LETTERA FIRMATA
BUSSOLENO – Nei mesi scorsi nel Comune di Bussoleno è andato in pensione il dott. Carpignano, che copriva comunque un territorio vasto, quasi fino a Borgone Susa. È stato sostituito da due pediatri di Sangano (non propriamente comodi, e già con i loro pazienti nel medesimo comune).
Nelle scorse settimane uno dei due pediatri, a quanto abbiamo capito, si è dimesso totalmente dalla professione, e l’altro pediatra dottor Cerchio si è quindi trovato con i pazienti “persi” della collega, più i suoi assegnati a Bussoleno, più quelli di Sangano.
Oggi è stato comunicato che il dottor Cerchio se ne va, e i pazienti in base al cognome vengono suddivisi di nuovo. Dalla A alla G alla dottoressa Guidoni che ha lo studio a Susa (che entro fine anno, se non prima, dovrebbe andare in pensione) e alla dottoressa Fantino che ha lo studio ad Avigliana. Ora dico: una mamma senza automobile, sola, con il bambino che sta male esattamente come si sposterebbe da Bussoleno ad Avigliana o Susa per una visita? Ma ha un senso tutto ciò?
E peggio ancora, la dottoressa Guidoni (grande professionista perché a quest’ora dovrebbe essere già in pensione, ma non vuole lasciarci in balia del nulla) come può subissarsi di altri pazienti, che già al momento è in grosse difficoltà, e fa i salti mortali per visitarli tutti?
L’Asl provveda alla soluzione, prima che questo autunno/inverno diventi insostenibile, per chi ha dei bambini che non stanno bene, nel territorio valsusino. Grazie infinitamente per l’attenzione che vorrà darmi.
La lobby però continua a mantenere il numero chiuso per poter accedere all’ università medica. Tutti sanno che siamo senza personale medico, ma è più urgente la legge sul Premierato, ripristinare i vitalizi, la sanatoria edilizia, la sanità privata.
Dalla Fantino non li porto neanche da morta, quando era nato voleva gli dessi il latte artificiale ,al Day Service di Susa lo vedevano bene e mi han detto di dargli il mio latte e e’ andato avanti fino i 16 mesi col mio latte.Ma nemmeno per sogno da lei .
E già…..
La sanità in valle è morta da tempo
Il problema dei pediatri è gravissimo…ed è un peccato che se ne parli così poco… c’è un problema di base che è che il fabbisogno di pediatri viene calcolato solo sulla fascia 0-6 anni quando in tantissimi e coscientemente teniamo i bambini con il pediatra almeno fino ai 10/12 anni… l’innalzamento dell’età di pensionamento o aumentare il numero di mutuati che possono avere è un tampone osceno è come nascondere la polvere sotto il tappeto…il problema è che anche se da oggi la classe politica decidesse di interessarsi al problema riuscendo ad aumentare gli studenti di pediatria i tempi per la specializzazione sono comunque troppo ampi per risolvere l’emergenza attuale…la vedo molto grigia