentire al Comune di poter determinare l’importo della eventuale contribuzione pubblica da erogare o l’importo dell’eventuale canone di concessione da richiedere, in caso di utile della gestione, ai sensi della normativa vigente in materia”.
Ci sono strutture alberghiere già pronte .Perché costruirne di nuove se si poteva risparmiare sui costi , riqualificare le esistenti e abbreviare i tempi?
C’e la struttura ex colonia che da dopo le olimpiadi è poco e male utilizzata e potrebbe essere destinata parzialmente per questo uso. Sernza occupare un area destinata per donazione a verde pubblico, che è bellissima com’è e dove giocano in piena in libertà ragazzi e scout e le famiglie posssono predere il sole e far pic nic senza dovere, per forza, andare a pagamento a Campo Smith.
A parte il fatto che per gli anziani sarebbe logico una sede nei pressi del centro paese dove potere facilmente fare quattro passi ed accedere ai negozi. E dove era stata donata una struttura che invece di essere demolita per farne un parcheggio, avrebbe potuto essere ristrutturata od ampliata ad hoc senza fare per forza relizzare una mega struttura. togliendo un polmone di verde rimasto forse l’ultimo in citta. Andrea
La decisione di costruitre su una delle poche aree verdi rimaste a Bardonecchia, e anche una delle piu belle, mi sembra immotivata, anche in considerazione delle alternative possibili, come sottolineato dagli altri lettori.
In una paese come Bardonecchia ulteriori cemetificazioni andrebbereo evitate, nell’interesse sia dei residenti che dei turisti. Inoltre si tratta di un area a ridosso del fiume non proprio una delle piu indicate.
Una vergogna occupare quest’area, da sempre spazio libero e verde.
Con tutte le altre alternative valutabili e maggiormente consone allo scopo, ne risulta uno scempio.
Peccato
…80 posti letto, ennesimo ecomostro di cui il paese non aveva bisogno. Possibile che si debba sempre continuare a ridurre il poco verde pubblico, invece che procedere a recuperare e risanare strutture non utilizzate e spesso decadenti??
Perchè invece di speculare il comune non investe con un ottica di medio/ lungo periodo? Penso che bardonecchia meriti molto di più