CASELETTE – Un ruolo determinante per la riuscita del 22° campionato per unità cinofile da soccorso IRO, tenutosi a Caselette da 21 al 25 settembre 2016, è stato svolto dal soccorso alpino della guardia di finanzia (SAGF) di Bardonecchia, che si è occupato per intero della gestione della ricerca in pista.
Quotidianamente, tale personale mette in campo la propria forza per prevenire e risolvere gli incidenti in ambiente montano. La delicatezza dei compiti di soccorso in montagna e le rilevanti implicazioni connesse richiedono un’adeguata preparazione tecnica unita a un costante aggiornamento.
Gli sforzi e le fatiche di un addestramento continuo, affrontato quotidianamente dai componenti del “Servizio Alpino della Guardia di Finanza” in ogni condizione climatica e su qualunque tipo di terreno, vengono ripagati dalla ormai diffusa considerazione della professionalità del loro intervento a salvaguardia della vita umana.
In tale evento invece, la professionalità dei militari è stata messa a disposizione per rendere efficiente lo svolgimento della gara, agevolare il compito dei giudici nella loro valutazione, rendendo minima la componente soggettiva di valutazione, per dare spazio all’oggettività delle azioni dei concorrenti ed offrire al pubblico la possibilità di essere partecipi durante la competizione.
La competizione della “pista” è una disciplina in cui un “finto disperso” cammina per circa 2000 passi facendo cambi di direzione, su diverse tipologie di terreno, attuando dei passaggi difficoltosi (attraversamento di strade e boschi, salti di canali d’irrigazione) e lasciando a terra degli oggetti.
L’unità cinofila, dopo tre ore dal passaggio del “figurante” (invecchiamento), sfruttando il solo fiuto del cane, ripercorre esattamente lo stesso tragitto ritrovando tutti gli oggetti e il disperso nascosto al fondo.
Il lavoro è stato molto arduo, già alcune settimane prima del campionato il personale specializzato della Guardia di Finanza ha dovuto ricercare i terreni più adatti per poter realizzare 18 percorsi (tracce), uno per concorrente, di circa 1,5 km con 8 cambi di direzione.
La loro competenza nell’uso di programmi informatici abbinati a sistemi GPS di ultima generazione ha consentito, oltre che registrare ogni singolo percorso prima e durante la gara, di seguire, attraverso monitor, l’andamento dei concorrenti rendendo visibile la traccia del “finto disperso” e la posizione costante dell’unità cinofila su di essa.
Permettere di vedere a distanza ed in tempo reale la traccia percorsa sul terreno e l’azione dell’unità cinofila, con sovrapposizione dei due percorsi, è stata una novità assoluta ed è stata attuata per la prima volta in un campionato mondiale riscuotendo il consenso del pubblico, dei concorrenti ed il plauso dei giudici.
La gestione della “pista” abbinata alle altre efficienti organizzazioni messe in campo, nelle altre discipline “Macerie”, “Superficie” ed “Obbedienza”, dall’esperta associazione organizzatrice la “PIOTA”, affiancata dall’associazione nazionale “Finanzieri d’Italia”, ha contribuito a lasciare un’immagine di grande efficienza e capacità organizzativa dell’Italia nell’ambito delle competizioni Internazionali dei cani da soccorso.