di THOMAS ZANOTTI
BUSSOLENO – Toni accesi e maggioranza spaccata a causa del 5G, nel consiglio comunale del 27 maggio a Bussoleno: molti i punti all’ordine del giorno, in primo luogo il bilancio, approvato con l’astensione delle minoranze.
Il tema che ha fatto discutere è stato la moratoria sul 5G: la delibera presentata dal sindaco Consolini, prevedeva sostanzialmente il divieto di installazione di antenne 5G nel territorio di Bussoleno, prima di avere a disposizione uno studio approfondito sugli eventuali effetti delle onde elettromagnetiche sulla salute dei cittadini.
Ma la proposta di delibera del primo cittadino non è stata approvata: solo 6 consiglieri di maggioranza hanno votato a favore (la sindaca Consolini, Francesco Richetto, Cinzia Richetto, Sara Busoli, Giovanni De Nicolò, Davide Sacco), mentre altri 6 consiglieri hanno votato contro (tre per il gruppo di maggioranza con Ivano Fucile, Gabriella Soffredini e Davide Peirolo, a cui si sono aggiunti Antonella Zoggia, Marco Baritello e Andrea Malacrinò dell’opposizione). Si è invece astenuta la consigliera di opposizione Caterina Agus.
Tra il pubblico c’erano numerosi attivisti del Codarem, il comitato contro il 5G: si erano dati appuntamento già dalle 18 per assistere all’esito della votazione. La sala del consiglio è stata presidiata dai carabinieri per la prima parte della seduta.
Sul tema 5G l’amministrazione comunale si è divisa: dai banchi della maggioranza Peirolo, a nome anche di Soffredini e Fucile, sosteneva difatti che il metodo con cui era stata proposta la delibera “era propagandistico, orientato a priori contro la tecnologia”, che l’approccio al problema “era inopportuno da parte di un’amministrazione comunale” e “assolutamente inefficace dal punto di vista pratico”.
L’intervento del consigliere Peirolo è stato contestato dai membri del Codarem presenti in sala. Dopo è intervenuta la consigliera di opposizione Antonella Zoggia del gruppo “Obiettivo Bussoleno”: secondo lei si trattava di una “partita politica importantissima”, rimarcando che la “maggioranza era divisa e traballante, con un sindaco evidentemente stanco” per la gestione della cosa pubblica.
La Zoggia, annunciando il voto contrario alla mozione sul 5G, ha affermato di non aver capito il motivo per cui il sindaco avesse portato all’approvazione proprio quella delibera, considerata la spaccatura all’interno della maggioranza: “Forse per testare la solidità della sua maggioranza o per tacitare le forti pressioni politiche dall’esterno?”.
Dura la replica del sindaco Bruna Consolini, che ha respinto le osservazioni di Zoggia in modo fermo, invitandola “a non mescolare personalismi con gli atti deliberativi”.
Sempre dalla minoranza, la consigliera Caterina Agus (del gruppo “Bussoleno insieme in Comune”) ha invece annunciato il voto di astensione: “Se l’amministrazione bussolenese avesse voluto procedere sulla strada del divieto, sarebbe stata più proficua un’ordinanza contingibile e urgente da parte del sindaco e della giunta comunale. Sarebbe stato un atto più forte e significativo, in applicazione del principio di precauzione sancito e riconosciuto dall’Unione Europea”. La Agus ha fatto riferimento al divieto a chiunque di sperimentare, installare e diffondere sul territorio comunale impianti con tecnologia 5G, in attesa di dati scientifici più aggiornati fra i quali la nuova classificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze 5G “annunciata dall’International Agency for Research on Cancer e prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, che evidenziano l’estrema pericolosità per la salute dell’uomo”.
E così la delibera proposta dal sindaco non è stata approvata, non superando la votazione, a causa del voto contrario di tre consiglieri della maggioranza, Al termine della votazione, glii esponenti del Codarem hanno abbandonato la sala consigliare.
Meno male che ogni tanto qualcuno usa il cervello invece di andare dietro alle fesserie partorite dalla sua lista di riferimento.
Due considerazioni, a prescindere dai sostenitori dei pro e contro:
Le onde elettromagnetiche esistono da sempre e la fonte più potente la teniamo all’orecchio ogni giorno, lo smartphone; chi non è d’accordo con i sistemi di comunicazione via radio non dovrebbe dunque possederne uno.
La 5G va di pari passo con il più grosso concentrato di bufale mai sentito: basta dire che qualche buontempone lo ha pure indicato come mezzo di diffusione del Covid (se Maxwell fosse ancora vivo si rotolerebbe) ma forse sono gli stessi che dicevano che 80 anni fa una cometa aveva portato le pulci in Valsusa… comunque, chiunque conosca la materia sa che più la frequenza di trasmissione è alta meno penetra nei tessuti e che il 5G irradia potenza inferiore a tutti gli altri sistemi… il resto è fuffa propagandistica.
Boh?
Io trovo che il forno a microonde (quindi frequenza molto alta) cuoce molto bene il pollo allo spiedo quando mi pare ancora un po’ crudo dentro.
E’ una buona osservazione! Il forno a microonde lavora a 2.45 GHz, esattamente come il 4G attuale (il 5G sarà più alto, tra i 3 e i 30 GHz).
Il fatto che nel forno si possa cuocere il pollo è dovuto alla breve distanza dalla sorgente, pochi centimetri, e il flusso di energia non prosegue oltre poichè basta un vetro e poca lamiera per fermarlo (se il pollo lo metto fuori dallo sportello non diventa nemmeno tiepido).
Ma di queste onde che quindi sono fino a 10 volte più micro di quelle del forno, ci sono studi che ne certifichino l’effetto dell’esposizione prolungata (continua) nel tempo su esseri umani, sull’ambiente in generale e su organismi vari (insetti, batteri, cellule, virus) che possono (anche trovarsi a pochi centimetri dalle antenne e) poi entrare in contatto con gli esseri umani?
Per certificare la dannosità di qualche sistema ci vogliono anni di dati e senza attivarlo è ovviamente impossibile.
Ci si può però basare sui due punti noti: gli effetti sulla salute dell’esposizione all’attuale 4G e il fatto che potenza e penetrazione del 5G siano inferiori. Indirettamente è quindi possibile dire che “fa meno male”.
Bravo Gio’, io lavoro nel settore e conosco molto bene la tecnologia 5G quindi comunico solo un dato che possono capire tutti.. la tecnologia esce tecnicamente a potenza (watt) decisamente inferiore alla attuale tecnologia 4G quindi l’emissione dei ripetitori e’ molto piu’ bassa soprattutto in italia dove la normativa in materia e’ la piu’ severa dell’intera UE..
in piu’ la vecchia tecnologia 3G umts , responsabile di emissione in termini di potenze superiore al 4G verra’ dismessa a breve 81 o 2 anni) e tutti i relativi ripetitori spenti..
nelle aree rurali o a bassa popolazione verranno utilizzate solamente alcune frequenze o addirittura verra’ lasciata la tecnologia attuale quindi si utilizzara’ solamente dove la richiesta sara’ molto elevata. quindi verra’ calmierata su tutto il territorio nazionale . ultimo dato: TIM e VODAFONE stanno costruendo la nuova rete insieme quindi installeranno le loro antenne negli stessi siti quindi ottimizzazione dei pali trasmissivi senza nessun doppione…
poi se non si vuole la tecnologia questo e’ un altro discorso ma proviamo a immaginare se durante n avessimo avuto la possibilita’ di accedere a INTERNET….
Infatti, Luca, qui non si sta facendo chiacchiera da bar, politica o retorica, ma si sta parlando di fisica delle trasmissioni che non è un’opinione! E’ come discutere della forza di gravità! Chi dimostra l’inefficienza del principio è certamente candidabile al nobel! …poi c’è sempre qualcuno che crede che la terra sia piatta! Pace…
Egr Luca,
mi pare che nessuno ponga in dubbio internet, specialmente via cavo.
Ma proprio perchè internet c’è già ed è risultato adeguato alle esigenze, serve un super internet ?
Questa è la domanda!
Come dici, la potenza delle emissioni è inferiore a quella di altre tecnologie.
OK, quindi è una cottura a fuoco più lento.
Ma ci sono degli studi riguardo agli effetti di questa cottura prolungata, sia pure a fuoco molto basso?
Questo è il dubbio!
E nel dubbio dovrebbe prevalere la prudenza!
Questo è ciò che i contrari sostengono.
Se poi in certe aree il 5G manco verrà installato, allora cessa il motivo di contendere, e quindi si possono approvare tutte le mozioni contrarie al 5G, almeno fino a studi che ne certifichino l’innocuità, no?
Il super internet se così si vuole definire ( non è sbagliato) serve per le applicazioni future legate anche all’Internet delle cose (IOT) che faranno funzionare ottimizzandole moltissime industrie e tuto il mondo della sanità pubblica comprese operazioni chirurgiche delicatissime compiute a distanza ( il recente spot TIM è una Storia vera ) e tantissime applicazioni legate alla robotica domestica ; tutto questo entro tre anni cambierà molti aspetti della Nostra vita (ci vorrebbe una giornata intera x affrontare l’argomento) ma per funzionare hanno necessità di velocità e latenza che solo la nuova tecnologia 5G è in grado di produrre.
Forse associare il 5G a internet è un po’ fuorviante, perchè internet (e la telematica in genere) può viaggiare benissimo su cavo (fibra ottica) che ce ne sono in abbondanza di posati, suppongo.
Probab il 5G è più una questione di mobilità.
Poi non tutti i cambiamenti sono necessariamente in meglio.
La necessità del “super internet” è forse meno ovvia per i non addetti ai lavori. Internet non è solo per gli smartphone ma, come scrive Luca, per IOT. Dipendentemente dai luoghi, i dispositivi IOT possono essere da decine a centinaia di volte superiori al numero degli smartphone e la rete attuale è al collasso. Questi dispositivi IOT sono ovunque anche se non lo sappiamo: televisori, auto, antifurti, prese intelligenti, veicoli a noleggio, caldaie, domotica, casse automatiche, benzinai, contatori di tutti i tipi e sensori di tutti i tipi (acqua, traffico, meteo, ecc…). Durante il lockdown c’è stato un po’ di respiro perché molti utenti di smartphone hanno utilizzato maggiormente la rete fissa (rame/fibra con PC o wifi) ma ora siamo di nuovo in crisi.
Aggiungo un’ultima cosa: dato che la 5G sarà meno penetrante del 4G, entreranno in crisi quei contatori (acqua, elettrici e gas) che usano l’appoggio internet e che normalmente sono in cantina. Tali apparecchiature dovranno per forza migrare su vecchie reti più potenti e penetranti come 3G… detto tutto. Forse sarà questo il problema del 5G: il necessario ripristino delle vecchie reti!
Però, siccome il 5G è un canale radio, è un canale unico, per cui la banda disponibile va divisa fra tutti i fruitori.
Mentre via cavo si possono mettere fibre ottiche tante quante ne servono e anche di più, no?
brava Caterina…………. l’unica voce sensata
eh, però poi bisognerebbe coerentemente votare di coseguenza, se no…
Badola ho scritto che servirà soprattutto per IOT industria sanità e robotica la mobilità 5g su smartphone forse è la cosa meno importante di tutte…
Forse non sai che solo ilm30% dei siti industriali e sanitari e ‘ raggiunto da fibra ottica dedicata come puoi notare non é così diffusa come pensi
Ma le persone dove vivono? Sulla Luna? Trovo che ci sia troppa poca conoscenza di tutto…
Sala consiliare in perfetto stile Montecitorio: dà molto sussiego, ma non si vedono in faccia, nemmeno senza mascherina.