Alla Direzione Regionale Piemonte di UNICREDIT
Oggetto: Chiusura sportelli filiale Unicredit di Bussoleno.
Abbiamo ricevuto nelle ultime ore da molti operatori commerciali del nostro Comune, la segnalazione della chiusura dei vostri sportelli di piazza del Moro, a Bussoleno, senza esplicito e preventivo avviso ai clienti ed informazione all’Amministrazione Comunale.
L’unico servizio oggi erogato è quindi quello di prelievo dalla Cassa Automatica Bancomat che, se non rifornita costantemente, potrebbe rimanere, proprio per il momento particolare che stiamo vivendo, senza contanti, creando ulteriori disagi. La Cassa Continua, per i versamenti, non è accessibile in quanto posta all’interno dell’edificio.
Molte persone, la maggioranza delle quali anziani, per necessità di acquisto di generi alimentari o altre esigenze urgenti, pagano con denaro contante, sia per la poca famigliarità con questo strumento che per l’assenza di POS nei piccoli negozi di prossimità.
Le rivendite di Tabacchi, ad esempio, forniscono il servizio di pagamento delle bollette per le utenze domestiche (luce gas ecc), ricariche telefoniche, e, per tanti servizi, non è previsto l’uso del bancomat.
Da qui l’esigenza di molti commercianti di poter versare le somme incassate nelle casse Unicredit, in cui hanno il c/c della loro attività.
In un momento particolarmente critico in cui il Sindaco e tutti noi Amministratori stiamo intimando ai nostri concittadini di rimanere a casa, è improponibile che per fare un versamento di contanti siano costretti, eludendo i dettami dei Decreti Ministeriali, esponendo se stessi e gli altri a pericolo di contagio e rischiando sanzioni severe, a dover ricorrere ai vostri sportelli di Susa a 15 minuti di auto.
A questi già gravi disagi va aggiunto il rischio a cui i nostri concittadini, ma non dimentichiamo vostri correntisti, andrebbero incontro dovendo percorrere, con ingenti somme di denaro, la distanza tra Bussoleno e Susa.
Con tale ulteriore depotenziamento dei servizi da voi erogati, in un momento drammatico per il nostro Paese tutto, siamo costretti ad assistere ancora una volta, nostro malgrado, all’ennesimo inaccettabile smantellamento della rete di servizi che il vostro sistema bancario aveva messo a disposizione dei nostri cittadini.
Crediamo non vada dimenticato che le banche sono un servizio pubblico essenziale, ed in questo caso specifico, interrompendo il servizio, Unicredit sta limitando ai clienti acquisiti e a quelli potenziali, il diritto di poter depositare il proprio denaro.
Per tutti questi motivi chiediamo alla Dirigenza Unicredit di rivedere la loro politica aziendale e di venire incontro alle esigenze dei cittadini di Bussoleno con un’apertura a giorni alterni o con la programmazione dei versamenti da effettuarsi previo appuntamento telefonico.
Il Sindaco, il Consiglio Comunale e l’Unione Commercianti ed Artigiani Bussoleno, restano a disposizione per le iniziative che vorrete, siamo certi, intraprendere.
Cordiali saluti.
Bruna Consolini (Sindaco)
Antonella Zoggia (Consigliere)
Caterina Angela Agus (Consigliere)
Marco Baritello (Consigliere)
Sara Busoli (Assessore)
Giovanni De Nicolò (Consigliere)
Ivano Fucile (Assessore)
Andrea Malacrinò (Consigliere)
Davide Peirolo (Consigliere)
Cinzia Richetto (Vice Sindaco)
Francesco Richetto (Assessore)
Davide Sacco (Consigliere)
Gabriella Soffredini (Consigliere)
Il Direttivo dell’Unione Commercianti ed Artigiani Bussoleno
Le banche non hanno ancora capito di vivere sulle spalle……dei nostri soldi…
La banca svolge servizi essenziali e di importanza fondamentale. Ce ne si accorge tardi, quando questi servizi vengono a mancare. E se li si ritiene così importanti, come mai negli ultimi anni ci si è illusi di poterne fare a meno, non essendo disponibili a pagare il giusto prezzo per tutti questi servizi? Da ogni parte a gettare discredito e disprezzo sul ruolo e i servizi delle banche, pretendendo per di più tutto gratis, ma contemporaneamente banche solide e redditizie… Ognuno faccia un po’ di consapevole autocritica.
Non vedo il grande problema, oggigiorno tutti abbiamo una carta di debito o credito. Il problema reale sono i commercianti. pur di non pagare le spese per il pos, non accettano pagamenti elettronici. Ora di svegliarsi!!!
Se lei non vede il grande problema consiglio un buon oculista.
Chi ha bisogno di un minimo di contanti va da lei?
E i piccoli commercianti senza Pos dove versano i loro incassi?
E gli anziani che non conoscono la tecnologia li eliminiamo se non ci pensa il Covid?
Sono mesi che questa pseudo banca lavorava con uno o due impiegati molto impegnati
con caffè e spese.
Facile pensare che questa epidemia non sia altro che un alibi per arrivare prima a quanto
già programmato “Chiuderla definitivamente”.
Io non ho bancomat…sono anziano non so usarlo ….quando finirò i soldi verro a mangiare da voi
“La banca svolge servizi essenziali e di importanza fondamentale. Ce ne si accorge tardi, quando questi servizi vengono a mancare” così dice Lucia,
bene, dico io, La banca non fa nulla per nulla, questi servizi me li fa pagare tutti, Io penso che una cosa comunque la farò, CAMBIERO’ BANCA andrò da una che ha tenuto aperto, che anche nei momenti difficili ha avuto rispetto per il cliente.
E’ l’unico sistema che ho per contestare.
Anche in questo caso come x quello della banca di Giaveno, quando tutto ciò sarà finito , ricordiamoci di questa gentaglia e troviamo alternative a chi ci mette i bastoni tra le ruote in momenti simili !
Brava Giulia ! Quando torni sulla terra prova tu a fare la commerciante poi ne riparleremo…
In ogni caso non vedo come si possa pronunciare anche una sola parola in favore di certi/e direttori di filiale che prendono decisioni simili in momenti simili !
Quanto alle tue carte di debito/credito anche loro un giorno finiranno …ci vediamo in coda davanti alla tua amata banca CHIUSA !!!
La Crto di Bussoleno è chiusa, ditemi come faranno ad erogare i prestiti alla piccola clientela nel limite di 25.000 Euro a chi ne a bisogno, nonostante le assicurazioni del ministro e dell’Abi.
Questi parlano senza conoscere la realtà ed il territorio, sono state chiuse nel 2019 oltre 60 piccole attività in Bussoleno ed altrettante chiuderanno nel 2020, è forse questo che vogliono i nostri banchieri?
Saluti a tutti Salvatore
Questi sono i banchieri che gestiscono il nostro futuro, vogliono che altre attività chiudano dopo le 60 cessate nel 2019 a Bussoleno, chi attende di aver i 25.000 Euro promessi dal governo e dall’Abi come deve fare?
Meno male che tutti dicevano di essere pronti ad ogni evenienza, mi pare che siano stati solo pronti a chiudere.
Salvatore.