Di FABIO TANZILLI
Dopo l’addio di Renato Brino all’amministrazione del sindaco Roberto Borgis, e la sua scelta di creare un gruppo autonomo di opposizione, il nuovo capogruppo di maggioranza sarà il consigliere Fulvio Allemand. Intanto, é stata improvvisamente cancellata la pagina Facebook “Roberto Borgis sindaco“, utilizzata quotidianamente dal primo cittadino, e da altri rappresentanti dell’amministrazione comunale, per dialogare con cittadini e villeggianti. I quali spesso segnalavano proprio su quella pagina i vari disservizi e problemi che normalmente si possono riscontrare in un paese (lampioni non funzionanti, buche sulle strade, ecc.) chiedendo l’intervento del Comune. Spesso a quella pagina rispondeva Brino, che si impegnava a contattare gli uffici comunali per tentare di risolvere i vari disagi segnalati sulla pagina. Pagina che era parecchio apprezzata, ma che – secondo indiscrezioni – non sarebbe stata gradita ad alcuni dipendenti comunali, che si sarebbero sentiti “sotto pressione” per le numerose segnalazioni che arrivavano sul sito. La notizia della cancellazione della pagina é stata resa nota dallo stesso Brino, sempre su Facebook: “Cari amici, come vi ho detto ieri che non sarei durato molto con il Gruppo Borgis, non sono passate 24 ore che mi hanno censurato, CLASSICO….comunque rimango a vostra disposizione per qualsiasi cosa abbiate bisogno”. Intanto, c’è chi ricorda che già nel dicembre 2012 c’erano state delle “tensioni” tra Brino e gli altri della maggioranza, proprio per una risposta che l’ex capogruppo aveva dato a un utente di Facebook, appoggiandolo in alcune critiche pubblicate proprio su quella pagina Facebook contro il Comune. Brino aveva dato ragione alle lamentele che facevamo riferimento alle poche iniziative organizzate per il turismo e per i giovani. A queste critiche aveva risposto proprio l’assessore al Turismo Grisa, che era stato da poco nominato sostituto della dimissionaria Borsotti. Ma lo stesso Brino aveva poi replicato a Grisa, dicendogli: “Caro Guido, quello che chiedono i giovani é che il nostro paese ha bisogno di ben altro che due manifestazioni all’anno, ma di investimenti su strutture dove i giovani trovino spazi e divertimento, attualmente il paese è morto”. A chiudere la diatriba ci aveva poi pensato il sindaco Borgis, con un suo intervento finale, sempre su Facebook. Diventato ormai uno dei motori e dei principali canali di comunicazione della vita politica bardonecchiese.