BORGONE SUSA, LA RINASCITA DELLA CAVA PER L’ARRAMPICATA: MESSA IN SICUREZZA E PROMOZIONE

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di DIEGO MELE (Sindaco di Borgone Susa)

BORGONE SUSA – Con la Cava di Borgone Susa, tutti o quasi tutti gli arrampicatori torinesi, hanno iniziato la loro carriera alpinistica. Dagli allievi delle Scuole di Arrampicata del CAI fino agli appassionati del mondo del free climbing, sono passati per le pareti granitoidi di Borgone Susa: qui Gian Carlo Grassi ha salito per la prima volta “Friction”, linea di arrampicata tutta su placca, che rimasta vero banco di prova per anni per i principianti della valle. Proprio a Gian Carlo Grassi è dedicato il progetto di valorizzazione delle aree di arrampicata che il Comune di Borgone Susa sta portando avanti, grazie all’aiuto dei molti chiodatori volontari e delle associazioni di arrampicata presenti sul territorio. Un ringraziamento particolare, da parte di tutta la comunità di Borgone Susa, va proprio al “Gruppo Sentieri di Borgone”, nato spontaneamente dalla volontà di alcuni cittadini e alcune cittadine amanti della montagna e dei suoi sentieri e ora sostenuto dalla Pro Loco.

FASE UNO – LA MESSA IN SICUREZZA

L’intento dell’Amministrazione Comunale è di ripristinare il prima possibile l’area della Cava, chiusa – ahinoi – da ormai più di un anno, in via precauzionale, a causa di alcune cadute di pietra di entità considerevole, intervenendo con il relativo disgaggio, al fine di offrire aree di arrampicata più funzionali e sicure. Proprio in questi giorni è previsto l’inizio dell’intervento di messa in sicurezza da parte dell’azienda Perfor, che con la consulenza di Altox, procederà con le operazioni di pulizia e riordino della parete della Cava.

Ovviamente interventi de minimis, che ne manterranno le caratteristiche uniche e irripetibili. La sicurezza al primo posto, questo l’obiettivo dell’azione del comune: grazie al proficuo lavoro del consigliere Andrea Castellano , sull’esempio francese del GMHM e del Le ministère chargé des Sports francese, responsabilizzeremo i climbers, adottando con delibera consiliare un regolamento per le buone pratiche di comportamento da seguire nelle aree di arrampicata; debitamente affisso e visibile presso le aree di arrampicata di competenza comunale.

Un buono strumento, utile a tutti, in particolar modo ai principianti, i quali avranno in dote fin da subito le buone prassi universalmente riconosciute. In questo senso, vi è certamente la deresponsabilizzazione dell’ente pubblico ma, al contempo, un invito a una maggior consapevolezza agli avventori della montagna, i quali saranno invitati ad innalzare il livello di cautela e prudenza nella pratica dell’arrampicata, attività certamente emozionante quanto rischiosa.

FASE DUE – LA PROMOZIONE

Terminato questo primo – doveroso – intervento di messa in sicurezza della parete, finalmente si potrà procedere con quella che amiamo definire la “fase due”, ovverosia la fase della promozione sportiva, rimandata a causa della pandemia e dalla caduta di rocce dal versante montano.

Il primo passo da compiere sarà quello di concentrare i parcheggi delle aree di arrampicata delle varie falesie presenti sul territorio comunale: Cava, La Zia, La Falesia degli Artisti e Cavanut. Con la riorganizzazione e l’ampliamento del parcheggio della Cava, si avrà la possibilità, con la diramazione e la pulizia dei sentieri ivi presenti, di raggiungere in pochi minuti a piedi le altre alle aree di arrampicata.

FASE TRE – L’INAUGURAZIONE E I FESTEGGIAMENTI

Non vediamo l’ora di poter festeggiare insieme alle nostre associazioni e con tutti i climber la fine dei lavori e l’inaugurazione della nuova area sportiva. Certo, i tempi non saranno brevi: per aprile l’ordinanza di divieto di accesso alla Cava si prevede potrà essere revocata, per maggio invece, si prevedono i nuovi stanziamenti a bilancio per la promozione e, infine, per settembre è attesa la fine dei lavori. La stagione dell’inizio delle arrampicate, che solitamente si apre ad ottobre, potrebbe essere il momento propizio.

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