BARDONECCHIA, NUOVA MOSTRA AL FORTE BRAMAFAM

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dall’UFFICIO STAMPA MUSEO FORTE BRAMAFAM

BARDONECCHIA – Il confronto delle due fotografie della Batteria dello Jafferau scattate, la prima dallo spionaggio francese nel 1904 e la seconda invece da un drone nello scorso anno, sono emblematiche della mostra che si è realizzata quest’anno a Forte Bramafam dal titolo “In volo sui forti della Treplice. Com’erano, cosa è rimasto. Documenti, plastici e droni“.

Tra gli scatti di queste due fotografie sono passati ben 114 anni, come conservazione delle strutture i 2.800 metri in quota della batteria hanno sicuramente fatto pagare il loro pegno, ma di più hanno fatto i saccheggi, i vandalismi e l’incuria.

Sono 37 le opere realizzate nell’ultimo quarto dell’800 in Val di Susa, le ultime fortificazoni in pietra prima del passaggio al calcestruzzo; a queste bisogna aggiungere 53 opere accessorie. Molte sono ormai completamente ruderate, ma diverse si ergono ancora nella loro possanza e meritano la salvaguardia per il valore storico e turistico che incarnano.

Questo è il tema conduttore della mostra contemporanea allestita quest’anno al Forte Bramafam di Bardonecchia, una mostra che narra la storia delle fortificazioni in pietra di epoca triplicista della Val di Susa, quando per la prima volta si realizzarono delle opere in quota a ridosso della linea di confine.

Attraverso a documenti originali e immagini d’epoca si sono ricostruiti plastici che riproducono fedelmente com’erano queste opere. Il confronto con le riprese effettuate nello scorso anno con un drone è a volte drammatico, si evidenzia il degrado di un patrimonio culturale e storico che se non fermato, porterà alla totale distruzione di queste memorie. È necessaria una presa di coscienza per salvarle da un destino che, forse ineluttabilmente, le aspetta.

Nella mostra oltre allo Jafferau, sono narrate le vicende delle opere di Champlais Seguin, Bramafam, Batteria Bassa del Petit Vallon, Varisello, Fenile, Tagliata di Clavieres e batteria della Difensiva del Frejus. Non è solo una mostra temporanea, ma il nucleo di base di un nuovo allestimento che prenderà spazio il prossimo anno nel magazzino munizioni della Caserma ufficiali e che cercherà di salvare almeno la memoria di queste fortificazioni.

Nel forte sono continuati gli interventi di ampliamento e di recupero dell’area museale, in oltre 38 sale si possono ripercorrere le vicende storiche del Regno d’Italia tra il 1890 e il 1945. Nei diversi ambienti di una serie di scenografie narrano questi eventi, fatti rivivere con oltre 160 manichini con uniformi d’epoca e oltre 2.000 oggetti e memorie. Inoltre nel Magazzino Artiglieria in collaborazione con il Museo Nazionale d’Artiglieria, è esposta una collezione che con 80 cannoni e 60 mitragliatrici, racconta l’evoluzione dell’armamento del Regio Esercito.

Si tratta di un museo unico nel suo genere e tutto da scoprire, nato dall’ideazione e anche dall’impegno di un gruppo di ricercatori storici e per opera dell’Associazione per gli studi di storia e di architettura militare: un’associazione di volontariato.

Quest’anno il Museo Forte Bramafam sarà aperto:

  • Giugno: tutte le domeniche 2. 9, 16, 23 e 30.
  • Luglio: tutti i sabati e le domeniche 6, 7, 13, 14, 20, 21, 27 e 28.
  • Agosto: tutti i giorni dall’1 fino al 31.
  • Settembre: tutte le domeniche 1, 8, 15, 22 e 29.
  • Ottobre: tutte le domeniche 6, 13, 20 e 27.

Gli orari di apertura saranno dalle ore 10 fino alle 18.30 con ultimo ingresso alle 17 mentre nel mese di agosto il sabato e la domenica alle ore 11 e alle 16 ci saranno le visite guidate su prenotazione contattando i numeri telefonici 333-6020192 e 347-3122958.

Per maggiori informazioni è possibile contattare i numeri telefonici 333-6020192 e 339-2227228, scrivere un e-mail all’indirizzo info@fortebramafam.it oppure visitare la pagina “Museofortebramafam” dal social network di Facebook e il sito www.fortebramafam.it.

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