di ALICE VERGA
BORGONE SUSA – Dalle ore 10 fino alle 17 di domenica 12 marzo ci sarà al bosco di Maometto un incontro sullo “Sciamanesimo Megalitico” a cura di Cinabro, che si occupa fin dagli anni ’80 di Sciamanesimo e Spiritualità. “Per sperimentare tutto questo ci troviamo in ambienti naturali caratterizzati da potenti energie perché gli alberi e le altre creature sottili, entrando in simbiosi con noi, ci aiutano a far emergere un potere che è nostro da sempre ma che è stato nascosto in profondità nel nostro cuore” dicono i promotori. L’incontro è gratuito e aperto a tutti, con offerta libera e non obbligatoria, in programma c’è anche il pranzo condiviso. Per info: 377/5319262.
Ci mancava solo lo sciamanesimo, spiritismo mascherato da spiritualità…e fuorviante perché purtroppo le famose energie che provengono dagli alberi e dalle creature sottili sono vere e proprie fandonie che hanno fatto morire delle persone che pensavano di curarsi per esempio senza chemioterapia ma attraverso le “energie” delle piante… ne ho conosciuta una, operata bene ha rifiutato i cicli previsti di chemioterapia per andare dietro a queste “energie” e purtroppo è morta, mentre un’altra persona conoscente con lo stesso tipo di tumore e la medicina ufficiale, è viva e sono trascorsi almeno 15 anni dall’intervento… vorrei precisare che la chemioterapia non è la panacea di tutti i tumori, tutt’altro, capita spesso di morire anche dopo essersi curati con la medicina ufficiale…e le piante hanno sicuramente proprietà curative, molte ancora da esplorare e conoscere, ma è anche tempo di aprire la mente alla scienza e riconoscere che lo sciamanesimo nel 2023 è anacronistico, al contrario della fitoterapia che può curare piccoli malanni, ma per i grandi mali purtroppo non ci resta che rivolgerci agli specialisti negli ospedali, che naturalmente non sono infallibili. In quanto al famoso Maometto, vorrei ricordare che in quella zona c’era nell’antichità una cava di pietra, e gli anziani della zona ormai morti da molto tempo, attribuivano la famosa “opera d’arte” ai cosiddetti “pica pera”, cioè agli scalpellini, magari qualcuno di loro si divertì a scolpire questa figura molto approssimativa, e poi nel tempo, tutti gli archeologi a diventare matti per capire quale popolo avesse attraversato la zona e scolpito la sommaria scultura nella pietra…
Vorrei aggiungere che non abbiamo nessun dio in noi: basta guardasi attorno per capirlo, l’umanità si dibatte tra cambiamento climatico, catastrofi ambientali, guerre, fame e pandemie, senza nessuna via d’uscita. L’unico che porterà una vera soluzione ai problemi dell’umanità è sì Dio, ma non quello che risiede in noi, bensì il Creatore dell’universo che risiede nei cieli spirituali e che ha mandato suo Figlio Gesù per riscattarci… Dalla preghiera del Padre nostro: “Venga il tuo Regno”, l’unica vera speranza per l’umanità; il dio che risiede negli esseri umani purtroppo non è creatore ma distruttore e nel 2023 l’umanità usa l’intelligenza che Dio le ha dato per costruire armi di distruzione di massa… Solo il giudizio del Creatore dell’universo e degli esseri umani e di tutte le altre creature viventi potrà portare la salvezza di un’umanità allo sbando più totale, e riscoprire i valori portati da Gesù ci può indirizzare verso la “via stretta” che porta alla vita, ma le persone sono purtroppo sempre più attratte da tutto ciò che viene spacciato per spiritualità e che in realtà non è niente altro che la pratica di quelle che venivano chiamate “arti magiche”, nettamente condannate nella legge Mosaica nel libro di Deuteronomio…