BARDONECCHIA, IL BAR DELLA STAZIONE COMPIE 60 ANNI

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dal COMUNE DI BARDONECCHIA

BARDONECCHIA – Dal 14 febbraio del 1961 la famiglia Marino gestisce ininterrottamente con immutata passione e dedizione il Bar della Stazione di Bardonecchia, dando così la sveglia, tra caffè, cappuccini e qualche “grigioverde”, a tre generazioni di residenti e di turisti.

A sessant’anni di distanza dall’inizio dell’attività, dietro il bancone del buffet e all’angolo tabacchi, troviamo ancora, oltre agli storici gestori Adele, Anna, Bruno, Pierino e il più giovane Marco, eclettico presidente e mister della Polisportiva Bardonecchia, che gestisce insieme alla moglie Angela, lo spazio giochi e lotterie. Un gruppo storico molto affiatato coadiuvato negli anni da Anna, Faustino e Isa.

Sessant’anni, un traguardo di tutto rilievo e dai mille indelebili ricordi che Pierino, lucano d’origine, lucida memoria storica, sintetizza così: “Dagli inizi sono cambiate molte cose. Allora aprivamo alle ore 4.30 in coincidenza con l’arrivo del primo treno da Torino diretto a Modane e in Francia mentre da anni, i treni, salvo brevi periodi, fanno capolinea qui. Negli anni ’60 e ’70, la clientela era prevalentemente costituita da personale ferroviario fisso e viaggiante, per lo più capistazione, manutentori e operai. Molti i pendolari che ogni giorno, per lavoro, andavano e tornavano da Modane, e viceversa, compresi alcuni studenti, noti come “pendolari della cultura”, figli di italiani emigrati che frequentavano le scuole superiori di Bardonecchia e di Oulx. Molti gli appartenenti alla Polizia di Stato e alla Guardia di Finanza e gli impiegati in dogana. Figure che nel tempo, con la chiusura degli uffici doganali e la sensibile riduzione dei treni e del personale ferroviario, sono quasi scomparse. Ora c’è solo un capostazione. I frequentatori del buffet sono diminuiti di molto, ma noi rimaniamo un chiaro punto di riferimento territoriale per la vendita dei tabacchi, per gli appassionati dei giochi e per chi vuol acquistare una bottiglia di vino di qualità e un tipico liquore, acquistabili nell’attigua enoteca. Sono molto orgoglioso perché siamo la sede della Polisportiva Bardonecchia e il “covo” dello Juventus Club di Bardonecchia, con tifosi di tutta l’alta Valsusa”.

Le iniziali vendite di massa di bottiglie di liquori francesi e italiani, acquistate in quantità industriali soprattutto dai nostri cugini transalpini, ora sono state soppiantate dai buoni vini per lo più piemontesi e del Genepy Frejus, nato con l’apertura del Traforo Autostradale, avvenuta nel 1980, che ha dovuto adeguarsi ai tempi passando dall’iniziare liquore del Traforo, all’attuale “dei due Trafori”.

 

 

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