BARDONECCHIA – Sabato 13 novembre si è svolta con successo, organizzata dalla Commissione di Protezione Civile del Centro Servizi per il Volontariato Vol.To di Torino, l’esercitazione “Collis Rotae 2021 – Ricerca in quota sulla via dei transiti invisibili”. Sui monti attorno a Bardonecchia i volontari si sono esercitati nella ricerca e soccorso di persone scomparse, dedicando anche una parte della giornata all’esplorazione dell’Opera 15, bunker del settore Guardia Alla Frontiera del Regio Esercito, posto a difesa della linea ferroviaria per impedire invasioni attraverso il tunnel ferroviario del Fréjus, risalente alla fine dell’800.
Tutte le componenti di volontariato presenti hanno chiuso la giornata avendo raggiunto gli obiettivi fissati: particolarmente positiva la partecipazione e la sinergia con gli Enti e Corpi dello Stato, a partire dalla Polizia di frontiera. Positivo anche il giudizio giunto delle autorità intervenute, Regione Piemonte, Comune di Bardonecchia, Commissariato di P.S. di Bardonecchia, oltre alla già citata Polizia di Frontiera. Nell’occasione è toccato al funzionario del Commissariato di P.S. di Bardonecchia ribadire le procedure operative di attivazione del Piano Provinciale di Ricerca Persone Scomparse elaborato dalla Prefettura di Torino.
All’esercitazione, iniziata alle ore 8 del mattino e conclusa al calare del sole nel tardo pomeriggio, hanno preso parte circa 65 volontari appartenenti a dodici associazioni operative nell’attività di Volontariato di Protezione Civile afferenti alla Commissione di Vol.To. Hanno aderito all’iniziativa le seguenti associazioni: Associazione Fuoristradistica Piemontese Val di Susa ODV, SOSmontagna, Gruppo Protezione Civile Media Valle Susa – Chiomonte, Croce Rossa Italiana – Comitato di Bardonecchia, Associazione Fuoristradistica Piemontese Valli di Lanzo, Squadra AIB PC di Sant’Antonino di Susa ODV, Squadra Volontari A.I.B. di Vaie, Squadra Volontari A.I.B. di Villarfocchiardo, 1° Nucleo Protezione Civile Ass.ne Nazionale Polizia di Stato Ivrea – Sezione Cinofili, BIOS Volvera, Corpo Italiano Volontari Emergenze Soccorso e Solidarietà ODV- CIVESS Pianezza.
Stefano Lergo, vice presidente vicario di Vol.To e coordinatore della Commissione di Protezione Civile del Centro Servizi per il Volontariato, ha commentato così la buona riuscita dell’esercitazione: “Come già a settembre per “Lago Nero 2021”, anche “Collis Rotae” è stata un successo perché, come auspicato alla vigilia, è stata altamente proficua la collaborazione tra tutti i volontari, le associazioni e gli uomini delle forze dell’ordine impegnati sul campo fino all’ultimo. Momenti di formazione sul campo come questi permettono infatti ai soccorritori di migliorare alcuni aspetti tecnici e operativi, innalzando di molto il livello di collaborazione tra specialità differenti specie nella ricerca e nel soccorso di persone in difficoltà in ambiente di alta montagna. La specifica location è stata individuata e scelta a seguito dell’ingresso della Croce Rossa Italiana di Bardonecchia nella Commissione Protezione Civile di Vol.To, i cui operatori si trovano spesso a intervenire proprio in alta montagna per ricerca e soccorso di persone in difficoltà, come testimoniano i recenti casi di cronaca verificatisi nelle valli di Bardonecchia. Questo genere di attività di simulazione serve quindi a rendere particolarmente consapevole l’operatore dei rischi a cui si espone in ambiente impervio, in condizioni meteo avverse, con temperature rigide e per molte ore consecutive. Nell’attività di simulazione sono state effettuate manovre di recupero e barellamento ferito anche in ambiente particolarmente difficoltoso”.
Lergo ha poi anche voluto aggiungere: “Il successo di eventi di questo tipo risulta particolarmente prezioso anche per programmare le prossime esercitazioni, nell’ottica di un progressivo ritorno alla normalità dell’attività dei volontari di Protezione Civile. Già nei prossimi giorni si inizieranno poi a organizzare, infatti, nel mezzo della stagione invernale, esercitazioni di guida e utilizzo attrezzature sulla neve, stage di ricerca in valanga per unità cinofile e battitori, ricerche in notturna ed attività logistiche in ambiente innevato, tutti momenti di formazione e condivisione che venivano svolti con frequenza e soddisfazione prima dell’emergenza sanitaria”.
Bella esercitazione ma ho sempre letto come i soccorsi ai migranti fossero svolti da Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino … non pensavo ci fossero così tanti esperti di soccorso in montagna. Complimenti.
Cui prodest? Cui bono?