Riceviamo dai RAPPRESENTANTI DEL COMITATO PER IL LICEO SCIENTIFICO DI BUSSOLENO E ABITANTI DELLA VALLE DI SUSA
BUSSOLENO – In questi giorni è stata arrestata Nicoletta Dosio attivista storica del movimento No Tav. La notizia si è diffusa rapidamente in tutta la Valle di Susa ed è apparsa anche sui maggiori quotidiani e sulle reti televisive.
Ma chi è veramente Nicoletta Dosio, quella che tutti definiscono “la pasionaria” dei No Tav? Sì Nicoletta ,sin dall’inizio del progetto della Torino-Lione, ha lottato con tutte le sue forze e con grande determinazione e passione, ma sempre in modo pacifico, contro la realizzazione di un’opera ritenuta inutile e devastante per la Valle di Susa. Questa posizione è frutto della coerenza di tutta la sua vita, non nasce certo dalla sola difesa del proprio territorio.
Da sempre Nicoletta è in primo piano in tutte le battaglie ambientaliste, non solo nella sua valle, ma ovunque ci siano problematiche legate al territorio, alla salute e alla dignità delle persone. Ora si è finalmente diffusa una maggiore sensibilità ambientale ma più di trent’anni fa lei e pochi altri profeti che annunciavano quello che sarebbe successo al nostro pianeta con lo sfruttamento indiscriminato delle sue risorse, erano considerati visionari e catastrofisti, perché allora si riteneva impossibile e neanche auspicabile cambiare in qualche modo una società sempre più consumistica, incosciente nello sperpero di beni naturali preziosi e poco attenta alla salute delle persone e alla cura del pianeta.
Nicoletta in tutti questi anni ha molto sofferto per portare avanti le sue idee, ma non si è mai arresa ,così come ha sempre lottato per una società più giusta dove i valori umani fossero in primo piano. Sono tantissime le attività che ha svolto in campo politico, sociale ,culturale e umanitario. Vogliamo solo ricordare due grandi progetti da lei realizzati che esulano dal campo ambientale.
- La creazione di una scuola di Italiano per stranieri a proprie spese per l’inserimento dei primi immigrati, quando ancora lo stato non aveva provveduto ad istituirle.
- Nel settore scolastico, oltre ad essere un’ottima insegnante di Italiano e di lingue antiche (ci sono numerose testimonianze di alunni che ancora la ricordano con affetto e riconoscenza), ha avuto un ruolo determinante per l’istituzione di un liceo scientifico di cui si sentiva in valle una profonda esigenza. I genitori del comitato per il liceo scientifico di Bussoleno riconoscono che senza di lei la scuola non sarebbe sorta ,anche se poi si sono mobilitate le istituzioni locali e provinciali. Tutti insieme sono riusciti a creare, grazie a strutture moderne e a un ottimo corpo docente, quella che è oggi una scuola prestigiosa con 500 alunni nella sola sede di Bussoleno, oltre ad essere un importante punto di riferimento culturale per il territorio.
Una persona così speciale non merita certo il carcere, ma dovrebbero essere riconosciuti tutti i suoi meriti. Il suo errore è stato quello di aver preceduto di molto la sensibilità ambientale, che purtroppo solo in quest’ultimo periodo si sta diffondendo, ricorrendo anche ad azioni di un certo impatto ,come quella per cui è stata incarcerata (cioè sostenere uno striscione davanti ad un casello autostradale), ma mai violente. Tutto questo solo per dare maggiore visibilità ai problemi inascoltati di un territorio in profonda sofferenza, con molte criticità morfologiche-geologiche, soggetto a frequenti alluvioni e frane.
Un territorio che è stato ampiamente sfruttato sin dall’antichità; si possono vedere le numerose ferite inferte alle nostre montagne dalle varie cave e miniere attive da tempo immemorabile e più recentemente le due strade statali, l’autostrada, la ferrovia, oltre alla crisi post-industriale che ha lasciato oggi numerosi capannoni dismessi e la stazione ferroviaria di Bussoleno con l’enorme scalo ormai inutilizzato.
La valle ha dato un notevole contributo alla crescita dell’Italia: le prime centrali idroelettriche sono sorte qui, così come i primi stabilimenti metallurgici, i cotonifici, le fabbriche di televisori, senza dimenticare il dinamitificio Nobel.
Nonostante tutto questo sfruttamento la valle ha conservato, oltre a un patrimonio artistico e culturale notevole, paesaggi splendidi e angoli naturali unici che vorremmo preservare per i nostri nipoti insieme alla salute nostra e loro; salute che è fonte di notevoli preoccupazioni date le condizioni del territorio, sferzato da notevoli venti che sollevano enormi quantità di polvere, proveniente anche in parte dai cantieri con tutto il contenuto nocivo che non è
facile separare ed isolare.
La nostra valle non può più sopportare altre pesanti ferite e la salute dei suoi abitanti deve essere salvaguardata. Con questo scritto vogliamo solo che sia conosciuta “la personalità” di Nicoletta Dosio, che le sia resa giustizia, non pietà o clemenza, anche perchè è una persona talmente fiera e libera che la rifiuterebbe (come ha già dimostrato).
Nello stesso tempo invitiamo tutte le persone che lo desiderano a visitare la nostra valle splendida, ma martoriata, perché si rendano conto come mai qui l’opposizione all’alta velocità, dopo tanto tempo, è ancora così vitale.
Rappresentanti del comitato per il liceo scientifico di Bussoleno e di abitanti della
valle di Susa
Puoi anche essere stato un bravissimo scout, un perfetto padre di famiglia e un cittadino che paga tutte la tasse, ma se alla fine commetti un reato che prevede 1 anno di pena, 1 anno di pena ti prendi. Questi comunicati sono davvero patetici.
L’Armata Rossa del politicamente corretto a senso unico e dotata di paraocchi d’ordinanza colpisce ancora.