SUSA – L’associazione Amici del Castello della Contessa Adelaide di Susa con il patrocinio del Comune e la collaborazione dell’Unione Montana Valle Susa, sistema bibliotecario Valle Susa, Conisa, e il Gruppo Teatro Insieme organizzano la “Colazione con Coraline di Neil Gaiman” presso la Biblioteca Civica in via Palazzo di Città. Sabato 26 ottobre si terrà dalle 10.30 un laboratorio dedicato ai bambini. “Il grande successo di Coraline, romanzo scritto da Neil Gaiman nel 2002, risiede sia nel fatto che è un’opera straordinaria, capace di affascinare grandi e piccini per la sua miscela di avventura, mistero, elementi horror, sia per la sua profonda riflessione psicologica – spiega la dottoressa Elena Bardotti, del centro Progressivamente di Susa – in tempo per la festa di Halloween, vorrei soffermarmi su questi aspetti in modo tale da far sentire meno solo il lettore giovane, in quanto la storia permette di rispecchiarsi e di rivedere i propri timori e angosce, e per proporre al genitore un motivo di riflessione e di presa di consapevolezza dei risvolti che le proprie azioni e comportamenti possono avere sui figli. Coraline è una bambina vivace, curiosa e soprattutto annoiata. I suoi genitori sono sempre molto impegnati a causa del lavoro e questo la porta a cercare ogni genere di avventura esplorando tutto ciò che la circonda. Trasferitasi in una nuova casa, la protagonista viene accontentata nel desiderio di avventura poiché scopre all’interno della sua dimora una porta segreta che la conduce in un altro universo. Qui incontra versioni alternative dei suoi genitori che la trattano con amore e attenzione, ma con un dettaglio inquietante: hanno bottoni al posto degli occhi. Questi “nuovi” genitori si mostrano l’opposto dei suoi veri familiari: offrono tutto ciò che Coraline desidera, attenzione e avventura. Se rimarrà li con loro, non si stancheranno mai di lei e l’ameranno sempre. EL di questo che la bambina ha timore, il non essere più importante per i genitori. Crescere è dificile e certe necessità di bambini e ragazzi, se ignorate, non comprese e gestite con la giusta attenzione e tatto possono far si che si sentano non più amati e indesiderati. Le tecniche psicologiche che usa l’altra madre per intrappolare la giovane nel mondo che ha creato per lei sono subdole, manipolatorie ed estremamente efficaci; vanno a colpire la debolezza della bambina insinuando in lei il dubbio e alimentandolo con frustrante incertezza. Questo mondo alternativo mette in luce la tensione tra il desiderio di affetto e la necessità di autenticità. La discrepanza tra seduzione e autenticità è un aspetto sentito profondamente dalla ragazza e richiama i sentimenti dei giovani. I ragazzi chiedono agli adulti di riferimento l’autenticità, non il mostrarsi belli e seducenti, imperturbabili e capaci di sconfiggere ogni male.Richiedono inoltre il soddisfacimento del bisogno di essere visti e considerati per quello che sono. L’isolamento e la chiusura di Coraline rispecchiano la società giovanile di oggi: non mi sento compreso, mi chiudo in me stesso isolandomi dai pari e andando a cercare alternative di rifugio in luoghi seducenti ma poco consoni. Coraline deve confrontarsi con la sua identità e scegliere tra una realtà imperfetta e un’illusione seducente. La narrazione esplora il confine tra fantasia e realtà. Il mondo che c’è dietro alla porta è affascinante ma intrinsecamente pericoloso. Il libro propone una riflessione profonda sull’illusorietà di certe esperienze e sulle conseguenze delle scelte effettuate che alle volte sono irreversibili. Inoltre mette in luce un altro aspetto psicologico ed educativo importante: la comunicazione tra genitori e figli di pensieri, emozioni e affetti. Oggi la tendenza è di sorvolare sugli aspetti più “emotivi” della comunicazione, andando a intrappolarla in quelli pratici e prestazionali. Questo tipo di comunicazione non fa altro che instaurare nel bambino una bassa autostima, un bisogno di comprensione e affetto da ricercare altrove. Nel viaggio di Coraline, la protagonista affronta paure profonde con coraggio e capacità di problem solving per superare le avversità. Evidenzia la resilienza della bambina nel resistere alle manipolazioni dell’Altro genitore per salvare se stessa e i “prigionieri” dell’Altro mondo. Coraline diventa quindi un esempio per i ragazzi: le avversità della vita, qualsiasi esse siano, è necessario affrontarle in maniera coraggiosa, evitando di piegarsi di fronte allo stress e cercando di uscirne rafforzati. Coraline è quindi una fiaba moderna che esplora le complessità delle emozioni umane e le sfide della crescita, un simbolo di resilienza e scoperta, un personaggio con cui ci si può identificare nel proprio percorso di crescita e autoaffermazione.”
BIBLIOTECA DI SUSA, LABORATORIO PER I BAMBINI CON CORALINE
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