di PINO SCARFÒ
CASELETTE – Molti cittadini hanno commemorato il 72esimo anniversario della liberazione a Caselette. Il corteo, percorrendo le vie del centro storico, si è diretto presso il cimitero per le celebrazioni religiose, officiate da padre Battista, e per deporre la corona d’alloro sulla lapide dei Caduti, dove hanno avuto luogo le orazioni ufficiali. Esordisce il presidente dell’Anpi, Luciano Rosso, che definisce il 25 aprile “il più importante avvenimento politico che si è verificato durante la nostra esistenza, nella nostra Nazione”.
Ringrazia il sindaco e l’amministrazione comunale per aver organizzato la ricorrenza, gli alunni dell’Istituto Comprensivo per i loro interventi, il corpo musicale, diretto dal maestro Giorgio Bunino, e le associazioni, in particolare quelle combattenti: “L’incontro di oggi per ricordare tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia”. Il microfono passa al sindaco, Pacifico Banchieri, che, dopo i doverosi ringraziamenti di rito, ricorda alcune parole di Pietro Calamandrei, uno dei padri fondatori del Paese: “Perché dobbiamo festeggiare la libertà? E’ difficile spiegarlo. Perché la libertà è come l’aria, ci si accorge quanto vale quando comincia a mancare”. Alla cerimonia hanno inoltre partecipato i capigruppo dell’opposizione Laura Gaudenzi, di Caselette Sempre + Viva, Davide Meinardi, del Movimento 5 Stelle, e gli ex sindaci Angelo Motrassino e Luciano Frigeri. Gli interventi sono stati coordinati dal giornalista Roberto Monteriso. La festa si è conclusa in piazzetta Don Pautasso con un piccolo rinfresco offerto dall’amministrazione comunale.
Liberati dal fascismo, per consegnarci al becero colonialismo anglo-amerdicano.
Liberati dal fascismo, per consegnarci ai colonizzatori anglo-amerdicani; bravi!