Gent.mo Sig. Gianni Belli,
ho letto la sua lettera indirizzata al Direttore e prontamente pubblicata, in relazione alla “marcia silenziosa” organizzata dall’ associazione di giovani “Happy Bardo” mercoledì sera che ha percorso le vie principali di Bardonecchia riscontrando una discreta partecipazione di giovani, e meno giovani, residenti e non residenti, e che sicuramente ha fatto parlare di sè.
Premetto che io non sono nativa di Bardonecchia, ma ci risiedo da molti anni ormai, io non la conosco, ma all’incirca ho la sua età, non appartengo quindi a questa natia associazione di giovani, ma per libera scelta, come tanti, ho comunque partecipato all’iniziativa, vorrei quindi, se me lo permette, esprimere un mio umile parere a riguardo delle sue riflessioni in merito.
Non conoscendola, non posso sapere di cosa Lei si occupi, ma dalle sue parole deduco che sicuramente è una persona preparata in materia di creare “movida”, ed assolutamente non mi permetterei mai di mettere in discussione le sue competnze nel dire che il creare divertimento che possa rilanciare seriamente l’economia del paese, addirittura come dice Lei, internazionalmente, implichi senza dubbio un grande investimento di denaro ed un grosso progetto. Questo credo che anche i giovani promotori dell’iniziativa “Happy Bardo “, ed anche tutte le persone che l’hanno sostenuta, partecipando alla marcia, lo sappiano.
Ma credo che Lei infondo non abbia ben compreso il messaggio che questi giovani volevano lanciare, e mi rammarica molto captare nelle sue parole lo sminuirne il senso, quasi si trattasse della carnevalata di una nuova generazione di sessantottini rivoluzionari.
Trovo veramente poco rispetto in questo, si sente ogni giorno parlare di nuove generazioni senza valori, di giovani superficiali ecc…e perchè non dare valore invece all’impegno ed alla tenacia, alla forza di volontà, al coraggio di mettersi in prima linea, di rendersi responsabili e partecipi del futuro del proprio paese di questi giovani che sicuramente non possono avere in tasca tutti i soldi di cui parla Lei, e neppure le competenze e l’esperienza che sicuramnte le appartengono, ma hanno il desiderio di esprimersi, di cercare pacificamente il dialogo, il coraggio di unirsi ed in coro dar voce ai loro sogni.
Io non credo affatto che fosse una protesta nei confronti dell’amministrazione comunale, nè altro, ma semplicemente una richiesta di essere ascoltati, di essere aiutati, di esprimere il proprio desiderio di veder rinascere il paese, sotto vari aspetti, di poter collaborare ed impegnarsi perchè questo possa avvenire, mettendosi in prima linea, di far capire che i grandi risultati si ottengono dall’unione, dalla collaborazione, dalla forza di volontà, dal credere fermamente in qualcosa e per questo dimostrare il proprio impegno e la propria tenacia nel non mollare mai….e questo, a dispetto di tutto, mi sembra veramente un bel messaggio di positività e fiducia verso il futuro che debba essere rispettato, condiviso ed ascoltato…..
Maura Brondolin