BUSSOLENO, DIMISSIONI DEL SINDACO / PLANO: “LE DEVE RITIRARE”, AGUS: “CAMPAGNA ELETTORALE?”

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Sandro Plano

di SANDRO PLANO

SUSA / BUSSOLENO – Il Sindaco Bruna Consolini ha annunciato l’intenzione di dimettersi per la questione relativa alle Compensazioni per il Tav. La querelle non è nuova e già in passato ha creato molto imbarazzo e motivo di scontro tra Amministratori No Tav e il Movimento. Le compensazioni sono previste per legge e sono destinate ai Comuni coinvolti da infrastrutture di interesse nazionale. I Sindaci, anche se contrari all’opera, non possono rifiutarle, potrebbero essere ritenuti responsabili di un danno per gli Enti che amministrano.

Nel caso specifico stiamo però assistendo a una grave distorsione del principio di “compensazione” da parte della Regione Piemonte. Si devono utilizzare queste somme per interventi di pubblica utilità destinati alle popolazioni che subiscono i disagi provocati dai lavori e dalle fasce di rispetto. Non devono essere utilizzate per interventi che dovrebbero essere finanziati da Stato, Regione e Città Metropolitana, quali: scuole, rotonde, ospedali e prevenzione del dissesto, in Valle di Susa come nelle altre Valli Piemontesi. L’elenco degli interventi finanziati trasmesso dall’Osservatorio al CIPE e mai sottoposto e approvato alle Amministrazioni comunali, legittime ed esclusive destinatarie dei fondi, contiene una serie di progetti non rispondenti allo spirito della legge: Smart Valley, fibra ottica, interventi di privati e Associazioni, difesa del territorio.

Per questa ragione le Amministrazioni No Tav hanno contestato l’Osservatorio dal quale, è bene ricordarlo, erano state escluse in quanto contrarie all’opera. Nel caso specifico la Regione Piemonte, esponendo le sue difficoltà di cassa, ha disposto l’utilizzo di parte delle compensazione per intervenire sulle frane a monte di Bussoleno. Nessun  Amministratore, di fronte a un potenziale pericolo per i suoi cittadini, può in coscienza porre questioni di principio e ritardare la messa in sicurezza del suo territorio.

È però legittimato a pretendere che la Regione Piemonte, risolti i presunti problemi di cassa, ridestini le somme utilizzate nei capitoli delle compensazioni. E il Sindaco di Bussoleno nella convenzione con la Regione ha espresso questo condivisibile principio. Il Movimento No Tav non concorda con questa decisione, opinione perfettamente legittima, ma il ruolo di un Sindaco, di un Assessore oppure di un Consigliere, comporta responsabilità politiche, amministrative  e penali molto diverse e pesanti rispetto a chi dall’esterno conduce una battaglia che ci vede dalla stessa parte.

Sono questioni difficili e si dovrebbe accettare il fatto che tutti i protagonisti di questa vicenda lavorano per il bene di questa Valle. Per questa ragione credo che le posizioni debbano essere ridefinite e che Bruna Consolini debba ritirare le dimissioni e continuare nel suo impegno alla guida di Bussoleno.

Caterina Agus

di CATERINA AGUS

BUSSOLENO – Le dimissioni del sindaco Bruna Consolini, da lei annunciate prima di aprire il Consiglio comunale l’8 novembre sono l’ultimo atto di un dramma la cui rappresentazione andava in scena da mesi e che infine ha condotto a questo epilogo. Queste dimissioni, se poi verranno ufficializzate, dimostrano che non basta vincere le elezioni per governare un paese, ma che occorrono ascolto della comunità, dei cittadini, delle associazioni, oltre che una visione comune e obiettivi condivisi. Il rammarico è che le dimissioni siano avvenute in un frangente molto delicato per Bussoleno, dal momento che si trattava di approvare, o meno, la convenzione scritta in accordo con la Regione per l’accettazione delle compensazioni Tav.

Era chiaro sin dall’inizio che proporre una delibera “capestro” così divisiva, che avrebbe condizionato il paese per almeno un decennio, riversando sulle future Amministrazioni pesanti responsabilità tecniche, gestionali ed economiche, avrebbe prodotto contrapposizioni e fratture. Come consigliere di minoranza di “Bussoleno Insieme in Comune” (mai coinvolta dal sindaco sull’argomento Tav) mi sento di esprimere la mia preoccupazione per la situazione che si è creata ed il mio rammarico per un Consiglio comunale che, non so quanto legalmente, è stato disatteso senza rispetto per i Consiglieri presenti, impedendo ai cittadini di sapere come avrebbero votato i singoli Consiglieri sul tema compensazioni e offrendo così largo spazio a chi volesse “riciclarsi” e presentarsi sotto nuova veste.

Da parte mia, avrei espresso il mio voto contrario e avrei proposto al sindaco di ritirare la delibera, anche alla luce degli oltre cinque milioni di euro del PNRR, annunciati dalla Regione, stanziati per il rischio idrogeologico nella Provincia di Torino, di cui non un centesimo va a Bussoleno e alla Valle di Susa. Ritengo inoltre del tutto inopportuno che il sindaco “dimissionario” e che apre la strada al commissariamento del paese, si proponga, come sostenuto in conclusione del suo intervento, per organizzare serate sul tema Tav: beninteso, è indispensabile qualunque serata/nottata/ incontro sul tema (impatto pesantissimo sulla piana tra Bussoleno e Susa per la posa della linea ferroviaria), ma credo che lei sia la meno adatta a farsene carico, date le circostanze.

Oppure è già in corso la campagna elettorale, con intenti di riproporsi? Pur di esserci, qualunque ambiguità è valida? D’altra parte, la storia insegna…”Parigi val bene una messa”.

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1 COMMENTO

  1. Una domanda al consigliere Agus:
    Lei pensa che a questa gente importi qualcosa di Bussoleno?
    Per loro la priorità è berciare no tav no tav in tutte le sedi istituzionali e no.
    I risultati dell’amministrazione di questi squatterini,come sono stati definiti argutamente da un altro lettore,sono sotto gli occhi di tutti e con i loro metodi fascisti hanno ulteriormente peggiorato il vostro paese rendendolo se possibile ancora più brutto e sporco.Ma qualcuno li avrà votati questi esseri,o no?
    Comunque se l’intenzione era quella di trasformare Bussoleno in un cesso sociale chapeau!,ci sono riusciti in pieno…

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