BARDONECCHIA – Da quest’anno a Bardonecchia ci si può sposare anche presso il suggestivo “parco archeologico Tur d’Amun”, a monte del Borgovecchio, unica testimonianza ancora visibile di un castello con funzioni militari prima, e residenza dei signori del luogo dopo. L’intera area fu acquistata nel 1998 dal Comune di Bardonecchia, che ha promosso una serie di indagini archeologiche grazie alle quali è stato possibile riportare alla luce buona parte delle strutture.
La giunta Avato ha deciso di istituire un ulteriore e separato ufficio per la celebrazione dei matrimoni civili, “nell’intento di aderire alle esigenze manifestate dai cittadini di poter disporre di strutture alternative alla casa comunale e al Palazzo delle Feste – spiegano dal Comune – ed individuato nel sito “parco archeologico Tur d’Amun”, luogo idoneo e coerente con gli obiettivi di valorizzazione storica e promozione turistica del territorio, considerato anche che nelle parole del Consiglio di Stato “l’esternalizzazione del rito matrimoniale in siti a valenza storico-artistica o paesaggistica rappresenta un’opzione coerente con i valori protetti dalla Carta costituzionale” e che “la moderna concezione del matrimonio, come istituto volto alla realizzazione della persona umana, oltre che come fatto fondante la primigenia cellula sociale, suggerisce di dare spazio alla scelta dei coniugi in ordine al luogo più appropriato per celebrare l’atto costitutivo della loro unione”.
Così è stato delimitato lo spazio ed è stato definito il periodo di celebrazione: dal 1° maggio al 15 ottobre di ogni anno, “compatibilmente con le condizioni ambientali e climatiche, in considerazione del fatto che l’area dedicata alla celebrazione è esterna e nel sito non vi sono al momento possibilità di accoglienza in luoghi chiusi”, concludono dal Comune.
Sempre per allontanare il popolo dalla CHIESA .
salamalek non dirmi che e’ un problema che senti tuo, forse il tuo intervento e’ solo per polemizzare, non dirmi che sei un buon cattolico, un buon cattolico non pensa cosa pensi tu dei migranti di colore, non si allontana il POPOLO (parola in questo contesto dal sapore comunista e non credo
fo tu lo sia, sembri piu’ un destroide) dalla chiesa ma eventualmente i fedeli, e i veri cattolici mai rinuncerebbero al matrimonio religioso non c’ e’ location in come la Tur d’Amun che li farebbe cambiare idea, chi opta per il matrimonio alla Tur d’Amon quindi solo con il rito civile, o non lo avrebbe mai celebrato in chiesa quindi non viene allontanato da nulla, ho rinuncia a quello in chiesa, che sarebbe stato solo un matrimonio d’immaggine un mettersi in mostra e se mi permetti la chie sa non ci perderebbe nulla, meglio si allontanino che vuol celebrare dei sacramenti senza minimamente crederci.