LETTERA DI CATERINA AGUS (consigliera comunale di opposizione a Bussoleno)
Con tristezza (ma purtroppo senza sorpresa) si constata che, ogniqualvolta si aprono le pagine dei libri di storia su determinati eventi, immediatamente compaiono sui social osservazioni tranchant e commenti al limite del livore. Spiace umanamente per i loro autori poichè, evidentemente, credo si viva male se ad animarci sono lo spirito di contrapposizione e l’incapacità di rielaborazione dei fatti, peraltro accaduti in un passato fortunatamente morto e sepolto. Col massimo rispetto per le idee di tutti, nella “vicenda” della panchina blu bussolenese la sottoscritta non è animata da inconfessabili e malcelati afflati nostalgici né da sentimenti storico-negazionisti né, tanto meno, da intenti provocatori, ritenendo la provocazione, così come il turpiloquio, le armi di chi non ha argomentazioni da portare al dibattito. Semplicemente, il mio personale parere, dunque non paradigmatico, è che vi sono atrocità che non possono essere giustificate in alcun modo, da parte di chiunque siano state commesse; non vi sono ragioni superiori che possano attenuarne la condanna, poiché il Male non ha contesto storico né colore politico. Pienamente consapevole che nel contesto storico di riferimento della tragica vicenda delle foibe vi fu chi lottava per la libertà e chi invece per il totalitarismo con responsabilità politiche pesantissime, non nutro intenti di intorbidire la storia tentando di equiparare le due parti , tuttavia ritengo che, soprattutto chi ha memoria di quanti hanno combattuto per la libertà e la democrazia, non dovrebbe cadere nella vischiosità di spiegare torture e assassinii giustificandoli con le atrocità compiute dal nemico. Come disse qualcuno, questo “aggiunge sangue al sangue, dolore al dolore”. Non vi è dubbio che Norma Cossetto (al cui ricordo, tempo fa, avevamo chiesto di dedicare un piccolo spazio nel paese) morì poco più che ventenne in quel modo atroce perché figlia di un fascista, per il perpetuarsi della spirale di odio, di soprusi e di violenze perpetrate per anni a danno del popolo istriano, per le discriminazioni, le repressioni, gli istinti di vendetta. Il tema del ruolo degli italiani (militari e civili) in Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale, soprattutto dopo l’8 settembre del ’43, è un argomento fumoso e contraddittorio su cui è ancora difficile soffermarsi, tant’è vero che i documenti relativi a quel periodo furono secretati sino ad anni non lontani, a scapito della memoria storica, anche quella scomoda, e in tale contesto la “discussione” sui morti delle foibe credo possa rappresentare un monito di quanto la strumentalizzazione, da qualunque parte provenga, impedisca di giungere a quella pacificazione che da anni viene invocata, ma che è complesso tradurre in pratica. Non si tratta di frettolosamente perdonare crimini imperdonabili o di annacquare la storia, ma di fare i conti con un doloroso passato per continuare migliori. Tra le tante citazioni bibliche mi colpisce da sempre un passaggio particolare: “Il figlio non sconta l’iniquità del padre né il padre l’iniquità del figlio. Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità” (Ez. 18, 20): giustamente il 25 aprile costituisce per l’Italia lo spartiacque tra totalitarismo e democrazia e credo che la nostra democrazia sia sufficientemente matura e forte per considerare Norma Cossetto e coloro che hanno perso la vita nelle foibe come vittime di una guerra civile che ha causato sofferenze indicibili ai cittadini tutti. Perpetuare lo spirito crociato, divisivo e manicheistico, senza riuscire a storicizzare il Ventennio, credo vada nella direzione opposta alla pace. In ultimo, se Bussoleno, come credo, non avrà la sua panchina blu, il paese non sarà né più ricco né più povero (avrà però perso un’occasione di contestualizzazione storica e di riconoscimento che il Male è sempre negazione dell’umanità) e ringrazio qualche cittadino-commentatore che mi ha fatto notare che i problemi di Bussoleno sono ben altri: ne sono davvero consapevole e assicuro che, dal mio modesto “scranno” di minoranza, cerco di dare il mio contributo, con i miei limiti e in base alle mie capacità. Sarò ben lieta di confrontarmi personalmente con chiunque voglia proporre idee, osservazioni e soluzioni sulle problematiche della nostra piccola comunità, soprattutto in tempi complicati come quello che stiamo vivendo, nello spirito della collaborazione e della solidarietà.
Contestualizzare e storicizzare la storia non giovano alla storia intesa come materia e disciplina accademica.
La lettera è comprensibile per lo slancio ma confusa da sovrapposizioni di argomenti e considerazioni sbrigative.
Suggerisco alla Signora Agus la lettura, o la rilettura, delle ultime trenta (più o meno) pagine di Guerra e pace di Lev Tolstoj.
Per me, appassionat* di storia, sono state illuminanti, potrebbero esserlo anche per lei.
Le restanti ottocento (più o meno) pagine che precedono potrà decidere di leggerle, se non l’avesse ancora fatto, trovandovi ulteriori motivi di gratificazione.
شهرزاد, Shahrazād ha sempre ragione…lui è dalla parte giusta! Quelli dalla parte giusta sono i Buoni! Quelli dalla parte giusta usano * !
شهرزاد, Shahrazād ,detto anche Brüno il fustigatore di costumi,il dispensatore di Saggezza e l’Ermetico,non perde occasione di fare sentire ignorante il popolino infarcendo i suoi commenti di citazioni letterarie.Peccato che tolti gli orpelli i suoi commenti appaiono come sono in realtà:il nulla espresso da un vetero comunista con i paraocchi di una ideologia malata.Preghiamo per la sua salvezza e di quella dei nostri cabbasisi la cui resistenza strutturale è sempre messa a dura prova da tale individuo.
Complimenti Caterina !! Quanto sarebbe auspicabile vivere in un mondo pregno di rispetto per i propri simili pur nelle diversità di opinione.. Io spero tanto che tu sia d’esempio soprattutto per i giovani perché questa società ha bisogno di essere ricostruita per sperare di far rinascere i fiori in questo aridissimo deserto…
Grazie per questo tua bellissima lettera.
quindi lei giustifica le torture effettuate su cittadini italiani inermi? un conto sono le azioni contro le bande militari o paramilitari un altro le atrocità commesse su cittadini inermi colpevoli solo di essere italiani; le ricordo che tra i martiri infoibati ci fu anche lo zio di Francesco DeGregori, comandante partigiano colpevole di essersi opposto alle trucidazioni titine!!!!
Fortunatamente molte persone usano la propria testolina, senza seguire partiti , movimenti, amici del bar, mode e religioni.
Se non seguono nemmeno religioni, ma usano la “propria testolina”, significa che vogliono salvarsi dalle sabbie mobili delle varie malvagità (che il cristianesimo chiama “peccati”) in cui si è immersi tirandosi su per i capelli ?
educazione civica…che articolo hai letto?
Si riferiva al solito delirio di Brüno,alias Shahrazād,colui che vuole “storicizzare la storia” a suo uso e consumo, ovviamente…
Grazie a Il Merovingio per il chiarimento e d’accordo con educazione civica…ma perché? Cosa volete che scriva Bruno? Non gli è possibile essere obiettivo ed equilibrato…è geneticamente programmato per essere fazioso aldilà di ogni ragionevolezza. L’opinione di un servo del Pensiero Unico come Bruno, oltre a suscitare polemiche, che valore può avere?
“Il Merovingio furioso”.
Poema dimenticato di Ludovico Ariosto e riscoperto da Netflix.
Se lei pensava di farmi incazzare con questo commento mi dispiace:obiettivo mancato.
In compenso mi fa sempre più pena,dovrebbe farsi visitare da uno bravo,magari anche da due se per uno l’impresa è troppo ardua.