dal COMUNE DI BUTTIGLIERA ALTA
BUTTIGLIERA ALTA – È stata dedicata al centenario dell’Ana l’edizione 2019 della Giornata dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate, celebrata domenica 3 novembre, in mattinata. Celebrazione ufficiale preceduta da una settimana di attività didattiche nelle scuole, condotte dalla biblioteca civica “Ida Carlini”.
Le bibliotecarie volontarie sono state nei tre plessi di scuola dell’infanzia a presentare in anteprima ai piccoli alunni l’ultimo libro della scrittrice sanganese Giuseppina Bruno, che ha come protagonista il mulo alpino Iroso, eroe salvatore di un intero battaglione. Durante il laboratorio di lettura, i bambini hanno illustrato la storia e alcuni dei loro disegni, scelti dalla sezione paesana dell’Ana, saranno inseriti nella pubblicazione del testo.
Gli stessi bimbi hanno animato le celebrazioni della domenica mattina, pertite con un primo momento al sacrario di Ferriera, per proseguire alla scuola dell’infanzia “Caduti in guerra”, monumento simbolo proprio delle vittime di tutti i conflitti, dove il Vicesindaco Laura Saccenti ha rappresentato l’Amministrazione, leggendo l’orazione ufficiale: “Ricordiamo oggi i nostri ufficiali, soldati, partigiani e civili, che hanno sacrificato la vita per la Patria. La loro memoria è imprescindibile per la costruzione di una società giusta, nella quale dare piena attuazione ai valori sanciti dalla nostra Costituzione. La ricorrenza odierna deve divenire occasione di studio, di riflessione e di confronto, affinché il passato ci aiuti a comprendere il significato del presente e del nostro ruolo di giovani, di politici, di educatori, di responsabili di oggi. La nostra Costituzione sancisce che l’Italia ripudia la guerra. Ripudiare la guerra vuol dire vincere l’egoismo umano, conquistare la pace, la libertà, che non sono acquisite una volta per tutte, ma si consolidano ogni giorno, nelle nostre famiglie, sui luoghi di lavoro, nei luoghi della politica, ovunque si costruisca amore per la vita, per la democrazia e rispetto per gli altri. Vorrei che rimanesse in ognuno di noi il messaggio che nulla si fa cancellando il passato. Impariamo dal nostro passato, non disperdiamo la lezione della storia e della saggezza dei nostri anziani: ognuno deve impegnarsi personalmente, perché il nostro paese ha bisogno di ognuno di noi. Partiamo da questi piccoli che sono qui presenti, perché sono il futuro del nostro paese“.
Una settimana di attività didattiche nelle scuole? Un conto è studiare storia sui libri come è giusto che sia a scuola, un conto è cominciare a instillare nazionalismo, patriottismo, politica a dei bambini, che non dovrebbero proprio essere coinvolti in queste attività… c’è poco da festeggiare, le forze armate servono per uccidere, non per portare un messaggio di pace… prova ne è che dopo due guerre mondiali, l’uomo non ha capito nulla e continua a costruire armi e propugnare guerre, non riuscendo a capire che siamo tutti esseri umani uguali anche se di nazionalità e origini diverse…
Finalmente leggo una cosa sensata brava