Alcuni residenti di Bardonecchia stanno raccogliendo le firme per presentare al sindaco una petizione per salvare i cosiddetti “ciambìe”, ossia gli antichi orti del centro storico: un’ampia zona del centro storico del Borgo Vecchio, destinata da sempre alla coltivazione, ed ora scelta dal Comune per trasformarla in parcheggi pubblici e privati. Chiunque può aderire alla petizione, che si può visionare e firmare in alcuni locali del paese, ad esempio il Bar Bardò.
Inoltre, gli abitanti del Borgo Vecchio chiedono all’Amministrazione Comunale la riqualificazione di Piazza Suspize come area di sosta strategica, attualmente poco sfruttata e valorizzata dal punto di vista turistico.
Di seguito vi riportiamo il testo della petizione, affitta già sulle porte di molte attività commerciali del Borgo Vecchio e di Via Medail.
“Salviamo i Ciambìe”
Gli orti del Borgo Vecchio
Osservazioni alla proposta di progetto preliminare del nuovo piano regolatore del comune di Bardonecchia, che prevede la trasformazione degli orti in parcheggio.
I sottoscritti, consultati gli elaborati posti in pubblicazione, ritengono necessario evidenziare – a titolo di osservazioni – alcune considerazioni sulle previsioni della Proposta Tecnica in oggetto relative al territorio del centro storico di Bardonecchia.
In primo luogo la previsione di destinazione a parcheggio (Sld – pubblico, per circa il 50%) e privato (Pp – privato, per la rimanenza) di gran parte dell’area identificata con il toponimo locale “CIAMBÌE”.
Trattasi delle antiche piccole particelle in cui nei secoli trascorsi gli abitanti di Bardonecchia coltivavano, e facevano macerare, la canapa per uso tessile e che divennero, e lo sono ancora attualmente, gli “Orti del Borgo Vecchio”, adiacenti o molto vicini alle case del centro storico. Piccoli terreni appartenenti a tante famiglie, gestiti e coltivati per una modesta ma genuina produzione agricola ad uso, appunto, delle famiglie ma anche luogo di incontro e di aggregazione della comunità locale. La realizzazione di parcheggi presuppone la perdita irreversibile (quindi non compatibile ambientalmente) e la cancellazione di questa parte del paesaggio agrario, rurale, tradizionale e culturale frutto degli usi del suolo ad opera della natura e dell’uomo.
La previsione pare inoltre in evidente controtendenza rispetto alle scelte che i media ci propongono oggi come esempi di buone pratiche: orti urbani, aree di proprietà comunale messe a disposizione di privati per la realizzazione di orti, ecc…
La realizzazione di parcheggi, e di conseguenza il livellamento, cementificazione, asfaltatura o altri sistemi di compattazione del suolo, rappresentano una scelta di gusto, forse un po’ metropolitano, non pertinente al contesto di questa zona e probabilmente anche contraddittoria con le precise ed attente prescrizioni previste per i fabbricati adiacenti.
Eventuali parcheggi, sia pubblici che privati, potrebbero essere eventualmente garantiti dalle altre aree previste dalla Proposta Tecnica per la zona stessa, senza pregiudicare irrevocabilmente l’area dei ciambìe.
La seconda osservazione è invece riferita a Piazza Suspize, attuale area di parcheggio: è una posizione strategica e particolarmente importante per i commercianti del Borgo Vecchio, ma l’asfaltatura e l’affaccio sulla piazza di alcune costruzioni degli anni ’60 piuttosto impattanti rendono la zona visivamente ed esteticamente poco piacevole.
Per quest’area i sottoscritti ritengono indispensabile un progetto di riqualificazione in grado di conciliare la necessità di disporre di aree di sosta con quella di garantire spazi accoglienti e piacevoli per cittadini e turisti.
Si richiede infine gentilmente all’Amministrazione Comunale che tali proposte possano essere presentate ed illustrate chiaramente a tutta la popolazione, con puntuali incontri sul territorio.