di CINZIA DEBERNARDI
CAPRIE – A Caprie si è vissuto un fine settimana ricco di festeggiamenti in onore del dinamico don Franco, parroco da 45 anni a Caprie, e di cui ricorrono, proprio in questi giorni, anche i 62 anni di ordinazione sacerdotale. Sabato 25 giugno in chiesa parrocchiale c’è stata la serata “Seguir virtute e canoscenza”, una presentazione a più voci dei canti decimo, ventiseiesimo e trentatreesimo dell’Inferno di Dante Alighieri con il commento di Dario Vota, le voci di Marco Borsi, Debora Emanuele, Mauro Giovannini, Anna Messina e Federico Vota, accompagnati dall’organo suonato in maniera sublime da Stefano Fedato. I versi scritti dal Sommo Poeta, di cui da poco è ricorso il settimo centenario dalla morte, hanno coinvolto i presenti, estasiati e rapiti dalla maestria di rendere attuali parole, pensieri e sentimenti scaturiti dalla magnifica mente dell’Alighieri centinaia di anni or sono. I parrocchiani hanno regalato al festeggiato un’elegante pergamena con la preghiera dei sacerdoti. Domenica 26 giugno don Franco ha celebrato la Messa di ringraziamento per gli anni di ministero sacerdotale a Caprie, alla presenza del sindaco Torasso, del vice sindaco Maffiodo e del consigliere Costantino, dell’ex sindaco Canali che quarantacinque anni or sono aveva fatto gli “onori di casa” all’arrivo del giovane nuovo parroco, del signor Cinato presidente della locale sezione AIB, dei rappresentanti delle associazioni Alpini, Cooperativa di Caprie e banda musicale Giuseppe Verdi e dei Templari. Durante l’omelia don Davì ha ripercorso i suoi 85 anni di vita , soffermandosi in modo particolare sulla sua lunga carriera di docente di religione e sul suo ministero sacerdotale a Mocchie e Frassinere, di cui serba un ricordo profondo e commovente perché ha avuto la possibilità di compartecipare alla dura e saggia vita dei montanari. Al termine della celebrazione il sindaco Torasso ha consegnato a don Franco una penna speciale e all’avanguardia che viene utilizzata nelle stazioni spaziali con l’augurio di poter continuare a scrivere ancora tanti capitoli della sua storia personale e della storia di Caprie.
A Caprie si è vissuto un fine settimana ricco di festeggiamenti in onore del dinamico don Franco, parroco da 45 anni a Caprie, e di cui ricorrono, proprio in questi giorni, anche i 62 anni di ordinazione sacerdotale. Sabato 25 giugno in chiesa parrocchiale c’è stata la serata “Seguir virtute e canoscenza”, una presentazione a più voci dei canti decimo, ventiseiesimo e trentatreesimo dell’Inferno di Dante Alighieri con il commento di Dario Vota, le voci di Marco Borsi, Debora Emanuele, Mauro Giovannini, Anna Messina e Federico Vota, accompagnati dall’organo suonato in maniera sublime da Stefano Fedato. I versi scritti dal Sommo Poeta, di cui da poco è ricorso il settimo centenario dalla morte, hanno coinvolto i presenti, estasiati e rapiti dalla maestria di rendere attuali parole, pensieri e sentimenti scaturiti dalla magnifica mente dell’Alighieri centinaia di anni or sono. I parrocchiani hanno regalato al festeggiato un’elegante pergamena con la preghiera dei sacerdoti. Domenica 26 giugno don Franco ha celebrato la Messa di ringraziamento per gli anni di ministero sacerdotale a Caprie, alla presenza del sindaco Torasso, del vice sindaco Maffiodo e del consigliere Costantino, dell’ex sindaco Canali che quarantacinque anni or sono aveva fatto gli “onori di casa” all’arrivo del giovane nuovo parroco, del signor Cinato presidente della locale sezione AIB, dei rappresentanti delle associazioni Alpini, Cooperativa di Caprie e banda musicale Giuseppe Verdi e dei Templari. Durante l’omelia don Davì ha ripercorso i suoi 85 anni di vita , soffermandosi in modo particolare sulla sua lunga carriera di docente di religione e sul suo ministero sacerdotale a Mocchie e Frassinere, di cui serba un ricordo profondo e commovente perché ha avuto la possibilità di compartecipare alla dura e saggia vita dei montanari. Al termine della celebrazione il sindaco Torasso ha consegnato a don Franco una penna speciale e all’avanguardia che viene utilizzata nelle stazioni spaziali con l’augurio di poter continuare a scrivere ancora tanti capitoli della sua storia personale e della storia di Caprie.
Poverino…chissà il dolore che ha provato.
direi che stavolta non è andata come supponi, infatti, come si vede dalle foto sui volti c’è una viva felicità.
C’ero anch’io, ed è proprio stata una bella mattinata di gioia, ringraziamento, riflessione e festa!
Poverino…chissà il dolore hai provato.
E il dolore passa
Poverino..chissà il dolore che proverai.
In effetti siamo in una valle di lacrime!
Bisognerebbe andare a vivere altrove?