di MATTIA AZARIO e FABIO TANZILLI
BARDONECCHIA – Come già annunciato, il Bokki Camping in località Pian del Colle resterà privo di gestore dal primo di ottobre. Per scongiurare eventuali atti vandalici all’interno del campeggio, la giunta comunale ha deliberato alcune misure amministrative, permettendo ai campeggiatori di entrare nel Bokki e presidiare la propria casetta mobile/roulotte.
Dal 1 ottobre 2017 all’estate 2018 il campeggio resterà senza gestore, in quanto il Comune potrà bandire la procedura pubblica per la ricerca del nuovo gestore. Ma tutto questo potrà avvenire solo dopo che il Comune otterrà le autorizzazioni da parte di due enti superiori: la Regione e e la Soprintendenza. La questione quindi è molto complicata e forse i tempi saranno ancora più lunghi se non sarà esercitata un’ulteriore “pressione” politica ai due enti.
Nel primo caso, la Regione dovrà cedere al Comune alcune aree demaniali (cosa che l’amministrazione Avato ha richiesto da mesi senza ottenere ancora risposte), mentre nel secondo caso, la Soprintendenza del Piemonte dovrà dare il nulla osta relativamente ad alcune “difformità edilizio-paesaggistiche riscontrate sulle strutture e sui manufatti realizzati a suo tempo dal gestore, rispetto quanto autorizzato”.
Nella lunga attesa, per evitare problemi di sicurezza, di “degrado urbano, occupazioni abusive nonché situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone” nell’ex campeggio di Pian Del Colle, il Comune consentirà comunque l’accesso dei campeggiatori alle loro proprietà (roulotte e casette mobili), assumendosi di fatto un rischio non indifferente visto che quell’area non sarà gestita da nessuno.
Ma solo a patto che entro ottobre i campeggiatori stipulino una polizza assicurativa e di responsabilità civile verso terzi e contro i danni ai beni.
Ma non dovrà essere una polizza generica, visto che nella delibera di giunta il Comune pone alcuni vincoli specifici nell’oggetto dell’assicurazione: il rischio statico, la copertura per i danni materiali e diretti causati a terzi da incendio, implosione, esplosione e scoppio dal valore minimo di 500mila euro. Inoltre la polizza dei danni ai beni del campeggiatore dovrà coprire una somma di minimo 30mila euro per danni a roulottes, caravan ecc. e una somma di minimo 5mila euro per i danni al contenuto della struttura. Chi avesse già delle polizze dovrà integrarle con questi vincoli, e in ogni caso è escluso ogni diritto dell’assegnatario a compensi, indennità o risarcimenti da parte del Comune. I campeggiatori che non vorranno stipulare la polizza dovranno lasciare l’area dell’ex campeggio entro ottobre.
La giunta comunale ha infine disposto che il responsabile dell’Area Tecnica del Comune, Francesco Cecchini, provveda “con urgenza ad un servizio efficace di sorveglianza e manutenzione dell’ex campeggio” e ad attivare le utenze comunali di acqua, luce e riscaldamento “al fine di consentire il permanere delle condizioni di sicurezza ed igienico sanitarie”. Il responsabile dell’Area Finanziaria del Comune invece dovrà occuparsi di quantificare “i recuperi delle cifre riferite all’occupazione dei terreni ed alle spese conseguenti alle attività” che saranno addebitate ai proprietari di case mobili e roulotte.