di FRANCESCO RICHETTO (assessore del Comune di Bussoleno)
BUSSOLENO – La lettera scritta a Bussoleno che ho ricevuto e verificato (pubblicata qui sotto) testimonia quanto scritto. Non sta andando per niente bene… perché:
– i dati forniti non sono reali, moltissime persone si sono ammalate ma non rientrano nel conteggio perché senza tampone o peggio “sospette COVID-19”
– siamo la seconda regione più colpita ma se aggiungessimo tutti i casi non “tamponati o sospetti” (ricordiamoci che il Piemonte ha la maglia nera in numero di tamponi-abitante)?
– le persone stanno male a casa propria e vengono curate senza che dall’unità di crisi si abbia il coraggio di spostare dall’ospedale il fronte di combattimento dell’epidemia.
– tutti ci auguriamo non sia il caso di Dana Lauriola, ma troppi vengono portati in ospedale – dove è possibile la somministrazione degli antivirali – troppo tardi e non ce la fanno.
Non mi sono espresso sui dati della pandemia, non sono né un virologo né un matematico. Parto dai dati reali, leggo molto e verifico con ciò che conosco. Anche a Bussoleno infatti i casi “dichiarati” dall’unità di crisi non corrispondono al numero di pazienti che i nostri medici di famiglia seguono. La situazione non è buona ed occorre un cambio di rotta radicale. Chi fino ad oggi ha guidato l’unità di crisi, cioè la giunta regionale Cirio con l’assessore Icardi hanno dimostrato con i numeri tutta la loro impreparazione.
LA LETTERA DI DANA LAURIOLA
“Dormo molto, la terapia anti Covid che prendo da qualche giorno mi spacca lo stomaco e mi fa dormire. Non fa passare la tosse, né la febbriciattola, né il vomito…ultimi sintomi di una lunghissima serie, per fortuna, in esaurimento. Domani ricomincerò per la terza volta anche quella antibiotica e tutto questo…senza tampone ancora. Vengo curata oramai come caso Covid e sono chiusa in casa da 4 settimane e forse, se tutto andrà bene, martedì mi faranno il tampone. Scopriremo dopo un mese quindi se sono stata curata correttamente (cioè per il Covid) oppure se il mio malessere è dovuto ad altra causa fino ad ora non riconosciuta (non so tra le due quale sia l’ozpione peggiore!). Il non stare bene è come un acceleratore temporale, le giornate passano veloci perché, volente o no, pensi tutto il giorno a come alleviare il disagio e se non ci riesci, consapevole di aver fatto ogni sforzo e il tuo dovere nel starci dentro, ti metti a dormire. Non ho più voglia di lunghe chiacchierate al telefono, né di leggere, né di sentire storie. Vorrei essere curata e tornare alla mia vita di sempre. Vorrei a fine tutto tirare un calcio nel sedere a chi dice che questo virus è come un’influenza, sono tanti i complottisti e farneticanti aspiranti medici che cercano di convincermi delle assurdità più disparate. Basta davvero. Vorrei che tutti tornassimo alla vita di sempre, fatta di riunioni vis a vis, per capire come organizzarci e non permettere ai nemici della giustizia sociale, sempre molto attenti e operativi, di privarci della libertà, non priva di contraddizioni certo, che molti prima di noi ed oggi tutti noi proviamo a difendere con le unghie e con i denti. Nel mondo che si andrà a ricostruire c’è bisogno di tutta la nostra intelligenza (politica ed umana), ci vorrà ancora più determinazione e coraggio, lungimiranza, capacità di cambiare. Raccogliamo le energie!”.
Tutta la mia solidarietà a Dana Lauriola, e io che pensavo che Bussoleno fosse un paese relativamente sicuro con i suoi 5 contagi!! Che bugiardi!! Ma come si fa a curare per coronavirus una persona senza nemmeno farle un tampone?? e’ scandaloso… Il centro di unità di crisi ci sta prendendo in giro tutti quanti: in primis i malati che se arrivano tardi in ospedale non sopravvivono, e secondo tutto il resto dei cittadini, perchè a quanto capisco a Bussoleno ci sono ben più di 5 infetti… intanto che fanno le forze dell’ordine?? Sabato ero in coda all’agraria dietro la ferrovia… devo dire i clienti tutti corretti con mascherina, alcuni, come me, indossavano anche i guanti, e si manteneva la distanza, veniva fatta entrare una persona per volta… ma mentre ero li in coda non ho potuto non osservare che ci sono fidanzati che escono e portano a spasso il cane insieme amabilmente per mano, mentre io fin’ora non ho mai osato uscire per la strada con mio marito, anche solo per una commissione o per l’appunto per portare giù il cane…ho visto amiche passeggiare sotto braccio con mascherina abbassata e sigaretta in bocca, in barba a tutte le distanze di sicurezza e al fatto che non si possono frequentare i propri amici, ma solo la stretta cerchia familiare, a meno di non avere familiari anziani da accudire… sono schifata da come molte persone se ne infischino della salute altrui…ieri scendevo le scale del condominio per andare ad accudire parenti invalidi…io indossavo mascherina e guanti…mi vedo salire un ragazzo che ogni tanto appare nella scala pur non abitando lì… mascherina e guanti nemmeno a morire…poi scopro che sotto lo aspettava quello che forse è suo padre o suo nonno, che abita nel condominio, anche lui senza mascherina e senza guanti, che mi ha pure schernita dicendo che “con le mascherine ci stanno prendendo in giro”… se loro non ci tengono alla loro salute fatti loro, ma nella scala del condominio visto che entra anche chi non potrebbe entrare, a questo punto pretendo che si indossino mascherina e guanti, TUTTI, perchè tutti tocchiamo le maniglie, i mancorrenti etc e fino a prova contraria tutti respiriamo, in una scala che resta chiusa, quindi anche i vari AMMINISTRATORI di condominio è ora che facciano disinfestare le scale almeno un giorno si e uno no con alcool e candeggina e che mettano CARTELLI DOVE SI DICA CHE NELLE SCALE E’ OBBLIGATORIO AVERE GUANTI E MASCHERINA, perchè la salute è troppo preziosa per gettarla via così, io ho parenti anziani e se portassi loro il virus sarebbe la catastrofe, ma purtroppo hanno bisogno di assistenza. E’ ora che questa ridicola Regione Piemonte faccia fare IL TAMPONE a tutti i malati e anche ai tutti i loro contatti o sospetti malati, e che si faccia fare il TEST VIROLOGICO a tutti i lavoratori che hanno a che fare con il pubblico, a tutte le persone anziane, o a rischio, per capire chi ha gli anticorpi e chi no… se non si farà questo, si rischia una seconda strage, queste persone che comandano, tanto altolocate, si sentirebbero a posto con la loro coscienza nel lasciare accadere una seconda strage mentre non è ancora finita la prima?