CHIOMONTE – Il Tar del Piemonte ha accolto la richiesta di sospensiva presentata da Cogefa, per “congelare” l’interdittiva della Prefettura di Torino, arrivata il 15 ottobre, che di fatto aveva sospeso l’azienda dalla white list antimafia, impedendole di lavorare per i cantieri delle grandi opere (Tunnel di Tenda e Tav).
La Cogefa è una grande azienda, la cui produzione economica ammonta a oltre 214 milioni di euro: si occupa anche del cantiere Tav al tunnel del Moncenisio. Secondo i giudici del tribunale amministrativo piemontese, i fatti che giustificavano la sospensione della Prefettura sarebbero vecchi, “troppo risalenti nel tempo”. Secondo il tribunale si tratta di fatti estremamente risalenti nel tempo, talvolta nei decenni, e per questo non possono giustificare – oggi – lo stop ai cantieri finanziati con soldi dello Stato e dell’Unione Europea, e che quindi hanno un interesse pubblico.
Secondo il Tar, i fatti che giustificavano l’interdittiva antimafia coinvolgerebbero persone ormai decedute da oltre 15 anni, come il fondatore di Cogefa Teresio Fantini, mancato nel 2006. Oppure suoi parenti, ma l’eventuale coinvolgimento indiretto – al momento – si può solo ipotizzare o immaginare: non è stato appurato, provato e verificato.
Il Tar ha quindi sospeso l’interdittiva antimafia, anche in considerazione del preminente interesse pubblico delle attività svolte dalla Cogefa. Anche in virtù dell’attuale situazione di emergenza nei trasporti tra Italia e Francia: la Cogefa segue molteplici cantieri di rilevanza nazionale e i maggiori collegamenti stradali con la Francia, per le esportazioni italiane all’estero, e si tratta di cantieri di assoluto rilievo, visto il perdurare delle interruzioni ferroviarie in territorio francese (ossia la frana che ormai da oltre un anno blocca la linea ferroviaria internazionale del Frejus).
Per tutte queste ragioni i giudici hanno accolto il ricorso dell’azienda, sospendendo l’interdittiva per garantire la prosecuzione dei cantieri, visto anche l’alto numero di dipendenti e di maestranze impiegate dalla Cogefa. Tutto sospeso quindi, in attesa della prossima udienza del Tar: ma intanto i cantieri possono andare avanti.
CANTIERI TAV, IL TAR SOSPENDE L’INTERDITTIVA ANTIMAFIA ALLA COGEFA: I LAVORI PROSEGUONO
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I destronzi non potranno dire che questi giudici Tar siano toghe rosse.
Genialoide, forse non ti han mai detto che i pidioti erano tra i primi fautori del tav…
Mi sa che Ilaria ci ha messo del suo… domenica avrà convinto anche loro…Grande Ilaria! Senza di te sarebbe un mondo di incoerenti! Di persone che abusano dell’ onestà e altruismo del prossimo! W donna Salis, W l’immunità e la legalità!!!
Ma dovresti sapere che in valle a Exilles c’è un bellissimo ponte…… vai….prenditi una buona boccata di aria prima di scrivere cazzate.
Era meglio se rimanevi in vacanza in Sardegna.
Era meglio che ti toglievi dai coglioni tanti anni addietro e non scrivevi cose senza un significato.Anche per Lei il ponte è sempre aperto!!
Mi sembra che il commento di Askatasuna bonario fosse sarcastico nei confronti di Santa Ilaria martire,patrona dei centri sociali.
Motivazioni, sicuramente in sintesi giornalistica, che potrei definire irricevibili, da leggersi:
“A prescindere dalla virtuosità o meno del soggetto interdetto, prevale il “preminente” interesse (pubblico sic!) di non interrompere i cantieri”.
Speriamo che le motivazioni della sospensione di questa interdittiva abbiano un maggiore spessore giuridico.
Se così non fosse, resteremo in attesa di sincere espressioni di gratitudine da parte di Cosa Nostra.
Si legga le motivazioni del TAR prima di commentare a vanvera come suo solito.
L’auspicio di poterle leggere in forma completa afferma chiaramente la mia volontà di volerlo fare non appena saranno disponibili.
Se già lo fossero e se Lei le avesse già lette, La ringrazio e mi attiverò per acquisirle a mia volta.
Se malauguratamente fossero identiche al report giornalistico, il mio commento sarebbe confermato e non sarebbe per nulla a vanvera.
Prima hanno permesso a Fantini di guadagnare miliardi, adesso fanno i sofisticati, tanto dietro ci sono i prestanome. A quel pagliaccio di ASKATASUNA bonario e Storico2022, speriamo che la DETENUTA SALIS torni presto fuori dall’Italia, cosi potremo occupare casa del grasso padre in costa Smeralda fare tutti le vacanza aggratis a casa degli altri. I Destrosi non hanno nulla da dire, no si tratta di toghe rosse ma di toghe amiche!.
I giudici non possono condannare senza prove , se i responsabili dei fatti fossero vivi non avrebbero magari fatto riprendere i lavori, ma se non ci sono più’ senza un motivo che li colleghi a un eventuale fatto irregolare non c’e’.Ora pensiamo diversamente dalla Tav. Il papa’ di X fa un reato , X va in galera e Y nella societa’ viene condannato pure essendo un bravo uomo e non essendo uguale figlio.Ma essendo figlio e’ colpevole.Non piacerebbe a nessuno essere al posto di Y giusto????Quindi come ci si aspetta non essendoci elementi che collegano altri dirigenti a questi fatti e non avendo prove di coinvolgimenti o lavori fatti in maniera irregolare hanno riaperto i cantieri.Mi sembra sensato! Perché’ per lei Bruno non e’ così sensato?
Le parole Bruno e sensato non possono stare nella stessa frase.
Basti pensare ai suoi nickname alternativi:Sherazade ed i vari Sono sempre io e relative varianti sul tema.
Caro Il Merovingio,
Lei è veramente una persona pittoresca.
Per tenere alto il buon umore, oltre a leggerLa, varrebbe la pena di conoscerLa.
Preferibilmente a debita distanza per non rischiare di turbarLa troppo.
Non ho piacere di fare la Sua conoscenza a qualsiasi distanza si tratti.
I miei amici e conoscenti sono di estrazione estremamente varia,sia sotto il punto di vista politico e sociale che per esperienze lavorative e di vita vissuta,ma hanno in comune il fatto di non essere dei disagiati mentali.
Vero Sherazade?
Gent.ma Angela,
un giudizio, penale, civile o amministrativo come questo del TAR Piemonte, richiede che persone competenti e titolate valutino il caso e si esprimano attenendosi alle leggi che regolano la materia su cui devono esprimersi, giudicare, decretare o sentenziare.
In questo lavoro hanno un margine di interpretazione che deve restare entro i limiti di legge anzidetti, questo margine, che potremmo accettare come moderatamente discrezionale, si chiama giurisprudenza e da essa trarranno spunto e vincolo future interpretazioni.
La sensatezza, la discrezionalità, le opinioni personali, non dovrebbero trovare spazi perché non rientrano tra le facoltà di un giudice e quando vengono comunque applicate, spesso accade, intervengono le cosiddette “motivazioni” delle sentenze a doverne spiegare la ragione.
Dall’attenta lettura di queste motivazioni chiunque, ma ancor meglio gli addetti ai lavori, potrà trarre una spiegazione delle conclusioni cui il giudice è pervenuto.
Pertanto, mi parso ovvio auspicare che questa decisione possa essere spiegata meglio, senza animosità verso nessuno.
La fondatezza degli argomenti di queste motivazioni sarà per me motivo sufficiente per accoglierne l’esito senza nessuna necessità buon senso, bonomia, comprensione o semplici bontà o buonismi.
In assenza di un’acclarata fondatezza il mio giudizio rimarrà invece invariato e, badi bene, resterà rivolto all’operato dei giudici e non ai requisiti dell’azienda, sui quali ancor meno di chiunque altro potrei pronunciarmi.
Mi rendo conto di essermi espresso in modo parecchio noioso su una materia che è assai noiosa di suo.
Spero che per Lei questa volta non lo sia stata troppo.
Ogni tanto c’è un giudice a Berlino.
Non può sempre andare bene a voi sinistri.
Credo che sarebbe interessante leggere il testo integrale del TAR Piemonte . Ho provato a cercarlo in rete ma non ho trovato riferimenti. Chi è in grado di trascriverlo integralmente senza commenti e/o interpretazioni giornalistiche o mediatiche ? Grazie
Convivere con le mafie.(Pietro Lunardi 2001).
Convivere con le mafie by Pietro 2001.