DI ALICE VERGA – Sito finto ma truffa vera
Una trentina di ragazzi sono stati truffati da finti proprietari di case sulle montagne Olimpiche di Sestriere. Gli affitti per il periodo invernale erano messi online sul sito internet “Le baite di Sestriere.com” da persone che in realtà non erano proprietari degli immobili.
Succede a tre gruppi (diversi) di ragazzi carraresi, che senza neppure essersi messi d’accordo prima, avevano optato per la stessa scelta. Casa in montagna, vicino alle piste da sci del Sestriere, con camere in grado di ospitare compagine numerose, ampio soggiorno per colazioni e cene. Tre appartamenti prenotati on-line sul sito “Le baite di Sestriere.com” per le vacanze dell’ultimo dell’anno.
La sorpresa è stata che la casa, in realtà, era la stessa. E non era in affitto: era tutta una bufala. O meglio una truffa che è costata a gruppo, circa 2.000,00 euro per una casa di cui poi non hanno mai avuto le chiavi e la disponibilità.
A raccontare la disavventura della settimana bianca, è uno dei ragazzi che aveva affittato la casa sul sito. «Prima, insieme ai miei amici, ci eravamo mossi attraverso le agenzie, ma non avevamo trovato la sistemazione sperata – racconta – Allora, su internet abbiamo trovato il sito che offriva la casa che poi abbiamo scelto. Io conosco bene la zona, e quindi l’indirizzo, la posizione, tutto corrispondeva, Non solo, c’era un recapito telefonico e ho parlato più volte con quello che, all’epoca, credevo fosse il proprietario dell’immobile».
I ragazzi si accordano anche sul prezzo, 2.000,00 euro a settimana, da inviare in due tranche su un conto corrente con tanto di codice Iban. E fin qui tutto sembrava a posto, insomma gli ingredienti per una vacanza. «Ci dovevamo sentire intorno al 26 o 27 dicembre, poco prima di partire, ma io ho provato a chiamare il fantomatico padrone di casa qualche giorno prima, il 22, ma a quel numero di telefono non mi ha più risposto nessuno – continua il suo racconto uno dei ragazzi truffati dalla finta baita – Mi sono rivolto ai carabinieri di Sestriere e la sorpresa è stata che non eravamo gli unici ad essere caduti in quella trappola».
Proprio così, stesso sito e stessa truffa per altri 11 ragazzi di Empoli, cambia solo il luogo, la casa fantasma è ad Abetone.
La vicenda, per il momento si è conclusa con tanta amarezza e con la consolazione di non essere stati gli unici a rimanere “fregati”. Il sito, nel frattempo è sparito dalla rete e i numeri del fantomatico padrone di casa, quello con cui i ragazzi si erano messi in contatto nelle prime fasi della prenotazione, è risultato irrintracciabile.
Per i ragazzi comunque la gita in montagna c’è stata. E ora stanno pensando di rivolgersi a un legale per essere risarciti.