BARDONECCHIA, DA SETTEMBRE ANCHE I BIMBI DI 2 ANNI POTRANNO ANDARE ALLA SCUOLA MATERNA. ATTIVATA LA “SEZIONE PRIMAVERA”

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Con il fallimento del baby parking “Acqua Cheta”, la giunta comunale di Bardonecchia ha valutato le possibili soluzioni per il futuro. A settembre dello scorso anno, la legale rappresentante del baby parking in questione, ha comunicato di voler recedere anticipatamente dal contratto, che avrebbe scadenza nel 2016, per gravi motivi di salute e per questioni economiche.
Dopo la morte della signora che gestiva il servizio, il Comune ha dovuto contemperare diverse esigenze, soprattutto per evitare l’interruzione di un’attività così utile per la comunità.
Ci spiegano infatti dal Comune: “Prima della comunicazione ufficiale di risoluzione anticipata del contratto, in via informale abbiamo chiesto alla scuola dell’infanzia se fossero stati in grado di assicurare l’apertura della “Sezione Primavera” a settembre, avendo ipotizzato la chiusura del baby parking a fine estate”.
L’asilo si è dimostrato molto disponibile e si è subito attivato per l’apertura della sezione, che potrà ospitare bambini da 24 fino a 36 mesi, così i genitori lavoratori avranno la possibilità di portare a scuola i piccoli già dai 2 anni.
L’apertura ufficiale della “Sezione Primavera” nella materna di Bardonecchia, dovrebbe dunque avvenire a settembre, ma il Comune ha accettato la risoluzione anticipata dell’accordo con il baby parking, disponendo però di incamerare la penale di 5.000 euro e di svincolare la cifra solo dopo l’apertura del nuovo servizio, così da evitare interruzioni.
Inoltre, in sede di rinnovo della convenzione in scadenza con la scuola materna, è stata inserita la previsione di un contributo aggiuntivo a carico del Comune, in caso di apertura della “Sezione Primavera”, per poter garantire una retta adeguata: analogo sostegno non poteva essere stanziato a favore della “Ati” del precedente baby parking, in quanto vincitore di un bando pubblico.
L’amministrazione bardonecchiese aggiunge: “La scelta di ricorrere a questa soluzione, piuttosto che bandire una nuova procedura per il baby parking, è stata dettata dalla preoccupazione di avere una gara deserta, dopo i due esperimenti di baby parking che hanno dimostrato la mancanza di convenienza economica della gestione”.
E il sindaco Borgis conclude: “Il baby parking è comunque un servizio incerto, non si ha la garanzia di un numero fisso di bambini: è un servizio di custodia oraria che proprio per mancanza di certezza, difficilmente garantisce economicità ai gestori”.

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