TORINO – “Basta rispondere ad una Pec con l’iban”. Doveva essere un trionfo di efficienza e semplicità, invece il Bonus Piemonte, tra categorie escluse e intrighi burocratici, si sta trasformando nell’ennesima figuraccia della giunta Cirio. Artigiani e commercianti dovranno districarsi fra adempimenti formali e identità digitali obbligatorie. Infatti migliaia di imprese hanno già deciso di rivolgersi a commercialisti e professionisti, perdendo così tempo e denaro.
Sui social network e con la solita propaganda, Lega e giunta Cirio hanno sbeffeggiato a prescindere il contributo Inps ma hanno dimostrato di non saper far meglio anche alla luce delle tante esclusioni che il provvedimento del governo ha invece scongiurato.
Imprenditori e liberi professionisti hanno bisogno di tutto fuorché di scalare l’ennesima montagna di burocrazia. Mentre le attività escluse dal bonus stanno facendo sentire la propria voce, come anche le associazioni di categoria, la Giunta regionale farebbe bene a chiedere scusa e semplificare subito l’iter per l’accesso ai bonus.
…..dovranno districarsi fra adempimenti formali e identità digitali obbligatorie….SCRIVETE !
E queste sarebbero le formalità e la montagna di burocrazia ?
Ma in epoca vivete…da quando si possono ricevere dei contributi a fondo perduto e non si è disposti neanche a certificare la propria identità ?
Lo stipendio di consiglieri serve a produrre commenti di questa portata ?
Siete dei buffoni senza dignità !
Gli adempimenti richiesti sono pignoli ma non impossibili.
Sarebbe stato semplicemente più serio non promettere cazzate della serie: Mandami un Iban, fosse anche della Tua amante va bene lo stesso.
Ma se invece lo scopo fosse prelevare i soldi dal ns conto corrente, probab non ci chiederebbero nemmelo l’iban
Rinunciate allo stipendio come in Africa….non ci vuole tanto!