di PAOLA TESIO
GIAVENO – Approvato nel consiglio comunale del 3 agosto il bilancio di previsione 2018 – 2020. Via libera con otto voti a favore (i consiglieri di maggioranza più la Beccaria del Pd), mentre i vari gruppi di minoranza (9 consiglieri in tutto) si sono astenuti.
L’assessore Vladimiro Colombo ha presentato i punti più salienti: “Le maggiori spese di investimento, corrispondenti a 1.475.000 euro sono state finanziate con l’avanzo di amministrazione; vi è stata l’applicazione dell’ulteriore quota destinata agli investimenti per 520.000 euro finalizzati all’attuazione dell’accordo di programma relativo al “Fondo per il finanziamento degli investimenti degli Enti locali”, nella fattispecie per le frane di borgata Gentina, di 485.000 euro. È stato possibile applicare tale quota di avanzo grazie all’intesa Regionale Orizzontale che ha consentito l’acquisizione degli spazi finanziari“.
L’assessore ha dato lettura al documento di bilancio evidenziando le voci di acquisto: “5.000 euro per due biciclette elettriche destinate al servizio di Polizia Municipale; 10.000 euro per le attrezzature informatiche e 20.000 euro per gli interventi di sistemazione dell’arredo urbano“.
In tema di entrate sono stati spiegati alcuni passaggi: “L’accertamento di maggiori entrate è stato di 955.000 euro, di cui 270.000 euro derivanti da concessioni edilizie e 485.000 euro relativi all’accordo di programma per l’attuazione del “Fondo per il finanziamento degli investimenti degli Enti locali”. Di tali risorse 150.000 euro sono stati destinati alla manutenzione straordinaria delle strade comunali mediante asfaltature; 50.000 euro per gli interventi di sistemazione del territorio montano; 20.000 per la manutenzione straordinaria degli edifici pubblici; 50.000 euro per la manutenzione straordinaria delle scuole comunali; 200.000 euro quale contributo della Regione per la sistemazione della frana di borgata Case Giai; 485.000 euro per la messa in sicurezza delle frane di borgata Gentina».
Dal gruppo “Per Giaveno” arrivano le critiche, sottolineate da Stefano Tizzani : “Vi sono delle difficoltà perché è stato superato il 31 luglio e siamo fuori legge per il bilancio, un fatto grave. la maggioranza continua a perdere dei pezzi. il dato politico è che Giacone oggi non ha più la maggioranza in consiglio comunale! La nostra grande difficoltà è votare un documento che ha più ombre che luci”.
Il consigliere ha spiegato a ValsusaOggi la scelta dell’astensione: “Ci siamo astenuti per senso di responsabilità. Le frane erano interventi di somma urgenza per cui a nostro avviso si sarebbe dovuto provvedere subito anziché con due anni di ritardo. Si è preferito utilizzare dei fondi derivanti dall’avanzo di amministrazione, quando si sarebbero potuti ottenere quelli della regione. Un altro aspetto negativo riguarda l’entrata pari a 876.000 euro per l’intervento ex Cartiera, dove sorgerà il nuovo centro commerciale, di cui 576.000 euro quali oneri di urbanizzazione e 300.000 euro di extra oneri. Una cifra con la quale il Comune ha svenduto i commercianti giavenesi. Un altro fatto gravissimo riguarda le modalità per autorizzare l’ulteriore media struttura commerciale di via Torino nell’area ex Lacdor. Il sindaco ha rinunciato al finanziamento di circa un milione di euro della Città Metropolitana che sarebbe stato destinato per terminare il secondo lotto della bretella della circonvallazione, preferendo invece accordarsi con i proprietari dell’area che contribuiranno in parte all’intervento della realizzazione della struttura commerciale. Tra l’altro è pendente un ricorso al Tar per l’area dell’ex vivaio mentre invece è già stata autorizzata dalla maggioranza la variante per l’ex fonderia di via Torino. In ogni caso, per senso di responsabilità, ci siamo astenuti al fine di evitare il commissariamento del Comune; con questo nostro gesto abbiamo dato la possibilità al sindaco di modificare il suo atteggiamento. Anche con l’appoggio del Partito Democratico la maggioranza oggi non arriva ad avere i numeri per stabilire la cosiddetta “maggioranza consigliare” e nemmeno il numero legale. Spero che il nostro segnale sia interpretato come l’invito a fare bene fino alla fine del mandato attuando scelte condivisibili e progetti per la collettività“.
Nelle dichiarazioni di voto anche Federico Giovale Alet del Movimento 5 Stelle ha espresso le motivazioni dell’astensione: “Questa variazione bilancio si va ad inserire nel bilancio preventivo già approvato mesi fa. Ci sono degli oneri di urbanizzazione legati ai supermercati e non possiamo votare favorevolmente per questa situazione, ma allo stesso tempo sappiamo che sono necessari gli interventi relativi alle frane; già dal 2015 vi sono criticità legate a questo fenomeno e se non si interviene velocemente il rischio aumenta. In questa sala pare essere peggio che all’asilo, stiamo governando una città e ci deve essere in primis l’interesse per i cittadini. Simpatie e antipatie vanno affrontate in separata sede; non possiamo mettere a rischio il territorio solo per dispetto, nonostante i fondi per le frane siano derivanti dagli oneri dei supermercati. Per questo ci asteniamo e chiediamo che i lavori di messa in sicurezza vengano attuati in modo tempestivo, da domani, subito, senza perdere tempo“.
Il sindaco Carlo Giacone in merito ha aggiunto: “Mi è piaciuto l’intervento del consigliere Alet, noi abbiamo fatto delle liste civiche e accettato volentieri consigli. A Giaveno non esistono partiti a parte Forza Italia che però si interessa solo di incarichi e poltrone senza aver mai fatto gli interessi né per Giaveno nè per la Val Sangone. Dalla campagna elettorale in poi stiamo lavorando bene; i social network ormai sono di parte politica. Non ci interessano le parole, ma i fatti; noi siamo sul territorio e andiamo nelle borgate a parlare con la gente. Non abbiamo debiti, manteniamo e miglioriamo i servizi“.
La consigliera Vilma Beccaria (Pd) ha detto: “La definizione di fondi erogati non deve essere intesa sulla base di chi va piangere, ma deve avere attinenza al bando e alle necessità. Quello che ha fatto il Partito Democratico è di aver avuto un ruolo tecnico, dando una mano per migliorare l’attinenza al bando ipotizzata da parte del Comune di Giaveno. Come consigliere mi sono messa a disposizione con le mie competenze in materia ottenendo il massimo risultato possibile. La mia consulenza ha avuto successo e l’importo erogato è stato considerevole 485.000 euro di spazi finanziari. Gli altri Comuni, che non hanno avuto la sottoscritta come “coach”, hanno ottenuto risultati minori; ovviamente la necessità di sistemare le frane è stata vincente nell’assegnazione del bando in quanto si tratta di opere prioritarie“.
Daniela Ruffino ha invece sottolineato: “Questo documento di bilancio doveva essere votato un mese fa. Voglio ricordarvi che lo streaming non funziona dall’altro consiglio comunale e continua a non funzionare; prima di iniziare le sedute dovreste accertarvi che sia attivo per non impedire la visione ai cittadini che ci seguono da casa. Io non posso essere il vostro eterno problema; spostate la vostra attenzione da me e lavorate in consiglio. Le frane rappresentano la priorità: ci sono famiglie che vedono sfarinarsi la terra sotto la propria abitazione e aspettano degli interventi urgenti. Ricordo che avete dato la priorità alla Ztl che creerà solo danni e disagi perché il centro storico rimarrà deserto. È facile attingere fondi grazie al “Borsellino” frutto del nostro lavoro anziché fare progetti. Mi riferisco all’avanzo di amministrazione di oltre 8,5 milioni di euro lasciato alla nuova amministrazione. Il Comune non ha fatto alcuna richiesta di somma urgenza per intervenire sulle frane. Un’azione amministrativa che avrebbe permesso di intervenire immediatamente ed ottenere, come è successo per la maggior parte dei Comuni, maggiori contributi. Il milione di euro che avete perso è un atto deplorevole“.